Quarna Monti Tour: La "prima volta"...con aiutino!
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A quaranta (quasi), mi sono finalmente deciso a farlo… ebbene sì, il dì 29/12 l’ho fatto…
Dopo il tentativo (fallito) del 2012 (8 Dic.) ho avuto tutto il buon tempo per ragionare su cosa avevo sbagliato… ma niente da fare, mi sono dovuto arrendere e chiedere consiglio a un esperto…
“Si fa così”… “devi tirare solo questo cintino e le ciaspole restano bloccate”
Ecco cosa non funzionava…
…Era così facile (troppo) e invece insistevo a tirare tutto a destra e poi tutto a sinistra, ma niente da fare, queste ciaspole non si volevano proprio bloccare…
stavo già per prendere la drastica decisione del duplice eccidio, quando un piccolo aiuto “morale” mi ha finalmente fatto aprire gli occhi…
Ho già fatto vie in parete con corde e imbrago o vie su ghiaccio con picca e ramponi, ma senza un aiuto, forse ero ancora lì adesso a scervellarmi su come agganciare le ciaspole…
Nella vita c’è sempre da imparare!!!
Parole Sante!
Così ecco che il mattino del 29/12/2013, dopo un breve corso preserale indoor, parto con le ciaspole infilate nello zaino in direzione Camasca…
...La mia "prima volta" con le ciaspole.
Ma quanto spazio occupano mai questi attrezzi?… uno zaino da 35lt usato praticamente solo per le ciaspole…
Mi sa che la prossima lezione sarà su come si fa a appenderle fuori dallo zaino…
Non forziamo i tempi, una cosa alla volta!
A parte questo, il giro delle cime di Quarna,” a mio parere”, oltre che un bel percorso di mezza montagna è un ottimo banco di prova…
su e giù, su e giù, per parecchi Kilometri e con varie (tutte) esposizioni…
La neve ora è più che sufficiente, oltre che polverosa, ma, nel caso scarseggiasse, su queste facili creste, si riesce quasi sempre a passare sul versante migliore.
Per il percorso non ci sono molti problemi: da Camasca al Monte Croce è tutto strasegnalato, poi si segue la cresta S, si passa il Monte Ostano e si arriva al Colle Ranghetto; da qui si continua sempre restando sulla comoda cresta fino a raggiungere il breve passaggio obbligato (100mt) sul versante Valsesiano, per superare le “Forche”, le rocce dove termina la strada proveniente dall’Alpe Sacchi.
Passate le “Forche” si arriva all’Alpe Sacchi, si abbandona la strada e si risale i pascoli dell’alpeggio spostandosi gradualmente a sinistra per prendere la comoda dorsale boscosa che termina in cima al Novesso.
Dal Novesso si scende per la cresta E, si ripassa la strada dell’Alpe Sacchi, e si continua su percorso segnalato sino alla Sella “Dui Fo’” (Due Faggi), dove s’incontra una nuova stradina gippabile pianeggiante da seguire in direzione sx (verso il centro della valle) arrivando così all’Alpe Soliva, al Fo’ d’Umbrela (cartello con scritto FAGGIO 100mt) e quindi all’Alpe Cignera.
Nei pressi dell’Alpeggio più basso si ritrova la segnaletica b/r che consente di scendere senza problemi ad attraversare il Rio Fiumetta per arrivare a un’ennesima strada poderale che conduce direttamente a Quarna (2KM).
… La variante alta, Pianero, è solo per i possessori di alpeggi con cantine ben fornite!

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