Pizzo Scalino ... wow wow wooooww!!!
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L'ostico: contrastare le forti folate di vento gelido che mi destabilizzano il passo e mi gelano i pomoli delle gote
Il bello: Alberto, che nel tratto finale di cresta fischietta e canticchia come se fosse a pescare
Il burlone: il rifugista, che ci ha riempito i thermos di the al vin brule' (ma com'era buono!) invece che al limone con tanto zucchero
Il coniglio: io, che mi soffermo e medito un po' troppo per un passaggio delicato su roccette poco prima della vetta
La decisa: Lella, che non ci pensa due volte a tirar fuori voce ferma e autoritaria e voila' il coniglio ha superato il passaggio delicato
L'inatteso: straordinario panorama che mi circonda
L'intesa: tra noi ...
Alberto, Lella semplicemente grazie

Martedì partiamo dal parcheggio col sole che sta tramontando dietro al Disgrazia, la neve è bella ghiacciata e arriviamo controvento al rifugio Ca Runcasch.
Siamo gli unici ospiti del bel rifugio, il rifugista Giancarlo ci accoglie e ci indica la camera…con bagno e doccia all’interno!
Ceniamo con gnocchetti di farina, spezzatino e cotechino con polenta, dolce e per finire una tisana alla rosa canina.
Mercoledì: Sveglia alle 6.50, il sole si è già levato ma non illumina ancora il rifugio e tira un vento forte, colazione, riempimento thermos con the "98 ottani" e alle 8.15 partiamo, baciati dal sole...ma controvento.
Iniziamo il zig-zag a sinistra del Cornetto e quando la pendenza inizia ad aumentare

Proseguiamo sul ghiacciaio e inizio a vedere l’attacco alla sella (3.223m – uno dei punti critici) e tranquillizzo subito


A circa 3.210m cambio ciaspole-ramponi, percorriamo il bel traverso senza problemi e sbuchiamo sulla sella e ci sembra di essere in un altro mondo...
Adesso ci rimane da percorrere la cresta, resa un po’ difficoltosa per alcuni tratti di misto, però la traccia di salita è ben pistata e la neve bella dura…si vede la croce…vetta!!!


Nelle diverse volte che l’ho salito, non ho mai goduto di un panorama del genere a 360°....
Iniziamo la discesa con cautela soprattutto nel tratto di misto, poi arrivati all’imbocco del canalino chiedo cosa vogliamo fare…

Camminiamo con di fronte il gruppo del Bernina….poi lasciamo il ghiacciaio e facciamo il traverso…scendiamo nella conca…e poi altro traverso lunghissimo fino alla Piana di Campagneda con di fronte il Disgrazia....sosta foto al Ca Runcasch e poi giù velocemente fino al parcheggio, in compagnia di uno splendido sole!
Un grazie particolare alle mie due compagne


Uno di quei monti
si chiamava Scalino,
si protendeva nel cielo,
con la sua candida lingua di ghiaccio
con un'eleganza così rara.
Hermann Hesse
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