Tour Ronde Parete Nord
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Correva l’anno 1991 quando la proposta arrivò dal vulcanico Davide…..perché non passare qualche giorno nel gruppo del bianco ?
Ormoni in subbuglio e adrenalina alle stelle.
Ci ritrovammo come per incanto al parcheggio della funivia che porta al Rifugio Torino e via..
La giornata era limpida e il panorama dalla terrazza del rifugio era mozzafiato….per la prima volta riuscivo quasi a toccare la vetta del bianco con un dito.
Percorriamo l’infinita scalinata che dal vecchi torino porta al nuovo e dopo aver calzato i ramponi
Giù per il platò in perlustrazione….la nostra meta era ora visibilissima ….parete nord della Tour Ronde.
La notte dopo una leggere cena a base di salamele con il rifugista …noi unici avventori ci ritiriamo nelle stanzetta a lottare con i rigurgiti del cibo.
Finalmente all’alba di nuovo fuori con la nostra meta a portata di mano….incontriamo un gruppo di guide alpine svizzere con gli sci che ci informano sulla condizione della parete “tre gelè”.Raggiungiamo la “terminale” ed iniziamo la salita da brivido in condizione di ver glasse….la mia tecnica risulta alquanto goffa ma la volontà ha il sopravvento…freddo intenso con ripetuti principi di assideramento delle mani e conseguente perdita di materiale tra cui anche una frontale.
Nei momenti di sosta mi beo della stupenda vista sulla valle blanche , il dente del gigante e l’anfiteatro dei tacul.
Quando il sole comincia a sfiorare le nostre membra siamo in vetta con il cuore che batte a mille e l’adrenalina alle stelle….e le salamelle che ancora mi fanno compagnia .
La discesa per la via normale ci impegna a fondo ,le mie riserve cominciano a scarseggiare e giunti alla base della parete mi lascio cadere nella morbida neve sfinito …..” dai che alle 17 parte l’ultima corsa della funivia” e quindi ansimante mi riavvio…arriviamo all’inizio del tunnel,scendiamo la ripidissima scala metallica e al volo siamo alla cabina della funivia.
claudio e davide
Ormoni in subbuglio e adrenalina alle stelle.
Ci ritrovammo come per incanto al parcheggio della funivia che porta al Rifugio Torino e via..
La giornata era limpida e il panorama dalla terrazza del rifugio era mozzafiato….per la prima volta riuscivo quasi a toccare la vetta del bianco con un dito.
Percorriamo l’infinita scalinata che dal vecchi torino porta al nuovo e dopo aver calzato i ramponi
Giù per il platò in perlustrazione….la nostra meta era ora visibilissima ….parete nord della Tour Ronde.
La notte dopo una leggere cena a base di salamele con il rifugista …noi unici avventori ci ritiriamo nelle stanzetta a lottare con i rigurgiti del cibo.
Finalmente all’alba di nuovo fuori con la nostra meta a portata di mano….incontriamo un gruppo di guide alpine svizzere con gli sci che ci informano sulla condizione della parete “tre gelè”.Raggiungiamo la “terminale” ed iniziamo la salita da brivido in condizione di ver glasse….la mia tecnica risulta alquanto goffa ma la volontà ha il sopravvento…freddo intenso con ripetuti principi di assideramento delle mani e conseguente perdita di materiale tra cui anche una frontale.
Nei momenti di sosta mi beo della stupenda vista sulla valle blanche , il dente del gigante e l’anfiteatro dei tacul.
Quando il sole comincia a sfiorare le nostre membra siamo in vetta con il cuore che batte a mille e l’adrenalina alle stelle….e le salamelle che ancora mi fanno compagnia .
La discesa per la via normale ci impegna a fondo ,le mie riserve cominciano a scarseggiare e giunti alla base della parete mi lascio cadere nella morbida neve sfinito …..” dai che alle 17 parte l’ultima corsa della funivia” e quindi ansimante mi riavvio…arriviamo all’inizio del tunnel,scendiamo la ripidissima scala metallica e al volo siamo alla cabina della funivia.
claudio e davide
Tourengänger:
caco
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