Tanta voglia di autunno e di pestare poca neve (per adesso).
Abbiamo quindi bisogno di un percorso che parta da bassa quota e mi ritorna in mente il giro di cui mi parlavano Marco e Cristina: il Sassariente.
Quindi copio spudoratamente il loro giro (come capiterà sicuramente anche in futuro, dopotutto cosa servono questi siti?).
La giornata è stupenda, il clima caldo e la compagnia è buona.
La salita al Sassariente è tutto un susseguirsi di luci, colori, panorami, contrasti. Non smetto di stupirmi della bellezza di questa giornata: si passa dal nero del bosco fitto al bianco della neve sui monti, passando dai vari giallo/rosso delle foglie al blu del lago e l'azzurro del cielo.
Negli ultimi 60 metri si percorrono delle passarelle di legno, in parte coperte di neve, ma i comodi corrimano permettono una progressione sicura. Dalla vetta il panorama sul lago Maggiore è veramente magnifico.
Ritorniamo sui nostri passi per seguire il cosiddetto "muro dei polacchi" che porta in vetta alla Cima di Sassello.
E' sicuramente un tratto molto originale, affascinante con queste condizioni di innevamento. Per la maggior parte del percorso si rimane proprio sul muretto a secco, mentre in alcuni tratti bisogna aggirarlo.
Dalla cima la vista sulla vicina valle del Vogorno ci stimola già nuovi progetti chissà se a breve termine.
Dopo la pausa pranzo, scaldati dal un gran bel sole, continuiamo a scendere lungo la cresta. Qui la neve è un po' più abbondante ma non crea problemi, passiamo dall'Alpe Sassello, Monti della Gana, Monti di Ditto e poi di nuovo a Gordola con in mente ancora tutto l'arcobaleno della giornata.
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