Il "Tracciolino" da San Giorgio alla Valle dei Ratti
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Il Tracciolino è il tracciato di un vecchia ferrovia a scartamento ridotto (decauville), costruita negli anni 30 del secolo XX, che serviva a collegare il piccolo bacino (diga Moledana) della Valle dei Ratti con le opere di presa della Valle Codera. Il tutto serviva, e serve ancora, ad alimentare la centrale idroelettrica di Campo (Novate Mezzola).
L'intero Tracciolino ha uno sviluppo, praticamente in piano (m 912 slm), di una decina di chilometri. Oggi abbiamo percorso il tratto che da San Giorgio porta alla diga Moledana, circa la metà. Il tratto da Codera a San Giorgio l'avevo già fatto nel dicembre 2012.
Quella fatta oggi è la parte più interessante ed ardita: numerose gallerie (un paio anche lunghe alcune centinaia di metri), ponti, tratti scavati nella roccia e strapiombanti. Il tratto percorso in precedenza, al confronto, si può definire di scarso interesse e, persino, monotono.
L'intero Tracciolino ha uno sviluppo, praticamente in piano (m 912 slm), di una decina di chilometri. Oggi abbiamo percorso il tratto che da San Giorgio porta alla diga Moledana, circa la metà. Il tratto da Codera a San Giorgio l'avevo già fatto nel dicembre 2012.
Quella fatta oggi è la parte più interessante ed ardita: numerose gallerie (un paio anche lunghe alcune centinaia di metri), ponti, tratti scavati nella roccia e strapiombanti. Il tratto percorso in precedenza, al confronto, si può definire di scarso interesse e, persino, monotono.
Difficoltà: |
EE. la salita a San Giorgio ed il Tracciolino non presentano difficoltà (E, quasi T), la discesa si è rivelata impegnativa. Il sentiero che all'inizio della condotta forzata porta a Campo, riportato in rosso dalla carta Kompass, in realtà è una traccia di sentiero utilizzato da pochi amatori (non presentava recenti tracce di passaggio recente) e in alcuni tratto già assorbito dalla vegetazione. La parte iniziale è molto ripida. Utile, anzi indispensabile, una torcia per l'attraversamento delle gallerie. Il Tracciolino si svolge a quota costante, il dislivello si guadagna tutto all'inizio e si perde tutte con la discesa "a piombo" su Campo già descritta. |
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Quota massima: | m | 923 | |||
Distanza: | Km | 16,1 | |||
Tempo totale, comprese le soste: |
6h 30' | ||||
Tempo di salita: | (fino alla diga) 3h 20' | ||||
Tempo di discesa: | 2h 30' | ||||
Percorso: |
Dall'ampio parcheggio ci si porta sulla riva sinistra (orografica) del torrente e si percorre la strada che lo costeggia e la si percorre fino al suo termine trascurando le deviazioni verso a sinistra che portano in direzione di Novate Mezzola. La strada termina in una cava, poco prima del cancello, sulla sinistra, si stacca il sentiero che porta a San Giorgio. Imboccato il sentiero lo si percorre fino a giungere al piccolo borgo di San Giorgio (m 750 circa) - tratto quasi completamente nel bosco. Attraversato il borgo di San Giorgio, si trascura l'indicazione per Codera e Cola, e si prende il sentiero di destra che sale nel bosco fino a raggiungere il tracciato del Trecciolino alla quota di circa 900 metri. Ci si dirige a destra e lo si percorre per circa km 2, sbucati da una lunga galleria, si giunge un bivio. Prendere la sinistra e, superando la sbarra, si continua a seguire i binari per altri km2 fino a raggiungere la Casa del guardiano della diga. Poco sotto la Casa è visibile la strada che sale da Verceia. Da qui abbiamo proseguito per il tracciato "ferroviario, fino alla diga di Moledana (è quasi un alto chilometro). Per il rientro, la cosa più logica è raggiungere Verceia con la strada carrozzabile e ritornare al punto di partenza percorrendo il percorso ciclabile che, costeggiando il lago, congiunge Verceia a Novate Mezzola. Noi abbiamo scelto di rimanere in quota e di scendere direttamente a Campo. quindi, abbiamo ripercorso a ritroso il Tracciolino fino al bivio precedentemente descritto. Raggiuntolo, invece di imboccare la galleria in direzione di Codera, abbiamo svoltato a sinistra superando una sbarra, e percorso tutto il tracciato fino a raggiungere la stazione a monte della funicolare di servizio alla condotta forzata. Qui inizia un sentiero molto ripido che porta direttamente a Campo in corrispondenza della centrale idroelettrica. Il sentiero è riportato sulla cartografia Kompass in colore rosse. Effettivamente è segnato con le classiche bandierine bianco/rosse in vernice; ma si tratta di una tracciatura molto vecchie ed il sentiero è praticamente in disuso. In diversi punti è stato totalmente assorbito dalla vegetazione. Il suo inizio, sotto il ponte della funicolare, è molto ripido e non invita certo a percorrerlo. Dalla centrale idroelettrica si raggiunge la strada statale e, percorrendola per un breve tratta, si raggiunge il parcheggio della spiaggia, dove era stata lasciata l'auto. |
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Meteo: | Sereno. Una bella e calda giornata di primavera. | ||||
Compagni: |
Susanne. | ||||
Tourengänger:
Alberto C.

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (4)