Benvenuti in Paradiso: Seikofel (1908 m) e anello Malga Nemes - Malga Coltrondo
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Finalmente una giornata di sole, pare sarà l'unica della settimana, quindi decidiamo di sfruttarla per un giro che già avevamo percorso tre anni fa e ci aveva entusiasmato.
Si parte dal Passo Monte Croce di Comelico, al confine tra Alto Adige e Veneto, dove, seguendo le chiare indicazioni in fondo al parcheggio, si imbocca il largo sentiero (una stradina sterrata) per le malghe.
La copiosa nevicata di lunedì sera ha reso l'ambiente un vero paradiso e la giornata finalmente azzurra ne esalta ancora di più lo splendore.
Decidiamo di calzare fin da subito le ciaspole, anche se la neve è battutissima. Il fondo molto compatto è comunque coperto da qualche centrimetro più morbido, su cui le racchette fanno comodo.
Dopo pochi metri lasciamo la stradina per imboccare il sentiero che si stacca a sinistra, tagliando i primi tornanti della forestale.
Un breve tratto ripido, immersi nello stupendo bosco innevato, e torniamo sulla stradina che seguiamo ora fedelmente per un lungo tratto.
Superiamo in successione due bivi a destra per la Malga Coltrondo, seguendo sempre per la Malga Nemes ed arriviamo al bivio per il Seikofel.
Il cartello indica solo 20' alla vetta, quindi decido di raggiungerla, mentre Sara prosegue con calma verso la Malga Nemes.
Lascio dunque l'affollata stradina per immergermi nel silenzio del bosco, seguendo la stretta "trincea" della vecchia traccia, che è però coperta da parecchi centimetri di polvere.
Nessuno è passato di qui dopo l'ultima nevicata e questo rende ancora più suggestiva la salita, sembra di entrare in un altro mondo.
In 20 minuti esatti di dolce salita raggiungo la piatta cima del Seikofel o Monte Covolo (1 h 15), dove il bosco si apre e permette di ammirare uno stupendo panorama sulle Dolomiti di Sesto, sull'Alta Pusteria e sull'inizio della cresta Carnica.
Non volendo far aspettare troppo Sara, scatto giusto qualche foto e faccio dietrofront, seguendo la traccia dell'andata.
Torno quindi sul sentierone principale e, percorrendo a spron battuto la salitella finale, raggiungo la Malga Nemes (1 h 40), dove Sara mi aspetta al calduccio.
Il tempo infatti è cambiato: diverse nuvole hanno coperto il sole, facendoci sentire per bene le rigide temperature odierne.
Dalla Malga Nemes seguiamo il largo sentiero, che in questo tratto coincide con la pista di fondo, verso la Malga Coltrondo.
Dopo una breve discesa si svolta a destra e si rientra nel bosco, procedendo dapprima in leggera salita (si guadagnano circa 40 metri di quota) quindi in piano.
Infine con qualche metro di discesa raggiungiamo la Malga Coltrondo (2 h 20), dove diverse mucche pascolano (non so bene cosa vista la quantità di neve) all'aperto a dispetto del freddo.
Ci accomodiamo all'interno della Malga, ormai una tappa fissa durante le nostre vacanze in Alta Pusteria, peccato solo che oggi il tempo non permetta di sfruttare i tavoli all'aperto.
Dopo aver concluso il pasto con i mitici Strauben ai mirtilli rossi, ci rimettiamo in cammino, ciaspole ai piedi, seguendo la stradina innevata.
Dopo un primo tratto di discesa incontriamo un bivio a destra per il Passo Monte Croce, seguendolo torneremmo sul sentiero della Malga Nemes in corrispondenza del secondo bivio per Coltrondo incontrato al mattino.
Decidiamo di proseguire sulla stradina principale, che per la verità fa un giro piuttosto lungo e tortuoso.
Per aggirare un dosso boscoso si affronta una risalita di circa 80 metri, terminata la quale si torna a scendere e ci si riallaccia alla forestale che scende dalla Malga Nemes.
Nell'ultimo tratto di discesa si segue lo stesso itinerario dell'andata. Sara decide di seguire fedelmente la stradina, mentre io mi diverto ad inventarmi taglioni e scorciatoie per godermi la bellissima neve.
Pochi minuti dopo ci ritroviamo appena sopra al parcheggio del Passo di Monte Croce e torniamo alla macchina (3 h 45).
Difficoltà WT2 per il breve tratto di salita al Seikofel e per le scorciatoie prese nella prima (ed ultima) parte dell'escursione.
