Da Cusato in Trentapassi siamo in cima! (1248 mt)
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Visto che la neve tarda ad arrivare sulle quote più basse,vi propongo questa camminata che ho fatto a metà dicembre in una splendida giornata di sole, una classica prealpina bresciana mai demodè.
Il Trentapassi è sempre un posto cui vale sempre la pena andarci, dalla cima la vista spazia su tutta la Valcamonica e oltre, ed il lago d’Iseo è proprio li sotto… a portata di tuffo! Paolo, il mio amico d’escursione, non c’è mai stato ed io sono ben felice di fargli vedere un posto così bello ad un tiro di schioppo da casa. Da subito conveniamo che la camminata dovrà avere un lieto fine, in loco conosco due o tre posticini e le “gambe sotto il tavolo” sono assicurate. Ergo:alla carica!!!
E’ sabato e nonostante il bel tempo la gente sulle strade scarseggia, partiti da casa in orario comodo, alle 8.40 siamo al parcheggio pronti per la nostra gitarella. Alle 9.00,con molta calma,affrontiamo la giornata. Dalla piazzetta di Cusato puntiamo verso nord, per il sentiero N°229. Il primo pezzo è un acciottolato largo e ben tenuto, via via che si prosegue nella Val di Tuf, il sentiero si restringe sino a diventare un classico camminamento di montagna, da poco tempo una parte del suddetto sentiero è stato fatto ex-novo, comodo e ben segnato, con diversi tornanti mai troppo impegnativi. In circa un’ora siamo ad un forcella, a sinistra si va al M. Vignole a destra si risale ripidamente per il sentiero N°205, che in venti minuti circa ci porta alla vetta. Totale salita:1h 20. Ciò che si ammira dal Trentapassi lo potete vedere dalle foto postate, a voi decidere se val la pena o no fare una capatina. Facciamo due chiacchere con gli astanti,diamo da bere e da mangiare ai nostri amici a quattro zampe e via… sono le 10.45, per cresta ripida ci portiamo al forcellino del Zuf, da li si può tornare a Cusato ma noi, come da programma, seguiamo il sentiero 205 che ci porterà alla croce di Zone, un’ora circa dal Trentapassi, sentiero ben tenuto e poco frequentato in questa stagione. Dalla croce di Zone si scende per comoda strada acciottolata seguendo la bollatura N°233 che porta a Zone, dopo meno di una decina di minuti si arriva ad una deviazione, sulla destra in prossimità di un posto di ristoro, si stacca il sentiero N°233A che si immette in una folta pineta, tale percorso è conosciuto come il Salve Regina. Per tutto il tempo che restiamo nel bosco, graziosi saliscendi regnano, poi, spuntati in un prato in mezzo a delle baite, in maniera ripida e passando dalla terra al cemento, ci troviamo di nuovo al parcheggio, 45 minuti circa dalla croce di Zone. Ci diamo una sistemata, papillon di rito e puntiamo dritti al ristorante, a 20 mt dall’auto, Olmo e Kevin ci seguono, per me e Paolo, degli ottimi casoncelli vegetariani e tagliatelle con i funghi, per i due animali non umani tre fottuti grissini… con la seconda portata il duo canino manco ci guarda, avranno pensato che dopo i grissini gli faremo leccare le dita! Puah…
Ecco una graziosa escursione secondo me buona in tutte le stagioni,l’unico pezzo impegnativo lo strappo che in circa 20 minuti porta alla cima,per il resto si viaggia che è un piacere,basta avere un minimo di “gamba”. Alla portata di molti e consigliato.
P.S. Esiste anche una alternativa per il Trentapassi, da Cusato si prende per il M.Vignole, arrivati ad una selletta in 45 minuti, si vira a nord verso l’evidente obiettivo, percorrendo una cresta che porta alla forcella di Coloreto, si prende poi il sentiero N°205 che si inerpica verso la vetta. Per la cresta ogni tanto bisogna usare le mani per andare in sicurezza, nulla di impossibile, per questo è consigliato affrontare il percorso col tempo asciutto. Divertente e panoramico.
