Cufercalhütte SAC m.2385: una giornata memorabile sotto ogni aspetto.....FANTASTICAAAAAAAA!!!!!
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Vista da Alberto: Non sempre si può avere tutto nella vita,ma con sacrifici quel poco che riusciamo a conquistare ci deve riempire di felicità!
E' un periodo che mi vengono cambiati i turni e quindi mi accontento di ridurre le mie uscite ad una sola giornata (a volte sento la mancanza di una due giorni) e questo fine settimana pare da favola,quindi propongo agli amici due mete,una cima ed una capanna che per raggiungerla ha un dislivello non da poco,ma è una "passeggiata" per tutti coloro che se la sentono di camminare, cercando nel mio piccolo di dare la possibilità a coloro che vogliono aggregarsi,di trascorrere una giornata in mezzo la natura cercando di ridurre al minimo le difficoltà che potrebbero "ostacolare" il buon fine: tornare a casa con dei bei ricordi,magari ripetendoli conducendovi altri amici! Questo è ciò che mi propongo di fare!
Mando a Gianluigi una mail con i dettagli della zona in cui andremo e ovviamente con tanto di orario di ritrovo a cui non tutti sono favorevoli,ma per una regola fondamentale e anni nel frequentare la Montagna,a volte si deve "imporre" senza sconti degli orari da levatacce: la vita richiede sacrifici e tutti ne siamo consapevoli....anche la Montagna che poi appaga!
Così con Lorenzo ci troviamo a Grandate dove ci raggiungono gli amici di cui vi sono nuove conoscenze come Claudio papà di Marta e Lucia,Lorenzo,Mario (maratoneta,ma in gruppo sa essere paziente),Francesca e i sempre presenti Andrea e Gianluigi,entusiasta ancora una volta e che piano piano riesce a coinvolgere un numero sempre più di coloro che vogliono "provare"....
Provare un uscita con il mitico Bradipo delle Alpi di cui fa riferimento e che nel contempo lo carica di responsabilità (per me tutti coloro che non conosco e si aggregano sono un incognita e non posso permettermi "errori" nel dire come stanno le cose).
Il viaggio in auto è lungo,giusto per fare un poco di conoscenza....e qualcuno deve pure fare colazione,quindi prima del tunnel ci fermiamo: mentre mi intrattengo a chiaccherare,vedo bicchieri di caffè che sembrano dare impulso ai partecipanti,una sveglia che paragonata alla località di partenza,nulla a che vedere. Poi guardo le ragazze sedute al tavolino....lo sguardo cade sul "panozzo" (un francesino....francesone vista la grandezza) che una delle ragazze stava mangiando con gusto....domanda: ma se quella è la colazione,cosa mangia a pranzo?....se poi dobbiamo attendere che lo finisca.....quindi dato che non siamo ancora arrivati,si levano le tende e si prosegue per Sufers dove il parcheggio è occupato da altre vetture,chissà,forse qualcuno che ha trascorso 2 giorni in capanna (non sarebbe male trovare già caldo nel suo interno).
Mentre ci cambiamo in un contesto di aria frizzante (ho provato di peggio) ecco che nell'aria aleggia ha qualcosa di strano....sniffo....ma....questo e odore di.....sigarette?....una....due....tre....tutte e tre le ragazze si fanno una "dose" prima di partire,probabilmente a loro l'ossigeno rilasciato dagli abeti fa l'effetto contrario he he he. Dopo la "pipatina" si distribuisce "l'oro rosso" il vino,se non ricordo male 4 di rosso e un bianco....Lorenzo mi dice di lasciarne una,tanto sono 3 e bastano....bastano? Dammi qua,conosco bene come va a finire,quindi con tutto il beveraggio incluso il liquore alla liquirizia (molto apprezzato) e il companatico,alla bellezza delle ore 8,30 si parte alla luce di una splendente giornata (in quanto la meteo,poi si spera anche per il resto).
La neve non è che abbondi,da queste parti ci sono venuto con ancor più neve,giustamente la zona è battuta dal sole e fa presto a "limarne" lo spessore: infatti il sentiero principale lo percorriamo senza problemi per quanto riguarda il primo tratto,mentre il secondo un po più erto,con un po più di fatica,riusciamo a superarlo permettendoci di tagliare parecchia strada e sbucando oltre la galleria.
Il terzo tracciato so dove inizia,ma non essendo battuto,non avevo la benché minima intenzione di affaticarmi,quindi allungheremo seguendo la strada di circa 10/15 minuti ma almeno nessuno si sfianca: fa caldo....molto caldo,ma l'unica ad essere imbacuccata è Francesca che solo a guardarla con su la giacca a vento,fa venire più caldo a noi,ma finalmente decide di toglierla.
Giunti a Foppa si procede in direzione del lago dove iniziano i problemi per Marta e Lucia: le loro ciaspole causavano la formazione dello zoccolo nella parte anteriore dove vi è il rampone.
Vedere Lucia che allargava le braccia in segno di disperazione mi fa venire un idea: prendo del nastro adesivo e ne metto un po in modo da evitare che i ferro venga a contatto con la neve causando lo zoccolo e tutte e due per un bel po ne trovano finalmente beneficio. Se avessi avuto l'altro nastro sarebbe durato fino alla capanna,ma a volte parte dell'attrezzatura da ferramenta non sempre la porto appresso.
