Scarpignano"Cresta N"... Nordgrat
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23-10-2011 Primo tentativo… fallito!
Giusto due anni fa, avevo tentato questo percorso “anomalo” allo Scarpignano scontrandomi però contro un muro stratificato di nuvole e ghiaccio (galaverna) che aveva reso più difficile e rischiosa la ripida parte finale.
Oggi le condizioni non sono un granché migliori… il famigerato muro di nuvolaglia ha deciso di riformarsi nuovamente non appena mi ha visto valicare l’anticima Ovac ma, questa volta, se non altro, è arrivato un po’ in ritardo permettendomi di osservare anticipatamente “a distanza” un possibile percorso per superare gli insidiosi risalti mediani…
Non resta che provare, tanto l’unico vero problema è di raggiungere la cima poi, per il ritorno, altri crucci non ne dovrebbero esistere, basterà seguire la segnalata e “ben poco frequentata” via normale, Rosenza-Valley.
Anzino ore 7.30: Ricordandomi del passato infruttuoso tentativo, dovuto principalmente a condizioni meteo “più fredde” ma analoghe a quelle odierne, mi viene la brillante idea di portare anche il casco (i camosci non vanno in letargo) e soprattutto i ramponi e, a dire il vero, anche la picca non sarebbe stata del tutto inutile.
In effetti, quei viscidi lisci pratoni intrisi d’acqua non perdonano alcuno scivolone, così, intorno alle ore 10, mi trovo in cima Ovac a sferragliare questo bell’assetto da “misto” alpinista…
...forse i puristi “alpini” storceranno un po’ il naso… muoversi tra felci, ontanelli e rododendri con corredo da “Monte Leone” non sarà ben visto da tutti… comunque l’unica cosa importante, in un modo o nell’altro, rimane sempre quella di portare a casa la pellaccia.
Per quanto riguarda il percorso, “nella nebbia”, i passaggi sono stati per lo più intuitivi… arrivo fin dove riesco aggrappandomi a tutto il possibile, poi, quando un salto, una roccia o una cascatella non mi consente più di andare avanti, ravano tra gli arbusti fino a trovare una via alternativa e, così facendo, con un bello spreco di energie, in tre ore copro i 600mt di dislivello finale tra Bocchetta e Croce…
...Ora comprendo anche perché le spedizioni nel Borneo non avanzano più di 2-300mt il giorno!
L’unica cosa positiva di questa montagna è che si chiama Corno, e come tale tutte le sue creste portano unicamente diritte in cima, quindi, anche quando non si vede granché, il dilemma di essere sul percorso giusto non spaventa.
Per quanto riguarda foto panoramiche o controluce, potrei ricaricare anche quelle di settimana scorsa che non cambierebbe quasi nulla, l’unica eccezione sta nella stralunga croce di vetta che oggi (qualcuno sa il motivo?) l’illustre programma fotografico di Hikr vuole solo caricarla in veste dormiente!!!
Anzino ore 16.30: Non mi ricordavo così lunga ed eterna la discesa dalla Val Rosenza…
qualche cartello (da rivedere) segnala 1,30 dal Passo al Paese… forse qualche circuito Skyrunn er?
Anche questa è andata!
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