Val di Fex:pace e silenzio nella magica Engadina!

ivanbutti “In Engadina alla ricerca della neve” potrebbe essere il sottotitolo di questa uscita. Sembra strano ma è così; già risalendo la Bregaglia vediamo bene che anche in quota di neve ce n’è poca, e così arrivati a Maloja abbandoniamo l’idea del Piz Lunghin, nostra meta originaria di giornata. Proviamo a puntare verso il Lagrev, visto che lo si risale da nord e potrebbe essere meglio. Ma andando verso lo Julier il vento diventa tempestoso e così dietro front, puntiamo la Val Fex che abbiamo visto essere abbastanza imbiancata. Parcheggio gratuito alla funivia del Furstchellas e via verso la Val Fex; il cammino è lungo ma semplicissimo, unica insidia il ghiaccio che ricopre la strada. Assistiamo anche alla divertente scena di un coniglio selvatico che appare d’improvviso e Suni che lo rincorre a perdifiato, ma senza alcuna possibilità di successo. Superiamo così le località di Crasta, Curtins e l’hotel Fex ( per ora chiuso); da qui, su cammino battuto dal gatto delle nevi, arriviamo senza ciaspole all’Alp Muot Selvas; buon per Max che le ha dimenticate a casa. La visione del retrostante Plaun Vadret con le cime che poi si elevano è molto bella, anche perché il sole ormai la fa da padrone. Oltretutto il lato esterno sud e quindi solatio dell’Alp (adibito a baita più avanti quando arriveranno gli sciatori di fondo) è dotato di impiantito in legno e di una bella panca, l’ideale per la sosta pranzo. Lasciamo qui gli zaini e proseguiamo un po’ nella neve immacolata del Plaun; ora le ciaspole servono, ma la neve non è moltissima, 30-40 cm., per cui anche Max se la cava. Poi dietro-front all’Alp, lauta pausa pranzo con festeggiamento del compleanno del mio coetaneo Gabri. Come il sole scende dietro le cime, pur essendo ancora prestissimo il clima cambia istantaneamente e diventa rigido, così iniziamo il rientro che avviene in tutta calma e relax. Che dire, anche se abbiamo dovuto cambiare meta e pure tipologia di escursione per me la giornata è stata comunque ampiamente positiva, con un gruppo ormai super affiatato nel quale si è integrato benissimo l’amico e collega Alberto-Gebre.
Chiudo con una domanda allo Scoiattolo delle nevi: ma perché non hai portato una bella bottiglia di rosso, magari un Morellino?
He, he ovviamente si scherza, ancora tanti auguri per avermi raggiunto.