Le ragazze cominciano a risentire (il sole,il caldo,la mancanza di allenamento,la prima volta che mettono le ciaspole....) della stanchezza,Claudio ha dei crampi e quindi giunti al punto dove non ci si può più sbagliare,spiego ad Andrea e Lorenzo che arrivati al panettone con il palo,si vede la capanna,così andando avanti possono cominciare ad accendere la stufa e fare scorta di acqua,mentre noi saliamo piano piano.
Francesca mi chiede quanto mancherà in minuti.....in dislivello sono 100 m. sono l'equivalente di circa 20 minuti (sono le 12,24) dipende dal passo,in linea di massima per le 13,00 saremo arrivati. Giunto al palo e visto la capanna avviso: capanna in vista!!!!!!! Incredule nel vedere la capanna cominciano a ricomparire i sorrisi,scomparsi dopo circa 2 orette di marcia: oramai non ne avevano più e alla bellezza delle ore 13,00,dopo ben 4 ore e 30 che siamo in ballo,(ho già provato un paio di volte metterci 4 ore) siamo alla Cufercalhütte SAC m.2385,stanchi ma felici di esserci per lo spettacolo che la zona ci sta ripagando della fatica e quindi COMPLIMENTI a tutti voi in particolare a Marta,Lucia e Francesca per a vè mia mulà l'oss nonostante sia la prima volta che ciaspolano e la sofferenza dimostrata durante l'ascesa e ovviamente ai sostenitori che le tallonavano per tenerle su di morale quando occorreva,a Claudio che nonostante carente di energie e preso dai crampi ce la messa tutta,mentre il Bradipo nonostante sia allenato,oggi non è proprio al top.
La capanna stranamente è calda al suo interno....fuori vi sono 10° gradi,la stufa va ma non a regime,quindi taglio legna più piccola in modo tale da avere più fiamma per far sciogliere la neve,dato che la fonte è in secca (probabilmente si deve essere ghiacciata l'acqua al suo interno,mai successo dagli anni che la frequento). Quindi si preleva neve in quantità industriali,sia per fare da mangiare che per lavare i piatti....ma anche per bere visto che la sete non manca e dopo aver mangiato alcuni spuntini a base di salumi e focaccia,alle 14,30 ci attende un piatto di pasta che consumiamo nel salone grande,caldo perché vi ha pernottato un gruppo,quindi comodi come non mai: le risate che ci attendono allietano e divertono i fortunati che son saliti quassù,in un contesto meraviglioso che la giornata ci ha regalato,nella speranza che lo scorrere del tempo,non fermi l'entusiasmo di coloro che amano queste uscite e che il fatidico giorno in cui non potremo più goderne,(l'età avanza per tutti) se ne stia lontano il più possibile!
Dopo aver resettato la capanna alle ore 16,00 ci si rimette in cammino per il rientro: la discesa dava opportunità a tutti di divertirsi compreso la sperimentazione di una "slitta" artigianale.
Le risate non sono mancate come del resto le cadute nel manto nevoso,mentre Lorenzo non si accorge di aver perso una ciaspola (mi vien detto che è rotta....ma a casa visualizzando bene il tutto l'ho rimessa come nuova) a cui gli vengono prestate delle altre,poi a Foppa visto che vi è la traccia che batte il sentiero (sarebbe il terzo taglio nel salire) la seguiamo,ma coloro che l'han fatta ad u certo punto,invece di stare alti si sono infilati nel canale,causando non pochi disagi ad alcuni (un altra volta lo eviteremo) in particolare a mio cugino con il problema del polso.
Purtroppo capita che chi batte la traccia sbagli e per rimediare senza perdere tempo,fa cose che a modo mio di vedere,non rientra nel mio stile.
Raggiunta la strada la percorriamo passando per la galleria,evitando il secondo tratto di sentiero che abbiamo fatto in salita,ma al suo interno il Bradipo stava per andare a gambe all'aria a causa del ghiaccio infido (l'unico che si è tolto le ciaspole sono stato io per passare la galleria) che occupava la totale corsia.
Giunti al bivio con il primo tratto di sentiero,alcuni seguono la strada,mentre altri prendono quest'ultimo e alle 18,30 siamo alle auto,dove si gradisce ancora del liquore e del buon tè che Gianluigi è solito preparare.
Spero che i più sofferenti si siano ripresi durante la settimana (il Bradipo lunedì si è alzato con muscoli doloranti quasi ovunque....sarà l'età!) e che la giornata passata insieme sia di stimolo per affrontarne delle altre che,nel limite del possibile,possano essere alla portata di coloro che certi dislivelli non si sentono di affrontare.
Ringrazio tutti per la sempre presente allegria,per la loro disponibilità e per ciò che siamo riusciti a fare insieme: soffrire,ammirare,contemplare,gioire e divertirci dove per un giorno i problemi rimangono confinati in una sorta di "dimenticatoio" temporaneo.
Ciao a tutti e alla prossima!
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