Monte di Tremezzo - Monte Crocione - Monte Galbiga
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Un giro classico molto panoramico (a parte il giorno in cui ci sono andato io: la foschia la faceva da padrona!!). Lasciata l'auto nei pressi del rifugio Boffalora, si imbocca la strada che si seguirà fino al rifugio Venini passando dall'Alpe di Ossuccio e dall'Alpe di Lenno, attraversando una zona riccamente popolata da bestiame di vario tipo (facile "avvistamento" di bovini, capre, etc..nonché dei loro..ehm..scarti).
Arrivati al rifugio Venini lo si supera fino ad arrivare a costruzioni di vario tipo che risalgono alla prima guerra mondiale e fanno parte della cosiddetta "linea Cadorna". Superatele si tiene la sinistra e si risale la cresta fino ad arrivare alla cima del Monte di Tremezzo. Si scende quindi dall'altra parte , in direzione del Monte Crocione, sul quale spicca una grande croce. Per arrivarci occorre scendere ad una bocchetta con i ruderi dell'Alpe di Tremezzo. A questo punto si potrebbe ritornate al rifugio Venini lungo lo stesso sentiero. Io ho preferito arrivarci facendo un giro più lungo, che permette di aggirare da est e da sud il Monte di Tremezzo senza doverci risalire un'altra volta. In pratica, ritornati all'Alpe di Tremezzo si tiene la sinistra, in direzione di un'antenna: così facendo si arriva all'Alpe di Mezzegra e, infine, alle fortificazioni belliche citate prima. Si ritorna al rifugio Venini. Da qui si può salire alla vetta del Galbiga, seguendo la cresta e passando dall'osservatorio astronomico. Dalla vetta si ha un'ottima vista sul lago di Piano e su Porlezza e il lago di Lugano (tempo permettendo ovviamente). Invece che ritornare al rifugio si può seguire la cresta sud e scendere direttamente all'Alpe di Lenno e da lì si incrocia la stradina con la quale si è arrivati.
Nota: il dislivello indicato di 450 metri è la differenza tra la quota di partenza e la quota del monte di Tremezzo. Considerato che si sale e si scende più volte, anche per arrivare al Monte Crocione e al Galbiga, si arriva a cifre un po' più alte..
Arrivati al rifugio Venini lo si supera fino ad arrivare a costruzioni di vario tipo che risalgono alla prima guerra mondiale e fanno parte della cosiddetta "linea Cadorna". Superatele si tiene la sinistra e si risale la cresta fino ad arrivare alla cima del Monte di Tremezzo. Si scende quindi dall'altra parte , in direzione del Monte Crocione, sul quale spicca una grande croce. Per arrivarci occorre scendere ad una bocchetta con i ruderi dell'Alpe di Tremezzo. A questo punto si potrebbe ritornate al rifugio Venini lungo lo stesso sentiero. Io ho preferito arrivarci facendo un giro più lungo, che permette di aggirare da est e da sud il Monte di Tremezzo senza doverci risalire un'altra volta. In pratica, ritornati all'Alpe di Tremezzo si tiene la sinistra, in direzione di un'antenna: così facendo si arriva all'Alpe di Mezzegra e, infine, alle fortificazioni belliche citate prima. Si ritorna al rifugio Venini. Da qui si può salire alla vetta del Galbiga, seguendo la cresta e passando dall'osservatorio astronomico. Dalla vetta si ha un'ottima vista sul lago di Piano e su Porlezza e il lago di Lugano (tempo permettendo ovviamente). Invece che ritornare al rifugio si può seguire la cresta sud e scendere direttamente all'Alpe di Lenno e da lì si incrocia la stradina con la quale si è arrivati.
Nota: il dislivello indicato di 450 metri è la differenza tra la quota di partenza e la quota del monte di Tremezzo. Considerato che si sale e si scende più volte, anche per arrivare al Monte Crocione e al Galbiga, si arriva a cifre un po' più alte..
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