rifugio Val Viola m.2314 (I): dalla val di Campo (CH) attraverso il passo Val Viola m.2460
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In settimana Mauro mi chiede cosa si può fare sabato,ovviamente mi accenna della Gianetti,ma gli propongo una cosa che merita molto di più (a mio giudizio ovviamente),perché già dall'inizio risulta essere interessante,ma solo se le condizioni sarebbero state favorevoli: escursione che merita per i numerosi specchi d'acqua che si possono vedere oltre alla bellezza dei luoghi e i panorami che sa offrire....e come finale la semplice cucina del rifugio val Viola.
Avviso Mauro che il viaggio oltre ad essere lungo,sarà ostacolato dai camion che percorrono la Valtellina,quindi per arrivare al rifugio e poter pranzare in un orario consolo,bisogna trovarsi presto: riusciamo ad accordarci per le 6,30 a Bione e alle 8,25 siamo a Sfazù (compreso sosta all'ottima pasticceria di Morbegno). Scesi dall'auto il panorama sul Pizzo Scalino ci fa riaffiorare i ricordi della stupenda due giorni al suo cospetto sull'opposto versante e alle ore 8,36 ci incamminiamo,mentre la frescura ci invoglia a coprirci con un pile pesante e qualcuno osa dire che ci vorrebbero i carboncini per scaldare le mani ma,appena giunti nel tratto che va verso la testata della valle,ecco il sole che ci riscalda.
Qui avremo spazi aperti e assolati,un tracciato variegato che offre varie possibilità per effettuare un anello senza mai annoiarsi,oltre ai laghi che non mostrano uguale colore tra essi: forse è uno dei percorsi che offre particolari interessi agli amanti della montagna,dei laghi,della quiete,della natura e perché no,della buona e tradizionale cucina alpina,semplice come pochi sanno portare avanti,per chi si accontenta e vuole,ovviamente.
Mentre camminiamo ecco che dobbiamo lasciare spazio al postale che porta gli escursionisti che non possono camminare troppo e pian piano eccoci arrivati alle 9,50 al rifugio Saoseo: propongo agli amici di andare prima a visitare il lago Saoseo,che ho sempre visto al ritorno e fortuna vuole,di vederlo sia nel color turchese che verde smeraldo. Questa particolarità mi era stata descritta da una delle signore che gestiscono il rifugio Val Viola,aggiungendo che,se si ha la possibilità,è bello da vedere quando la superficie comincia a fare un velo sottile di ghiaccio,aggiungendo una particolarità del luogo.
Proseguendo dal rifugio,si sale fino ad incrociare il segnavia per il lago: da qui si scende un poco e dopo essere giunti alle ore 10,10 al lago Saoseo,mi metto a
seguire un sentiero che conosco,per fare una foto avendo alle spalle il Pizzo Palù: il colore del lago è veramente bello,ora andremo dalla parte opposta dove si avrà di fronte il Piz Palù. Riprendiamo alle ore 10,25 il cammino,passando vicino al lago da Scispadus,risaliamo il sentiero che si collega con quello principale con il quale raggiungiamo il lago di Val Viola in val di Campo.
Il posto merita per una sosta e la zona è talmente vasta che vi è solo l'imbarazzo della scelta nel cercare il punto dove si preferisce,ma noi abbiamo ancora da camminare e decido di prendere il sentiero più a destra,con il quale si passa a monte del piccolo lago di Dugural per poi giungere alle 11,55 al cippo di confine n° 11 dove scelgo di mostrare a Mimmo e Mauro gli altri 3 laghetti e la strada militare che ben si vedeva,la quale conduce al passo vero e proprio.
