La Cialma (o Punta Cia) 2193 m - Valle dell'Orco
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Altra bella ciaspolata alla scoperta di luoghi per me nuovi.
La scarsità di neve nelle Alpi centro-occidentali rende molto difficile la scelta di un itinerario decente, per fortuna arrivano in mio soccorso un paio di rapporti di
stefi (del bellissimo sito climbandtrek.it) che mi mostrano alcune località dove ancora si può ciaspolare.
Decido così per la tranquilla ma panoramica salita alla cima La Cialma (o Punta Cia) da Carello.
Stavolta con me c'è il collega Ahmed, alla sua prima esperienza con le racchette da neve.
Il percorso è davvero facile ed intuitivo, pur non essendoci indicazioni di alcun tipo.
Dal parcheggio di Carello si percorre qualche metro sulla stradina, quindi si inizia a risalire il pendio costeggiando la piccola pista da sci dell'Alpe Cialma.
La neve, seppur poca e parecchio rovinata, è presente fin da subito così possiamo calzare immediatamente le ciaspole.
Risaliamo la pista (oggi chiusa, lo skilift era fermo) tenendoci a sinistra di essa, dapprima su pendio aperto, quindi ai margini di un boschetto di larici.
Arrivati al termine dello skilift gli alberi finiscono e si cammina ora in ambiente aperto e molto panoramico, su pendii ampi e facili.
Continuando a salire, passiamo a destra di alcune roccette per sbucare poi in un tratto di falsopiano.
Saliamo quindi in diagonale per raggiungere un grosso omone di pietre, a quota 1840 m (1 h 10), dove ci fermiamo per una breve sosta.
Da qui proseguiamo, sempre su ampissima traccia ultrabattuta, fino a raggiungere l'ampio crestone che, alternando strappi ripidi a tratti quasi pianeggianti, seguiamo fino alla vetta de La Cialma (2 h 10).
Bellissima vista dalla cima sulla zona del Gran Paradiso, da una visuale per me del tutto insolita.
Per nostra fortuna i tanti scialpinisti presenti in vetta iniziano quasi subito la discesa, lasciandoci la vetta praticamente tutta per noi.
Ci accomodiamo quindi sulle roccette sommitali e mangiamo godendoci il sole e il panorama.
Per scendere seguiamo lo stesso identico percorso dell'andata, solo nella parte terminale (quando si costeggia la pista da sci) faccio qualche deviazione nel boschetto di larici per cercare un pò di neve più soffice. Niente a che vedere con la polvere di qualche settimana fa, ma comunque molto meglio che camminare sul pistone battuto o sul duro crostone pestato nella parte alta.
Dopo circa 1 h 20 di discesa arriviamo alla macchina, soddisfatti della bella escursione e degli ottimi panorami gustati.
La scarsità di neve nelle Alpi centro-occidentali rende molto difficile la scelta di un itinerario decente, per fortuna arrivano in mio soccorso un paio di rapporti di

Decido così per la tranquilla ma panoramica salita alla cima La Cialma (o Punta Cia) da Carello.
Stavolta con me c'è il collega Ahmed, alla sua prima esperienza con le racchette da neve.
Il percorso è davvero facile ed intuitivo, pur non essendoci indicazioni di alcun tipo.
Dal parcheggio di Carello si percorre qualche metro sulla stradina, quindi si inizia a risalire il pendio costeggiando la piccola pista da sci dell'Alpe Cialma.
La neve, seppur poca e parecchio rovinata, è presente fin da subito così possiamo calzare immediatamente le ciaspole.
Risaliamo la pista (oggi chiusa, lo skilift era fermo) tenendoci a sinistra di essa, dapprima su pendio aperto, quindi ai margini di un boschetto di larici.
Arrivati al termine dello skilift gli alberi finiscono e si cammina ora in ambiente aperto e molto panoramico, su pendii ampi e facili.
Continuando a salire, passiamo a destra di alcune roccette per sbucare poi in un tratto di falsopiano.
Saliamo quindi in diagonale per raggiungere un grosso omone di pietre, a quota 1840 m (1 h 10), dove ci fermiamo per una breve sosta.
Da qui proseguiamo, sempre su ampissima traccia ultrabattuta, fino a raggiungere l'ampio crestone che, alternando strappi ripidi a tratti quasi pianeggianti, seguiamo fino alla vetta de La Cialma (2 h 10).
Bellissima vista dalla cima sulla zona del Gran Paradiso, da una visuale per me del tutto insolita.
Per nostra fortuna i tanti scialpinisti presenti in vetta iniziano quasi subito la discesa, lasciandoci la vetta praticamente tutta per noi.
Ci accomodiamo quindi sulle roccette sommitali e mangiamo godendoci il sole e il panorama.
Per scendere seguiamo lo stesso identico percorso dell'andata, solo nella parte terminale (quando si costeggia la pista da sci) faccio qualche deviazione nel boschetto di larici per cercare un pò di neve più soffice. Niente a che vedere con la polvere di qualche settimana fa, ma comunque molto meglio che camminare sul pistone battuto o sul duro crostone pestato nella parte alta.
Dopo circa 1 h 20 di discesa arriviamo alla macchina, soddisfatti della bella escursione e degli ottimi panorami gustati.
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (6)