Trekking tra i Cadini di Misurina e le Dolomiti di Sesto
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Un settore di Dolomiti per me nuovo: i Cadini di Misurina, e le Dolomiti di Sesto, forse le Dolomiti più severe; per me più belle. Le ho unite in questo trekking.
La Strada degli Alpini la ritengo uno dei percorsi più belli delle Dolomiti. Storia, natura dall'aspetto ancora selvaggio, panorami mozzafiato, sono gli aspetti che si vivono lungo il suo tracciato. Le difficoltà tecniche non sono particolarmente rilevanti, ma alcuni tratti esposti e le variabili ambientali: neve, ghiaccio o, semplicemente, il bagnato, non devono far pensare ad un'escursione facile.
1° giorno, 12-09-2013: dal Piano Fiscalino (Fischleinboden) al Rifugio Locatelli (Drei Zinnen Hütte).
Percorso: Si segue il sentiero 102 ( Capanna di Fondovalle, poi agevole sentiero sempre ben segnalato.
Salita: m 961
Discesa: m 0
Quota massima: m 2438: Rifugio Locatelli (Drei Zinnen Hütte)
Tempo: ore 2.25
Distanza: km 6,9
Meteo: Molto variabile con prevalenza di nubi; anche qualche fiocco di neve in prossimità del Rifugio.
2° giorno, 13-09-2013: dal Rifugio Locatelli (Drei Zinnen Hütte) al Rifugio Fonda Savio + Sentiero Durissini.
Percorso: Raggiunta Forcella Lavaredo con il sentiero 101, abbiamo poi proseguito fino al Rifugio Auronzo. Al Rifugio Auronzo, prendendo la direzione sud, abbiamo imboccato il sentiero Bonacossa (117), in parte attrezzato, fino al Rifugio Fonda Savio.
Considerato che c'era ancora l'intero pomeriggio disponibile, abbiamo deciso di tentare la ferrata Merlone che raggiunge la vetta del Cadin di Nord-Est (m 2788); ma all'attacco della ferrata, un insistente nevischio che iniziava a depositarsi al suolo, ci ha fatto desistere. Tornati al Rifugio? Certamente no. Abbiamo puntato comunque in alto raggiungendo la Forcella del Nevaio (m 2646) con qualche breve tratto attrezzato. Da questa, attraverso una facile ferrata, siamo scesi al Ciadin de le Pere (m 2420) dove abbiamo imboccato il Sentiero Durissini. Con un su e giù in un severo e bello ambiente, toccando altre 4 forcelle: Cristina (m 2390), Ciadin Deserto (m 2407), Sabbiosa (m 2440) e Torre (m 2402), siamo ritornati al Rifugio Fonda Savio un po' stanchi ma soddisfatti.
Difficoltà: Fino al Rifugio Auronzo si percorre una "autostrada". Il Sentiero Bonacossa presenta qualche tratto attrezzato, ma un solo punto è un po' difficile a causa della roccia bagnata e scivolosa. I tratti attrezzati per la salita alla Forcella del Nevaio sono brevi e facili; un poco più difficili e leggermente esposti, i tratti attrezzati per la discesa nel versante opposto. Il Sentiero Durissini presenta tratti attrezzati facili.
Salita: m 1369
Discesa: m 1377
Quota massima: Forcella del Nevaio, m 2648
Tempo: ore 8.30
Distanza: km 18
Meteo: Poco nuvoloso, temperatura fredda e vento a tratti fastidioso; nel pomeriggio anche qulche fiocco di neve. Miglioramento nel tardo pomeriggio.
3° giorno, 14-09-2013: dal Rifugio Fonda Savio al Rifugio Lavaredo + salita al Monte Paterno fino alla Forcella del Camoscio .
Percorso. Percorso il Sentiero Bonacossa, già percorso il giorno prima, a ritroso fino al Rifugio Auronzo, e da questo al Rifugio Lavaredo. Nel pomeriggio tentata la salita al Monte Paterno dalla Forcella Lavaredo, ma ci siamo fermati alla Forcella dei Camosci a causa dell'ora ormai avanzata e dell'eccessivo affollamento che costringeva ad una progressione lenta. Discesa per il versante opposto: ferrata e gallerie, fino alla Salsiccia (Frankfurter Wurstel). Da qui, per il sentiero alto, fatto ritorno alla Forcella Lavaredo e al Rifugio Lavaredo.
Difficoltà: Il Sentiero Bonacossa è classificabile come una ferrata facile. La salita alla Forcella dei Camosci è una ferrata facile, leggermente più difficile la discesa dal versante opposto, sempre con una ferrata.
Salita: m 900
Discesa: m 885
Quota massima: Forcella del Camoscio m 2650
Tempo: ore 7.30
Distanza: km 14,50
Meteo: Variabile con prevalenza di sole; sempre freddo.
4° giorno, 15-09-2013: dal Rifugio Lavaredo al Rifugio Zsigmondy passando per le Crode Fiscaline (Oberbachern Spitze)
Percorso. Sentiero 104 fino al Rifugio Pian di Cengia. Da qui salita alle Crode Fiscaline e discesa al Rifigio Zsigmondy per una traccia di sentiero, non segnalato ed a tratti invisibile, attraverso un canalone.
Difficoltà: Agevole sentiero, praticamente una stradina, fino alla Forcella Pian di Cengia (Bülelejoch); poi sentiero fino al Rifugio Pian di Cengia (T2). La salita alla Croda Fiscalina di Mezzo (Oberbachern Spitze) e la discesa per il canalone è classificabile per escursioni esperti (T2). Nel canalone bisogna avere un po' di senso dell'orientamento in quanto la traccia è evidente solo nella parte bassa e a tratti è assente.
