Cima di Lago (2833 m)
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Settimana scorsa volevo fare la Cima di Lago.
Poi le circostanze mi hanno portato a fare il Poncione di Val Piana.
Ed è sorta una domanda : ma, la Cima di Lago va fatta da All’Acqua (Val Cavagnolo) o da Ossasco (Val Torta) ?!
stellino e
Nevi Kibo, ad esempio, l’hanno fatta da All’Acqua,
tapio e
beppe da Ossasco.
La mia idea originale di settimana scorsa, poi conclusasi con un nulla di fatto, era di seguire la prima soluzione.. Oggi, ad una settimana di distanza, rieccomi sulla stessa scena, ma partendo dall’altra parte. Stavolta in solitaria, con l’obbiettivo di non fallire. E, metro alla mano, per misurare quali dei due percorsi è più veloce ! La guida scialpinistica del CAS le dà entrambe per 4h30.
Fa relativamente caldo, solo -3°C. Parto con la frontale alle 6 e un quarto. Buio pesto, nel bosco. Neve sporca, ma comunque discreta. Fuori dal bosco, la neve si rivela perfetta per i miei gusti di ciaspolatore : compatta, portante, ottima per la salita. Lentamente, le prime luci dell’alba rendono rossastre le cime della Val Bedretto ed oltre, anche se il sola non bacia mai la buia e noiosa Val Torta. Salgo regolare, ma con un buon ritmo, anche grazie alla neve. In 2h45 sono alla capanna Cristallina. Pensavo molto di più ! Non mi fermo, tiro dritto. Ricordo i consigli di tapio e mi abbasso di una ventina di metri. La mia meta è di fronte a me, inconfondibile con la sua parete triangolare. Uno scivolo che ti invita a salire. La pendenza inganna.. a volte sembra “in piedi”, a volte “una passeggiata di salute”. In realtà si mostrerà impegnativa, specie negli ultimissimi metri di pendio, in cui tiro fuori la picca. Per finire, al deposito sci, metto i ramponi e in pochi passi sono in vetta (3h56) ! Un panorama spettacolare, per una vetta all’apparenza niente di particolare. Scendendo, sempre ramponi ai piedi, ho qualche brivido di esitazione (non ho più la spregiudicatezza di un tempo) e così preferisco scendere fronte alla parete, nonostante la pendenza non sia niente di ché (ma in fondo, chissenefrega !). Una ventina di metri più sotto, raggiungo una specie di cengia nevosa e proseguo normalmente. Mi tengo alto, puntando alla Bocchetta di Valleggia, ma devo comunque abbassarmi per evitare un gendarme dall’aspetto impressionante. Superatolo a debita distanza (il sentiero estivo sta molto più in alto, ma non me la sento per nulla di rischiare..) raggiungo in breve il suddetto passo, dopo aver indossato nuovamente le mie fide ciaspole, mi fiondo sul ghiacciaio di Valleggia, cercando di stare il più alto possibile, e recupero l’ultima settantina di metri di dislivello per raggiungere la bocchetta a fianco del Poncione di Val Piana. Il resto, è lo stesso di settimana scorsa.
Giunto ad All’acqua, mi resta da tornare alla macchina lungo la strada. Vabbè, ci sta, dopo una giornata stupenda come quella di oggi. Arrivato nei pressi di Bedretto, una macchina inchioda e si ferma sul lato ad un paio di metri avanti a me. Il guidatore blatera qualcosa in tedesco. Io non capisco una parola, o quasi, ma so cosa mi vuol dire ! Ringrazio, gli dico, con le quattro parole di tedesco che conosco, che devo andare ad Ossasco, il villaggio successivo, caccio zaino, ciaspole e bastoncini nel portabagagli della sua utilitaria e salgo in macchina. Scambiamo qualche parola sulla neve e sulle nostre mete odierne (lui ha fatto il Chüebodenhorn con gli sci), lo saluto, gli auguro buon ritorno a Berna e sono alla macchina !
Per concludere, alcuni dati per rispondere alla domanda :
Ossasco – Cima di Lago : 8.3 km +1530 / -20 m
All’Acqua – Cima di Lago : 7.7 km +1360 / -140 m
Difficoltà scialpinistica : PD+

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