Monte Pisanino m.1947 cresta della Mirandola Alpi Apuane
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Fin da quando mi sono innamorato di queste montagne,ho osservato la lunga cresta della Mirandola....elegante,ardita,selvaggia,e per un appassionato di percorsi selvaggi e non comuni come sono io,come potergli resistere?...vorrei condivederla con qualcuno,ma fra i miei amici,nessuno è disposto a seguirmi in queste salite,faticose e avventurose....mio fratello Sandro,è attratto,ma sopratutto,si fida di me ciecamente e quindi è ignaro di ciò che dovrà affrontare....un suo amico amante della montagna,subito interessato a questa salita,si aggrega a noi,così prima dell'alba partiamo alla volta del Pisanino.Il viaggio è lungo da Firenze,ma dopo 2 ore e mezza,svoltiamo per Gorfigliano e dopo aver aggirato il monte Calamaio,con una sterrata,giungiamo ai Prati di Pianellaccio,sotto l'imponente versante est del Pisanino....osservarlo e restarne incantati è cosa facile per me,tanto che i miei compagni son costretti a spintonarmi per farmi tornare in me....preparati gli zaini,iniziamo a salire in un bel bosco di faggi,che dopo un pò si impenna in un ripido pendio,e sarà tale fino a raggiungere la sua sommità a quota m.1431...prendiamo fiato,e la vista sul crinale verso la cima della Mirandola è già così elettrizzante da non trattenermi...gli altri 2 mi seguono fiduciosi...la cresta non difficile ,richiede attenzione su terreno misto roccette ed erba affiorante,proseguiamo ridiscendendo un pò,poi superando un breve pendio, giungiamo sulla cima della Mirandola...la vista sul Pisanino è grandiosa e la via da seguire,lascia al mio intuito varie possibilità...la cresta ora discende in direzione della sella della Mirandola,ma un salto verticale di una decina di metri,ci costringe a tornare un pò indietro e scendere sul versante nord alcune roccette di 2°grado....giunti comunque alla sella,il percorso diviene interessante,aggiriamo sulla dx,una serie di asperità (torrioni,gendarmi)..fino a superare la quota m.1670,in un ambiente spettacolare.Ora,prendo il filo erboso e ripido della cresta,supero dei salti di roccia con passaggi max di 3°,aiutando i miei compagni nei punti più impegnativi,poi ancora un ripido canaletto di erba misto roccette,ed usciamo sulla cresta sommitale,in vista della Madonnina,posta vicino al punto più alto.Dopo gli omaggi e i ringraziamenti,proseguiamo sulla cresta sommitale in alcuni punti affilata,ma mai difficile....poi dopo una breve pausa ristoro,iniziamo la discesa verso la Bàagola Bianca,percorrendo un'aerea cresta con panorama su ambo i versanti di una bellezza unica....a parte sulla vetta, dove c'era un pò di gente,su tutto il resto del percorso,siamo sempre da soli e questo mi piace molto....dalla Bàgola Bianca,scendiamo all'intaglio della Forbice,dove ci consultiamo su dove scendere più o meno nel bosco senza traccia,per ritornare al punto di partenza.....ci avventuriamo in un fitto bosco,fra macchie di vegetazione e fitti faggi,non con poche difficoltà,in un ora e mezza,finalmente usciamo sui prati pianeggianti da dove più di sei ora prima eravamo partiti,a completamento di uno dei più grandiosi e faticosi giri ad anello da me percorsi in questi anni esplorativi sulle Alpi Apuane.....superfluo dire la soddisfazione del gruppo,che durante il viaggio di ritorno,escluso il sottoscritto alla guida della macchina,dormirà per quasi tutto il viaggio.....
Tourengänger:
accoilli

Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare