Pizzo Lucendro
Dopo averlo fatto con gli sci voglio provarci anche a piedi, così propongo il Pizzo Lucendro come escursione per il fine settimana.
Dopo l'ok di tutti partiamo alle 7.00 da Gaggiolo e alle 8.30 siamo già in partenza da sotto la diga di Lucendro. Costeggiamo rapidamente il lago, passiamo l'alpe di Lucendro ed iniziamo a salire verso il passo di Lucendro. Il tempo è ottimo e la temperatura è buona, infatti si cammina bene e saliamo piuttosto velocemente. Poco prima del passo pieghiamo a destra e tagliamo verso il ripido sentiero che dovrà portarci al ghiacciaio di Lucendro. Ogni tanto sostiamo per tirare il fiato ma anche per ammirare lo stupendo panorama che si allarga sempre più man mano che si sale.
Giunti ai piedi del ghiacciaio lo costeggiamo sulla sinistra e poi ci immettiamo seguendo la traccia di salita che si fa sempre più ripida, prima perpendicolare e poi con qualche zigzag. Sbuchiamo infine sulla breve cresta finale di blocchi che percorriamo senza difficoltà. Nonostante il sole la temperatura è bassina, effettivamente siamo quasi a 3000 metri.
Dalla cima la vista è spettacolare, sia sulla vicina Val Bedretto, che sull'Oberland e le montagne del Canton Uri.
Pranziamo con calma ma finito di mangiare non indugiamo in cima ulteriormente perchè, per il ritorno, vorremmo non ripassare dal lago Lucendro ma seguire un percorso alternativo per il passo di Fieud.
Troviamo la nostra deviazione appena prima del passo di Lucendro.
Traversiamo a mezza costa verso il passo di Fieud e poi ci portiamo verso un'abbandonata casermetta che domina la strada del passo prima del suo ingresso nella galleria dei Banchi.
Da qui percorriamo un sentiero che costeggia la strada del passo, protetta da paravalanghe, denominata "strada dei Banchi", con bella vista sulla sottostante Val Tremola e sulla vecchia strada di valico che sale con innumerevoli tornanti.
In breve siamo al passo che ci accoglie con il consueto mix colorato di automobilisti, motociclisti, ciclisti che vanno e vengono e sostano per una birretta e Bratwurst.
Bella gita, veloce l'andata per il lago Lucendro non altrettanto il ritorno, diciamo che se l'intento è fare la cima e tornare velocemente all'auto è meglio scendere da dove si è saliti. Il giro completo, pur essendo di almeno un paio d'ore più lungo permette di ammirare una zona che raramente si percorre a piedi, quella del versante sud del Fibbia e la Val Tremola, soleggiato il primo ed ombrosa e scura la seconda.
Dopo l'ok di tutti partiamo alle 7.00 da Gaggiolo e alle 8.30 siamo già in partenza da sotto la diga di Lucendro. Costeggiamo rapidamente il lago, passiamo l'alpe di Lucendro ed iniziamo a salire verso il passo di Lucendro. Il tempo è ottimo e la temperatura è buona, infatti si cammina bene e saliamo piuttosto velocemente. Poco prima del passo pieghiamo a destra e tagliamo verso il ripido sentiero che dovrà portarci al ghiacciaio di Lucendro. Ogni tanto sostiamo per tirare il fiato ma anche per ammirare lo stupendo panorama che si allarga sempre più man mano che si sale.
Giunti ai piedi del ghiacciaio lo costeggiamo sulla sinistra e poi ci immettiamo seguendo la traccia di salita che si fa sempre più ripida, prima perpendicolare e poi con qualche zigzag. Sbuchiamo infine sulla breve cresta finale di blocchi che percorriamo senza difficoltà. Nonostante il sole la temperatura è bassina, effettivamente siamo quasi a 3000 metri.
Dalla cima la vista è spettacolare, sia sulla vicina Val Bedretto, che sull'Oberland e le montagne del Canton Uri.
Pranziamo con calma ma finito di mangiare non indugiamo in cima ulteriormente perchè, per il ritorno, vorremmo non ripassare dal lago Lucendro ma seguire un percorso alternativo per il passo di Fieud.
Troviamo la nostra deviazione appena prima del passo di Lucendro.
Traversiamo a mezza costa verso il passo di Fieud e poi ci portiamo verso un'abbandonata casermetta che domina la strada del passo prima del suo ingresso nella galleria dei Banchi.
Da qui percorriamo un sentiero che costeggia la strada del passo, protetta da paravalanghe, denominata "strada dei Banchi", con bella vista sulla sottostante Val Tremola e sulla vecchia strada di valico che sale con innumerevoli tornanti.
In breve siamo al passo che ci accoglie con il consueto mix colorato di automobilisti, motociclisti, ciclisti che vanno e vengono e sostano per una birretta e Bratwurst.
Bella gita, veloce l'andata per il lago Lucendro non altrettanto il ritorno, diciamo che se l'intento è fare la cima e tornare velocemente all'auto è meglio scendere da dove si è saliti. Il giro completo, pur essendo di almeno un paio d'ore più lungo permette di ammirare una zona che raramente si percorre a piedi, quella del versante sud del Fibbia e la Val Tremola, soleggiato il primo ed ombrosa e scura la seconda.
Tourengänger:
Marchino
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