In Appennino....per creste.....Barigazzo mountain!
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Alcuni impegni ci portano nell'Appennino parmense....in Val Ceno....e chissà che non si riesca a ritagliare anche il tempo per un'escursione.
Dopo alcune ricerche trovo ciò che fa per noi: una salita breve, ma panoramica....che dovrebbe portarci fino in cima al Barigazzo (http://www.valcenotrek.it/ValCeno/IT24/Index.htm)
Partiamo nei pressi dell'abitato di Castellaro, uno dei tanti piccoli borghi che popolano la zona, imboccando il sentiero che, prima nel bosco....e poi su cresta....ci porta fino alla meta.
L'ambiente non è quello delle nostre Alpi, ma è pieno di sorprese, grazie anche alla particolare geologia di questa montagna, dove dei grandi affioramenti di ofioliti creano pareti che, anche se non grandiose come quelle alpine, hanno un loro fascino.
I maestosi e variopinti calanchi, con sfumature che vanno dal verde al porpora e persino al viola, danno una pennellata di colore a questi versanti accidentati.
La presenza massiccia dei caprioli, che avvistiamo numerosi aggirarsi nei prati durante le prime ore del giorno, danno un ulteriore tocco di fascino e suggestione a questo posto.
Si muovono.....sospettosi e diffidenti.....per poi fuggire intimoriti non appena si accorgono della nostra presenza e noi restiamo lì a guardarli scomparire tra gli alberi....senza parole.
Arriviamo in vetta al Barigazzo calpestando neve in un ambiente più "nordico" che appenninico, godendoci lo spettacolo delle montagne che ci circondano e i cui nomi ci sono sconosciuti.
Dopo una breve sosta scendiamo lungo un ripido crinale che, superando qualche roccetta e attraversando alcuni calanchi ci porta direttamente giù in valle, dove si chiude il nostro breve anello.
Quest'oggi ho camminato in compagnia di Mauro.
Dopo alcune ricerche trovo ciò che fa per noi: una salita breve, ma panoramica....che dovrebbe portarci fino in cima al Barigazzo (http://www.valcenotrek.it/ValCeno/IT24/Index.htm)
Partiamo nei pressi dell'abitato di Castellaro, uno dei tanti piccoli borghi che popolano la zona, imboccando il sentiero che, prima nel bosco....e poi su cresta....ci porta fino alla meta.
L'ambiente non è quello delle nostre Alpi, ma è pieno di sorprese, grazie anche alla particolare geologia di questa montagna, dove dei grandi affioramenti di ofioliti creano pareti che, anche se non grandiose come quelle alpine, hanno un loro fascino.
I maestosi e variopinti calanchi, con sfumature che vanno dal verde al porpora e persino al viola, danno una pennellata di colore a questi versanti accidentati.
La presenza massiccia dei caprioli, che avvistiamo numerosi aggirarsi nei prati durante le prime ore del giorno, danno un ulteriore tocco di fascino e suggestione a questo posto.
Si muovono.....sospettosi e diffidenti.....per poi fuggire intimoriti non appena si accorgono della nostra presenza e noi restiamo lì a guardarli scomparire tra gli alberi....senza parole.
Arriviamo in vetta al Barigazzo calpestando neve in un ambiente più "nordico" che appenninico, godendoci lo spettacolo delle montagne che ci circondano e i cui nomi ci sono sconosciuti.
Dopo una breve sosta scendiamo lungo un ripido crinale che, superando qualche roccetta e attraversando alcuni calanchi ci porta direttamente giù in valle, dove si chiude il nostro breve anello.
Quest'oggi ho camminato in compagnia di Mauro.
Tourengänger:
patripoli

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (12)