Finsteraarhorn (4274 m)
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Se sei convinto e ci credi, se non ti arrendi e perseveri, se quando ti fanno cadere ti rialzi, allora anche i sogni si avverano.
Il Finster, da ogni cima lo vedo, lo guardo, lo ammiro, lo sogno...
La prenotazione alla Finsteraarhornhutte è fatta da mesi e le previsioni meteo sono favorevoli, quindi stamattina parto da casa destinazione Fiesh, dove ho appuntamento con l'amico Nils che arriva da Ginevra.
-on y va?-
-oui, on y va!...ed eccoci sulla funivia che ci porta fino a Fiescheralp, da dove partiamo in direzione Finsteraarhornhutte, sono emozionata.
Velocemente e senza nulla di rilevante arriviamo al tunnel...sci nello zaino e frontale accesa...ci aspettano venti minuti di buio assoluto, ma alla fine usciamo dalle tenebre e ci ritroviamo nell'immenso e bellissimo deserto bianco del ghiacciaio, dove cime dai nomi altisonanti si mostrano in tutta la loro bellezza.
Mentre le ore passano la strada sembra allungarsi e, nonostante quanto abbiamo fatto, l'impressione è di essere ancora al punto di partenza...ci fermiamo per qualche minuto (ma proprio pochi...) eppoi riprendiamo a risalire l'immensa pianura!
Arrivati alla base del salto roccioso che porta alla Concordiahutte, vediamo comparire la prima salita della giornata...sono entusiasta...finalmente un cambio di ritmo e di movimento (ho i piedi a pezzi), ma la vicinanza del pendio è solo un'illusione ottica!
Sotto un caldo tropicale, riprendiamo il cammino e, infine, arriviamo all' agognata salita eppoi al colle: il Finster è davanti a noi.
Per raggiungere la capanna dobbiamo scendere e risalire (spellare e ripellare...), la neve è pessima, ma poco importa, a sciare penseremo domani, ora vogliamo solo arrivare in capanna...bere una bella birra e mangiare.
Dopo cena ci confrontiamo con il gestore per capire se è ancora possibile rientrare a Fiesch percorrendo il Fieschgletscher, ci dice che la cosa è fattibile, ma non semplice, quindi mentre sorseggiamo una tisana (meglio non esagerare con la birra) decidiamo che su quale via percorrere per il ritorno, penseremo una volta scesi dal Finster.
Alle 5.30, mentre le luci dell'alba illuminano le vette davanti a noi partiamo: la pendenza non è molto accentuata, quindi saliamo veloci ed in modo costante poi, al deposito sci riprendiamo fiato, ci leghiamo ed iniziamo a percorrere la cresta che porta alla vetta e, in un tempo senza tempo, arriviamo...sembra di volare, vedo le montagne di casa...è come essere dentro ad uno specchio e guardare chi per tanto ti ha guardato.
Il cielo è blu, le cime sono ancora imbiancate, qua e là mari di nuvole, l'esile cima, la croce che spunta appena : il Finster mi ha accolta nel migliore dei modi!
Ci fermiamo qualche minuto, ma lo spazio è poco e bisogna lasciare il posto alle due cordate che stanno arrivando, quindi iniziamo a scendere e arrivati al deposito sci pranziamo (sono le 11.00 ma abbiamo una gran fame!), sappiamo già che la discesa sarà ostica: la neve è crostosa e ci darà dal filo da torcere.
Al rifugio decidiamo di scendere per il tormentato Fieshergletscher...Come ci avevano detto la discesa non è per niente banale, ma l'ambiente è a dir poco grandioso e ci ripaga della fatica che stiamo facendo: gli sci passano dai piedi allo zaino e viceversa, superiamo alcune placche con l'ausilio di un cavo fisso e di un paio di scalette (alquanto precarie), poi con qualche brivido superiamo un paio di piccoli crepacci, ed infine arriviamo alla morena, dove togliamo definitivamente gli sci...sono le 15.
Alle 17 arriviamo al fronte del ghiacciaio: davanti a noi un laghetto ed un fiume che scende in una stretta gola...per continuare dobbiamo risalire un stretto canale ( un centinaio di metri), dove segnali bianchi e blu ci conducono ad una panchina ed un cartello che invita a gustarsi la vista sul ghiacciaio...non fermarsi sarebbe scortesia, quindi...
Quando riprendiamo a camminare ci demoralizziamo un po' nello scoprire che per percorrere i 600 metri di dislivello che mancano per arrivare a Fiesh è prevista 1.45 minuti, ma cammin facendo realizziamo che il sentiero ci sta portando su una strada asfaltata e Nils mi da', per l'ennesima volta, prova della sua svizzeritudine perfetta e, come se niente fosse, telefona per prenotare un taxi!!!
Dieci minuti e siamo seduti su una bell'auto profumata e comoda che in pochissimo ci riporta alle nostre macchine, dove un abbraccio e un arrivederci concludono la stupenda avventura del Finsteraarhorn.