Se ci si limita al comunque stupendo giro delle malghe, seguendo le stradine, la difficoltà è WT1.
Si parte dal Passo Monte Croce di Comelico, al confine tra Alto Adige e Veneto, dove, seguendo le chiare indicazioni in fondo al parcheggio, si imbocca il largo sentiero (una stradina sterrata) per le malghe.
La copiosa nevicata di lunedì sera ha reso l'ambiente un vero paradiso e la giornata finalmente azzurra ne esalta ancora di più lo splendore.
Decidiamo di calzare fin da subito le ciaspole, anche se la neve è battutissima. Il fondo molto compatto è comunque coperto da qualche centrimetro più morbido, su cui le racchette fanno comodo.
Dopo pochi metri lasciamo la stradina per imboccare il sentiero che si stacca a sinistra, tagliando i primi tornanti della forestale.
Un breve tratto ripido, immersi nello stupendo bosco innevato, e torniamo sulla stradina che seguiamo ora fedelmente per un lungo tratto.
Superiamo in successione due bivi a destra per la Malga Coltrondo, seguendo sempre per la Malga Nemes ed arriviamo al bivio per il Seikofel.
Il cartello indica solo 20' alla vetta, quindi decido di raggiungerla, mentre Sara prosegue con calma verso la Malga Nemes.
Lascio dunque l'affollata stradina per immergermi nel silenzio del bosco, seguendo la stretta "trincea" della vecchia traccia, che è però coperta da parecchi centimetri di polvere.
Nessuno è passato di qui dopo l'ultima nevicata e questo rende ancora più suggestiva la salita, sembra di entrare in un altro mondo.
In 20 minuti esatti di dolce salita raggiungo la piatta cima del Seikofel o Monte Covolo (1 h 15), dove il bosco si apre e permette di ammirare uno stupendo panorama sulle Dolomiti di Sesto, sull'Alta Pusteria e sull'inizio della cresta Carnica.
Non volendo far aspettare troppo Sara, scatto giusto qualche foto e faccio dietrofront, seguendo la traccia dell'andata.
Torno quindi sul sentierone principale e, percorrendo a spron battuto la salitella finale, raggiungo la Malga Nemes (1 h 40), dove Sara mi aspetta al calduccio.
Il tempo infatti è cambiato: diverse nuvole hanno coperto il sole, facendoci sentire per bene le rigide temperature odierne.
Dalla Malga Nemes seguiamo il largo sentiero, che in questo tratto coincide con la pista di fondo, verso la Malga Coltrondo.
Dopo una breve discesa si svolta a destra e si rientra nel bosco, procedendo dapprima in leggera salita (si guadagnano circa 40 metri di quota) quindi in piano.
Infine con qualche metro di discesa raggiungiamo la Malga Coltrondo (2 h 20), dove diverse mucche pascolano (non so bene cosa vista la quantità di neve) all'aperto a dispetto del freddo.
Ci accomodiamo all'interno della Malga, ormai una tappa fissa durante le nostre vacanze in Alta Pusteria, peccato solo che oggi il tempo non permetta di sfruttare i tavoli all'aperto.
Dopo aver concluso il pasto con i mitici Strauben ai mirtilli rossi, ci rimettiamo in cammino, ciaspole ai piedi, seguendo la stradina innevata.
Dopo un primo tratto di discesa incontriamo un bivio a destra per il Passo Monte Croce, seguendolo torneremmo sul sentiero della Malga Nemes in corrispondenza del secondo bivio per Coltrondo incontrato al mattino.
Decidiamo di proseguire sulla stradina principale, che per la verità fa un giro piuttosto lungo e tortuoso.
Per aggirare un dosso boscoso si affronta una risalita di circa 80 metri, terminata la quale si torna a scendere e ci si riallaccia alla forestale che scende dalla Malga Nemes.
Nell'ultimo tratto di discesa si segue lo stesso itinerario dell'andata. Sara decide di seguire fedelmente la stradina, mentre io mi diverto ad inventarmi taglioni e scorciatoie per godermi la bellissima neve.
Pochi minuti dopo ci ritroviamo appena sopra al parcheggio del Passo di Monte Croce e torniamo alla macchina (3 h 45).
Difficoltà WT2 per il breve tratto di salita al Seikofel e per le scorciatoie prese nella prima (ed ultima) parte dell'escursione.
Se ci si limita al comunque stupendo giro delle malghe, seguendo le stradine, la difficoltà è WT1.
Tourengänger:
peter86

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