Costeggiamo i laghi e giunti ad un promontorio ecco lo spettacolo sulla val Viola Bormina,con i sui laghi di Val Viola e il rifugio omonimo che in meno di mezz'ora lo raggiungiamo alle ore 12,15,dopo ben 12 km. percorsi in 3 ore e 45 minuti di cammino: per dare modo ai molti lettori/escursionisti che amano fare camminate ma non troppo lunghe (e questa è assai lunga),non si scoraggino,. Se si vuole vi è la possibilità di prendere il postale riducendo la camminata di almeno 1 ora e 15 minuti comunque,bisogna tenere presente che l'escursione da noi effettuata è da considerare sotto l'aspetto di impegno fisico visto la lunghezza,un T3 mentre per la tipologia del tracciato,a seconda di quello che si sceglie,partendo dal bivio per il rifugio Saoseo o per l'alberghetto di Campo, varia da T2 a T3. Giunti nelle vicinanze del rifugio Val Viola,nell'aria aleggiava un profumino che stuzzicava l'appetito,si sceglie il posto (ovviamente fuori anche se il Bradipo avrebbe acconsentito di andare all'interno,al calduccio visto che vi erano solo 9° gradi all'ombra) possibilmente riparati dall'arietta e ci copriamo per evitare problemi di digestione,ammirando i laghetti.
E' la prima volta che vengo qui senza trovare le decine di persone che solitamente in luglio e agosto lo affollano (300 coperti non sono pochi) e devo ammettere che si apprezza ancor di più la lunga camminata. Il menù: polenta con spezzatino tenerissimo - polenta e salsiccia - polenta e formaggio - 1 litro di vino in 3 (ma il Bradipo non beve) - caffè con grappa costo 11 euro e con 2 euro in più un'ottima fetta di torta casalinga di grano saraceno con marmellata di mirtilli. Il tutto con un servizio veramente veloce e posso confermare che eravamo sazi: alle ore 13,10 riprendiamo il cammino percorrendo la lunga ma dolce strada militare,visto che in corso vi era la digestione e bisognava superare i poco più dei 140 metri fino al passo dove noto un cartello svizzero in territorio italiano con tanto di segnaletica per i bikers e il bel tracciato che noi non faremo per scendere più diretti,gustandoci il panorama sui laghi Val Viola della Val di Campo.
La discesa è abbastanza ripida,poi raggiunto il sentiero principale,proseguiamo per campo con il percorso per i bikers raggiungendo l'alberghetto che poco prima ha allestito un pannello con attrezzi per coloro che abbisognano di intervenire sulla loro bici.
Riprendiamo il cammino sulla comoda e rilassante stradetta,baciati dal sole che ci accompagna fino all'auto,mentre alle nostre spalle un cielo terso dominava tutta la valle.
Scegliere questa escursione con la giornata che abbiamo trovato,è stata più che mai appagante,non solo,ancor di più lo è stato,almeno per me,la soddisfazione che gli amici Mauro e Mimmo hanno visibilmente dimostrato: il tutto ovviamente condito da sane risate che allietano il lungo camminare.
Come noterete,il dislivello che ho messo è assai più basso rispetto a quello del segnale GPS: non mi piace esagerare per far vedere che ho fatto molto dislivello,preferisco verificare con la carta (carta canta si suol dire) calcolandone il dislivello per difetto ed evitare di spaventare chi avrebbe piacere di farla magari rinunciandovi. Purtroppo riscontro casi dove vi è l'esagerazione nell'aggiungere decine (e anche centinaia) di metri di dislivello in più,(tra l'altro inesistenti matematicamente) dati errati se si confrontano con la carta,con i vari siti e verificandoli percorrendone il tracciato alla pari. Magari qualcuno se verrà da queste parti con tanto di GPS,è capace di segnalarne 1500 he he he....liberi di fare.....!
Traccia: Traccia 37Val di Camp
Descrizione:
In allegato trovi la/le traccia/e nei formati che hai scelto:
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GPX, il formato standard più utilizzato
Riassunto:
Partenza: 21/set/2013 08:33:33
Fine: 21/set/2013 16:29:29
Distanza in piano: 24,5 km
Tempo totale: 07:55:55
Tempo in movimento: 06:47:07
Velocità media: 3,1 km/h
Velocità minima: 0,5 km/h
Velocità massima: 7,3 km/h
Altitudine minima: 1.617 m
Altitudine massima: 2.498 m
Ascesa: 1.153 m
Discesa: 1.252 m
Ciao a tutti e alla prossima!

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