Che altro aggiungere? Niente...o forse qualche dato tecnico:
Samedi: 21 km 1400m denivellé
Sans telepherique
Dimanche
26 km
denivellé
+ 1420 m
- 3350 m
Sans Taxi
Il Finster, da ogni cima lo vedo, lo guardo, lo ammiro, lo sogno...
La prenotazione alla Finsteraarhornhutte è fatta da mesi e le previsioni meteo sono favorevoli, quindi stamattina parto da casa destinazione Fiesh, dove ho appuntamento con l'amico Nils che arriva da Ginevra.
-on y va?-
-oui, on y va!...ed eccoci sulla funivia che ci porta fino a Fiescheralp, da dove partiamo in direzione Finsteraarhornhutte, sono emozionata.
Velocemente e senza nulla di rilevante arriviamo al tunnel...sci nello zaino e frontale accesa...ci aspettano venti minuti di buio assoluto, ma alla fine usciamo dalle tenebre e ci ritroviamo nell'immenso e bellissimo deserto bianco del ghiacciaio, dove cime dai nomi altisonanti si mostrano in tutta la loro bellezza.
Mentre le ore passano la strada sembra allungarsi e, nonostante quanto abbiamo fatto, l'impressione è di essere ancora al punto di partenza...ci fermiamo per qualche minuto (ma proprio pochi...) eppoi riprendiamo a risalire l'immensa pianura!
Arrivati alla base del salto roccioso che porta alla Concordiahutte, vediamo comparire la prima salita della giornata...sono entusiasta...finalmente un cambio di ritmo e di movimento (ho i piedi a pezzi), ma la vicinanza del pendio è solo un'illusione ottica!
Sotto un caldo tropicale, riprendiamo il cammino e, infine, arriviamo all' agognata salita eppoi al colle: il Finster è davanti a noi.
Per raggiungere la capanna dobbiamo scendere e risalire (spellare e ripellare...), la neve è pessima, ma poco importa, a sciare penseremo domani, ora vogliamo solo arrivare in capanna...bere una bella birra e mangiare.
Dopo cena ci confrontiamo con il gestore per capire se è ancora possibile rientrare a Fiesch percorrendo il Fieschgletscher, ci dice che la cosa è fattibile, ma non semplice, quindi mentre sorseggiamo una tisana (meglio non esagerare con la birra) decidiamo che su quale via percorrere per il ritorno, penseremo una volta scesi dal Finster.
Alle 5.30, mentre le luci dell'alba illuminano le vette davanti a noi partiamo: la pendenza non è molto accentuata, quindi saliamo veloci ed in modo costante poi, al deposito sci riprendiamo fiato, ci leghiamo ed iniziamo a percorrere la cresta che porta alla vetta e, in un tempo senza tempo, arriviamo...sembra di volare, vedo le montagne di casa...è come essere dentro ad uno specchio e guardare chi per tanto ti ha guardato.
Il cielo è blu, le cime sono ancora imbiancate, qua e là mari di nuvole, l'esile cima, la croce che spunta appena : il Finster mi ha accolta nel migliore dei modi!
Ci fermiamo qualche minuto, ma lo spazio è poco e bisogna lasciare il posto alle due cordate che stanno arrivando, quindi iniziamo a scendere e arrivati al deposito sci pranziamo (sono le 11.00 ma abbiamo una gran fame!), sappiamo già che la discesa sarà ostica: la neve è crostosa e ci darà dal filo da torcere.
Al rifugio decidiamo di scendere per il tormentato Fieshergletscher...Come ci avevano detto la discesa non è per niente banale, ma l'ambiente è a dir poco grandioso e ci ripaga della fatica che stiamo facendo: gli sci passano dai piedi allo zaino e viceversa, superiamo alcune placche con l'ausilio di un cavo fisso e di un paio di scalette (alquanto precarie), poi con qualche brivido superiamo un paio di piccoli crepacci, ed infine arriviamo alla morena, dove togliamo definitivamente gli sci...sono le 15.
Alle 17 arriviamo al fronte del ghiacciaio: davanti a noi un laghetto ed un fiume che scende in una stretta gola...per continuare dobbiamo risalire un stretto canale ( un centinaio di metri), dove segnali bianchi e blu ci conducono ad una panchina ed un cartello che invita a gustarsi la vista sul ghiacciaio...non fermarsi sarebbe scortesia, quindi...
Quando riprendiamo a camminare ci demoralizziamo un po' nello scoprire che per percorrere i 600 metri di dislivello che mancano per arrivare a Fiesh è prevista 1.45 minuti, ma cammin facendo realizziamo che il sentiero ci sta portando su una strada asfaltata e Nils mi da', per l'ennesima volta, prova della sua svizzeritudine perfetta e, come se niente fosse, telefona per prenotare un taxi!!!
Dieci minuti e siamo seduti su una bell'auto profumata e comoda che in pochissimo ci riporta alle nostre macchine, dove un abbraccio e un arrivederci concludono la stupenda avventura del Finsteraarhorn.
Che altro aggiungere? Niente...o forse qualche dato tecnico:
Samedi: 21 km 1400m denivellé
Sans telepherique
Dimanche
26 km
denivellé
+ 1420 m
- 3350 m
Sans Taxi
Tourengänger:
Laura.
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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