Con me ha camminato Paolo.
A la prochaine.
Domenico
Il Trentapassi è sempre un posto cui vale sempre la pena andarci, dalla cima la vista spazia su tutta la Valcamonica e oltre, ed il lago d’Iseo è proprio li sotto… a portata di tuffo! Paolo, il mio amico d’escursione, non c’è mai stato ed io sono ben felice di fargli vedere un posto così bello ad un tiro di schioppo da casa. Da subito conveniamo che la camminata dovrà avere un lieto fine, in loco conosco due o tre posticini e le “gambe sotto il tavolo” sono assicurate. Ergo:alla carica!!!
E’ sabato e nonostante il bel tempo la gente sulle strade scarseggia, partiti da casa in orario comodo, alle 8.40 siamo al parcheggio pronti per la nostra gitarella. Alle 9.00,con molta calma,affrontiamo la giornata. Dalla piazzetta di Cusato puntiamo verso nord, per il sentiero N°229. Il primo pezzo è un acciottolato largo e ben tenuto, via via che si prosegue nella Val di Tuf, il sentiero si restringe sino a diventare un classico camminamento di montagna, da poco tempo una parte del suddetto sentiero è stato fatto ex-novo, comodo e ben segnato, con diversi tornanti mai troppo impegnativi. In circa un’ora siamo ad un forcella, a sinistra si va al M. Vignole a destra si risale ripidamente per il sentiero N°205, che in venti minuti circa ci porta alla vetta. Totale salita:1h 20. Ciò che si ammira dal Trentapassi lo potete vedere dalle foto postate, a voi decidere se val la pena o no fare una capatina. Facciamo due chiacchere con gli astanti,diamo da bere e da mangiare ai nostri amici a quattro zampe e via… sono le 10.45, per cresta ripida ci portiamo al forcellino del Zuf, da li si può tornare a Cusato ma noi, come da programma, seguiamo il sentiero 205 che ci porterà alla croce di Zone, un’ora circa dal Trentapassi, sentiero ben tenuto e poco frequentato in questa stagione. Dalla croce di Zone si scende per comoda strada acciottolata seguendo la bollatura N°233 che porta a Zone, dopo meno di una decina di minuti si arriva ad una deviazione, sulla destra in prossimità di un posto di ristoro, si stacca il sentiero N°233A che si immette in una folta pineta, tale percorso è conosciuto come il Salve Regina. Per tutto il tempo che restiamo nel bosco, graziosi saliscendi regnano, poi, spuntati in un prato in mezzo a delle baite, in maniera ripida e passando dalla terra al cemento, ci troviamo di nuovo al parcheggio, 45 minuti circa dalla croce di Zone. Ci diamo una sistemata, papillon di rito e puntiamo dritti al ristorante, a 20 mt dall’auto, Olmo e Kevin ci seguono, per me e Paolo, degli ottimi casoncelli vegetariani e tagliatelle con i funghi, per i due animali non umani tre fottuti grissini… con la seconda portata il duo canino manco ci guarda, avranno pensato che dopo i grissini gli faremo leccare le dita! Puah…
Ecco una graziosa escursione secondo me buona in tutte le stagioni,l’unico pezzo impegnativo lo strappo che in circa 20 minuti porta alla cima,per il resto si viaggia che è un piacere,basta avere un minimo di “gamba”. Alla portata di molti e consigliato.
P.S. Esiste anche una alternativa per il Trentapassi, da Cusato si prende per il M.Vignole, arrivati ad una selletta in 45 minuti, si vira a nord verso l’evidente obiettivo, percorrendo una cresta che porta alla forcella di Coloreto, si prende poi il sentiero N°205 che si inerpica verso la vetta. Per la cresta ogni tanto bisogna usare le mani per andare in sicurezza, nulla di impossibile, per questo è consigliato affrontare il percorso col tempo asciutto. Divertente e panoramico.
Con me ha camminato Paolo.
A la prochaine.
Domenico
Tourengänger:
Menek

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Kommentare (4)