Monte Bar (1816 m) – Skitour
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Quale ultima escursione del 2013 decido di salire con le pelli di foca il panoramico Monte Bar, il cui toponimo non ha nulla a che vedere con l’esercizio pubblico. Bar significa “ricovero per il bestiame”.
Una perfetta giornata invernale mi ha permesso di chiudere in bellezza l’anno escursionistico.
Inizio dell’escursione: ore 8.15
Fine dell’escursione: ore 13:05
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1030 hPa
Temperatura alla partenza: 1°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 400 m
Temperatura al rientro: 8°C
Sorgere del sole: 8:06
Tramonto del sole: 16:47
Dopo numerose salite a questo frequentatissimo monte, a piedi o con le racchette da neve, oggi per la prima volta ci provo con le pelli di foca. Le condizioni d’innevamento richiedono tuttavia una marcia d’avvicinamento con gli sci legati allo zaino. Non è stata una sorpresa: tre giorni fa ho fotografato il Monte Bar dal Crocione e ieri sera ho telefonato al guardiano del rifugio per avere delle informazioni dettagliate.
Mi incammino di buon’ora tra le viuzze di Albumo di Corticiasca, frazione di Capriasca, con lo zaino pesantuccio, ma ben equilibrato. In mezz’ora di cammino arrivo a Pian Sotto (1200 m): il sole non è ancora sorto, la neve è ancora a chiazze. Dopo ulteriori dieci minuti di cammino raggiungo la cisterna antincendio: il percorso cambia rotta. Una stradina innevata mi fa salire in direzione NNE. A 1365 m di quota, presso una fontana, decido di proseguire con gli sci. La neve è ventata e quasi ovunque portante: è una manna! Sono le nove e a Lugano non è ancora sorto il sole; qui è un paradiso.
Come molti sapranno, il Monte Bar è una montagna che ha il pregio di offrire una panorama incantevole sia sul golfo di Lugano che su una notevole porzione della catena delle Alpi.
Man mano mi alzo di quota il colpo d’occhio si amplia e il paesaggio diventa sempre più bello. La salita non mi affatica più di quel tanto: è un vero piacere! Sono il primo ad arrivare al rifugio: mi accoglie dapprima un cagnone nero con il pelo lungo e poco dopo i gestori, che mi salutano dalla terrazza.
Proseguo senza soste in direzione della cima, cominciando con una tirata in linea retta di circa 800 m e concludendo con una lunga traversa in direzione NW. Dopo due ore e quindici di piacevolissima salita posso esclamare: Monte Bar (1816 m) geschafft!

Verso il Monte Bar (1816 m)
Stranamente non c’è vento: è forse la prima volta che mi posso godere questa cima in condizioni ideali. Piano piano arrivano altri escursionisti, soprattutto ciaspolatori. Inevitabili le foto a 360°!
La discesa su neve ventata e crostosa non è da sballo, comunque discreta.
Durante la sosta al rifugio scambio qualche chiacchiera con degli escursionisti della regione. Uno mi mostra orgoglioso le proprie foto esposte alle pareti. Curiosa quella che ritrae un cinghiale intrappolato dal ghiaccio vivo.
Prima di riprendere la discesa mi metto il casco per proteggermi da eventuali botte o dalle cosiddette valanghe da reptazione. Un nutrito pubblico si affaccia sulla terrazza per vedere la partenza. Neanche a farlo apposta, alla prima curva gli sci si bloccano di colpo nella crosta gelata: inevitabile caduta, l’unica della giornata!
Non ho sentito risate di scherno: il casco serve anche a questo.
Tempo di salita: 2 h 15 min
Tempo totale: 4 h 50 min
Tempi parziali
Albumo di Corticiasca (1008 m) - Rifugio Monte Bar (1600 m): 1 h 45 min
Rifugio Monte Bar (1600 m) – Monte Bar (1816 m): 30 min
Monte Bar (1816 m) – Rifugio Monte Bar (1600 m): 10 min
Rifugio Monte Bar (1600 m) – Corticiasca (1008): 1 h
Dislivello in salita: 811 m
Sviluppo complessivo: 9,7 km
Difficoltà: T1/PD-
SLF: 2 (moderato)
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona
Coordinate Monte Bar: 721'605 / 107'475
Siamo ormai alla fine dell’anno: è tempo di bilanci.
Il bilancio annuale delle vette raggiunte è molto soddisfacente.
Escursioni effettuate nel 2013: 60 (31 su terreno, 14 con le racchette da neve, 15 con le pelli di foca (tutte con un rapporto in Hikr.org).
Giorni con sci su pista: 13.
Vette oltre i tremila metri: 8
La più bella escursione estiva: Gletscherhorn (3107 m) (Val Avers, Grigioni).
La più bella escursione con le racchette da neve: Poncione Val Piana (2660 m) (Ticino).
La più bella escursione con le pelli di foca: Pizzo Lucendro (2962 m) (Ticino).
La più bella sciata su pista: Ischgl (Paznauntal, Tirolo).
Capanne e rifugi visitati: 31 (pernottamenti: 0)
La capanna più accogliente: Hochstubai Hütte (3174 m) (Ötztal, Tirolo).
Il ghiacciaio che ho apprezzato di più: Taschachferner (Pitztal, Tirolo).
Giorni passati in montagna nel 2013: 70.

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