Colmegnone 1383 m e Sasso Gordona 1410 m
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Sasso Gordona, Sasso Gordona, Sasso Gordona…ma quante volte l’abbiamo visto girando sui monti attorno, poi guardo la cartina e vedo che dall’Italia ci sono strade, strade e strade, fare un anello…difficile, almeno da quanto si vede dalla Kompass, poi magari c’è molto di più, però…
Anche se con un po’ d’indecisione dovuta ai 5 km che separano Brienno da Carate-Urio decidiamo di fare il giro lo stesso.
La mulattiera per il Rif. Murelli, fatta anni fa, non la ricordavamo ma sapevamo che non poteva essere diversa dalle altre che partono dal lago. Bella, ben tenuta ma…ripida! Si calma solo nei pressi del rifugio quando diventa sentiero. Poco prima del rifugio il sentiero si sdoppia, noi prendendo quello più a dx evitiamo di andare al rifugio e raggiungiamo direttamente la strada per l’agriturismo San Bernardo. Saliamo e scendiamo velocemente dal Colmegnone, dove notiamo un sentiero che taglia il versante dx che probabilmente è quello che parte dalla mulattiera indicato con due ometti.
Tornati all’agriturismo lo teniamo sulla sx e saliamo alla Cappella San Bernardo. Teniamo sempre la cresta fino a raggiungere la strada per il Rifugio Binate. Perdiamo quota, raggiungiamo il Rifugio nonché Colma di Binate e successivamente la Colma di Schignano dove imbocchiamo la militare per il rifugio Prabello fino alla deviazione per il Sasso Gordona.
Lasciamo la militare e saliamo verso la cima passando varie postazioni militari. L’ultimo tratto per la cima è attrezzato con catene per via dell’esposizione.
Dalla croce proseguiamo sulla breve cresta per scendere dal versante opposto attrezzatissimo di vecchie e nuove catene, un’esagerazione! Raggiungiamo così il rifugio Prabello dove facciamo sosta pranzo.
La giornata è sempre più bella, luce e colori sono meravigliosi e invitano a fotografare e fotografare.
Lasciamo il rifugio con il sentiero a mezzacosta, ben più panoramico della militare nel bosco. Ritorniamo alla Colma di Schignano dove seguiamo le indicazioni per Schignano. Arriviamo alle case di Treviglio e successivamente al bivio per l’Alpe Carolza. Seguiamo le indicazioni per l’agriturismo Alpe Comana ma non lo raggiungiamo deviando a dx per il Pian d’Erba. Pochi minuti e siamo a un colletto dove troviamo la lapide della ragazza scout morta nel 2008 per una scivolata con le ciaspole, all’epoca se ne era parlato parecchio. Su un grande faggio c’è anche l’indicazione per Brienno, sentiero 1.
Il sentiero è bello, comodo fino alla Scala Santa, qui comincia a scendere ripidamente fino a raggiungere Brienno. Sulla nuova Kompass sono indicati dei sentieri per Monti di Torriggia. Noi non abbiamo trovato le indicazioni e non avendo voglia di ravanare abbiamo preferito andare sul sicuro e scendere a Brienno. I primi 2 km e rotti, fino a Torriggia li abbiamo fatti sulla Nuova Regina, per fortuna il traffico non era eccessivo. Da Torriggia siamo scesi sulla Vecchia Regina fino a Carate Urio. A parte questo tratto su asfalto, abbiamo però visto la villa o ex villa, non m’intendo di gossip di George Clooney, il resto del giro è molto bello.
Dati GPS: Dislivello 1819 m; km 25,80
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