Anello scala di legno - scala di ferro
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il tempo atmosferico in questi ultimi weekend, si sa, non è stato dei migliori. Che fare? L'idea è quella di un giretto divertente e breve, giusto per muoversi un po'.
L'escursione si svolge nella valle del torrente Bova, sopra Erba. La zona, fra l'altro, è riserva naturale e la valle in questione, pur vicina a sentieri molto battuti, è abbastanza solitaria e selvaggia.
Direi che i punti di interesse sono costituiti dalla vicinanza con il Buco del Piombo (grotta naturale nella quale si sono rinvenute tracce dell' orso delle caverne e dell'uomo primitivo) e dalla presenza delle due scale (di legno e di ferro appunto) che permettono di superare una stretta forra scavata nella roccia dal torrente.
Lasciata l'auto nel posteggio in via Balbor, a Erba (frazione Crevenna), si segue la stradina selciata che porta all'Eremo di San Salvatore. Alla sinistra dell' eremo si vede un grande prato (detto, se non sbaglio, Campiron) e si segue la stradina nell'erba, seguendola poi mentre curva verso destra. In alto si può già vedere una parete di roccia chiara al cui centro un'ombra scura indica il Buco del Piombo. Il sentiero continua, attraversa due guadi (la quantità d'acqua dipende dalla stagione) e si arriva ad un ponticello di legno. Verso destra si va alla scala di ferro, verso sinistra si attraversa il ponticello stesso e dopo qualche decina di metri e qualche catena (niente di particolarmente impegnativo) si arriva alla scala di legno. E' una scala fissa di legno, appunto, che permette di superare un dislivello di una quindicina di metri. Oltrepassata la scala si segue il sentiero arrivando ad un bivio: a sinistra si va verso l'Alpe del Vicerè, mentre a destra si attraversa un torrente, facendo attenzione a non scivolare sulle rocce, e si perviene al cosiddetto Punt di Cost, roccioso ma con parapetti metallici, col quale si supera la gola del torrente Bova. Si risale lungo il sentiero e si arriva ad un altro bivio (a sinistra si va verso il monte Panigas o Panigaa) e si va a destra, giungendo in breve tempo alla scala di ferro (sull'altro lato della gola si può vedere la scala di legno appena superata). Si scende e si ritorna al ponticello di legno visto prima (volendo, prima di arrivare al ponte si può seguire la gola grazie a strutture metalliche arrivando al punto in cui convergono tre torrenti (credo che la struttura che si trova lì sia una presa dell'acquedotto o qualcosa del genere).
L'escursione si svolge nella valle del torrente Bova, sopra Erba. La zona, fra l'altro, è riserva naturale e la valle in questione, pur vicina a sentieri molto battuti, è abbastanza solitaria e selvaggia.
Direi che i punti di interesse sono costituiti dalla vicinanza con il Buco del Piombo (grotta naturale nella quale si sono rinvenute tracce dell' orso delle caverne e dell'uomo primitivo) e dalla presenza delle due scale (di legno e di ferro appunto) che permettono di superare una stretta forra scavata nella roccia dal torrente.
Lasciata l'auto nel posteggio in via Balbor, a Erba (frazione Crevenna), si segue la stradina selciata che porta all'Eremo di San Salvatore. Alla sinistra dell' eremo si vede un grande prato (detto, se non sbaglio, Campiron) e si segue la stradina nell'erba, seguendola poi mentre curva verso destra. In alto si può già vedere una parete di roccia chiara al cui centro un'ombra scura indica il Buco del Piombo. Il sentiero continua, attraversa due guadi (la quantità d'acqua dipende dalla stagione) e si arriva ad un ponticello di legno. Verso destra si va alla scala di ferro, verso sinistra si attraversa il ponticello stesso e dopo qualche decina di metri e qualche catena (niente di particolarmente impegnativo) si arriva alla scala di legno. E' una scala fissa di legno, appunto, che permette di superare un dislivello di una quindicina di metri. Oltrepassata la scala si segue il sentiero arrivando ad un bivio: a sinistra si va verso l'Alpe del Vicerè, mentre a destra si attraversa un torrente, facendo attenzione a non scivolare sulle rocce, e si perviene al cosiddetto Punt di Cost, roccioso ma con parapetti metallici, col quale si supera la gola del torrente Bova. Si risale lungo il sentiero e si arriva ad un altro bivio (a sinistra si va verso il monte Panigas o Panigaa) e si va a destra, giungendo in breve tempo alla scala di ferro (sull'altro lato della gola si può vedere la scala di legno appena superata). Si scende e si ritorna al ponticello di legno visto prima (volendo, prima di arrivare al ponte si può seguire la gola grazie a strutture metalliche arrivando al punto in cui convergono tre torrenti (credo che la struttura che si trova lì sia una presa dell'acquedotto o qualcosa del genere).
Tourengänger:
ro64

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (13)