Salita: m 614
Discesa: m 711
Quota massima: Croda Fiscalina di Mezzo m 2675
Tempo: ore 3.55
Distanza: km 9
Meteo: Nuvoloso. Inizialmente nubi alte che si sono abbassate nel primo pomeriggio fino a quota poco superiore a 2000.
5° giorno, 16-09-2013: dal Rifugio Zsigmondy-Comici al Rifugio A. Berti al Popera attraverso la Strada degli Alpini ed il Passo della Sentinella.
Percorso: L'intero percorso è contrassegnato dal segnavia 101. Dal Rifugio si perde leggermente quota, per poi risalire in diagonale i ghiaioni della Croda dei Toni. Poco sotto la Forcella Giralba si costeggia la sponda sinistra del Lago Ghiacciato (Eissee), ormai ridotto ai minimi termini. Si perde ancora qualche metro di quota trascurando la traccia (palina segnaletica) che si stacca sulla destra in direzione del Monte Popera. Ancora un breve tratto e ci si porta sotta una parete rocciosa dove ha inizio la "Strada degli Alpini".
Si percorre una cengia orizzontale (in gran parte artificiale) attrezzata con fune, e da subito strapiombante. Si aggira la parete e ci si infila in una stretta ansa che in corrispondenza di un canale che presenta un ripido, anche se breve, nevaio da attraversare (mancano protezioni; fare attenzione in caso di neve ghiacciata. Si percorre il lato opposto dell'ansa ritornando alla luce. Proseguendo lungo la cengia con andamento pressoché orizzontale, si supera una passerella in legno e si supera un altro nevaio più ampio del precedente ma attrezzato con una fune. La cengia termina in un largo canalone con ancora neve. Lo si attraversa e dopo un breve tratto che contorna la Torre Undici, il sentiero si inerpica guadagnando in pochi minuti parecchi metri, e ci si porta su una cengia superiore più aperta e meno esposta. Superata una vecchia postazione militare, si prosegue su una cengia ghiaiosa fino a raggiungere Forcella Undici. Dalla forcella è possibile scendere lungo segnavia 124 per ripide serpentine sul Vallon Sentinella e quindi in Val Fiscalina; la via percorsa da Jacopo e Susanne.
La Strada degli Alpini prosegue a destra verso il Passo Sentinella che si raggiunge percorrendo una ferrata di moderata difficoltà. I punti salienti della ferrata sono una scaletta ed un successivo attraversamento di uno canale oltre il quale ci si inerpica su una paretina appena strapiombante che aggira uno spigolo. Poi, con l'aiuto di funi quasi verticali ci si porta su un terrazzo ed ancora su una cengia esposta seguita da un viscido ponte di legno. Ancora un canalino ed una cengia esposta e si giunge al bivio per la discesa attrezzata per il Vallon Sentinella. Proseguendo sulla destra si sale lungo un tratto attrezzato con funi, terminato il quale alcuni tornanti su ghiaie portano al Passo della Sentinella (m 2717) .
La discesa verso il Rifugio Berti avviene attraverso il Vallon Popera per una evidente traccia, inizialmente molto ripida.
Difficoltà: La Strada degli Alpini, fino a Forcella Undici, è una ferrata facile - mi azzarderei a classificarlo un sentiero attrezzato. Si sviluppa orizzontalmente e presenta sempre una accentuata esposizione. Bisogna prestare attenzione nell'attraversamento dei nevai che sono piuttosto ripidi e possono essere problematici in caso di neve dura.
La salita al Passo della Sentinella è una ferrata moderatamente difficile. Essendo costantemente in ombra può presentare punti ghiacciati.
La discesa per il Vallon Popera, nel tratto iniziale è molto ripida.
Salita: m 769
Discesa: m 1045
Quota massima: Passo della Sentinella m 2717
Tempo: ore 6.50
Distanza: km 15,60
Meteo: Inizialmente bello, poi è andato peggiorando. Arrivati al Rifugio Berti con qualche goccia di pioggia. Passo della Sentinella anche questa volta in mezzo alle nubi.
6° giorno, 17-09-2013: dal Rifugio A. Berti al Popera al Piano Fiscalino (Fischleinboden) .
Percorso. Si sarebbe potuto rientrare in Valle Fiscalina attraverso la Croda Rossa (Ferrata Zandonella), ma la neve al suolo l'ha sconsigliato. Quindi abbiamo fatto la vi più diretta percorrendo i sentieri 124 e 15a, passando per l'ex Rifugio Olivo Sala ed i Prati di Croda Rossa.
Difficoltà: T2. Un breve tratto attrezzato.
Salita: m 492
Discesa: m 1076
Quota massima: m 2103 nei pressi dei ruderi dell'ex Rifugio Olivo Sala
Tempo: ore 4.30
Distanza: km 10,40
Meteo: Nella notte è nevicato, ed al suolo ci sono circa cm 10 di neve. A colazione ancora nevischiava, ma poi è seguito un rapido miglioramento. Temperatura sempre fredda: veniva voglia di infilarsi i guanti.
Tourengänger:
Alberto C.
Communities: Hikr in italiano
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Geodaten | |||
18105.gpx | Sentiero Bonacossa | ||
18106.gpx | Sentiero Durissini | ||
18107.gpx | Sentiero Bonacossa, ritorno | ||
18108.gpx | Monte Paterno | ||
18109.gpx | Rifugio Lavaredo - Rifugio Zsigmondy | ||
18110.gpx | Strada degli Alpini | ||
18111.gpx | Rientro dal Rifugio Berti | ||
18112.gpx | Rifugio Locatelli |
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