Baite di Monte Cardeto e Passo Portula m.2278
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E' stata una settimana piuttosto movimentata quella appena trascorsa.....e, proprio per questo, aspetto con ansia il sabato: ho bisogno di andare in montagna e accantonare, almeno per una giornata, le ansie e le preoccupazioni che ultimamente mi hanno assillato.
La meta è già decisa: Baite di Monte Cardeto in versione estiva!
E' un posto che abbiamo già visto con la neve e che ci ha entusiasmate....e ora ci piacerebbe rivederlo sotto un'altra luce.
Dovremmo essere in quattro, ma all'ultimo momento....l'unico rappresentante di sesso maschile del gruppo ci abbandona e restiamo, come spesso succede, io, Esilde e Marica.....un trio ormai ben collaudato.....
Onestamente devo dire che....è tutta la settimana che cullo l'idea di salire fino al Passo Portula e questa mattina, alla partenza, è Esilde a dar voce ai miei pensieri.
"Però...sarebbe bello arrivare fino al Passo....!"
Nessuna di noi si tira indietro anche se...cerchiamo di non sbilanciarci troppo!
"Beh....vediamo....decidiamo quando arriviamo all'ultima Baita..."
Il sentiero parte subito bello ripido, ma quando arriviamo alla Baita Nedulo il pendio si addolcisce e un lungo traverso in falsopiano ci permette di recuperare le energie perse.
Procediamo con passo lento, ma regolare, e ci fermiamo solo una volta per la sosta banana.
Arriviamo al Rifugio Baita Cardeto ancora belle "cariche" e continuiamo quindi verso la Baita Alta da dove, quasi per un tacito accordo, imbocchiamo il sentiero per il Passo Portula che, nuvole permettendo, riusciamo a vedere in lontananza.
Marica passa in testa, tenendo un'andatura che ci è congeniale e, dopo una cinquantina di minuti, eccoci al Passo, al di là del quale riconosciamo il Rifugio Calvi e il lago di Fregabolgia, situati in uno degli anfiteatri più belli delle Orobie.
Il sole sembra stazionare solo da quella parte....
Siamo contente, soddisfatte e incredule: nessuna di noi, in fondo, pensava di arrivare fin qua senza colpo ferire.....
A testimoniare la nostra presenza al Passo, ci facciamo scattare una foto da alcuni escursionisti giunti poco dopo di noi e poi scendiamo in fretta verso la Baita Alta, mentre nuvole grigie arrivano, puntuali, a precluderci la vista verso l'alto e lì resteranno per tutta la durata della nostra discesa.
La fame sembra proporzionale alla nostra fatica e in un attimo divoriamo i nostri panini....
Non contente....decidiamo di allungare il percorso seguendo il sentiero dei laghi, che incrociamo....uno dopo l'altro....fino a ricollegarci al percorso di salita.
Arrivate a destinazione non posso fare a meno di pensare a quante emozioni e soddisfazioni sanno sempre regalarmi queste bellissime Orobie, montagne di casa....
Una bella giornata anche quest'oggi....e un bel test per l'escursione in programma la prossima settimana!
Con me hanno camminato: Esilde e Marica
La meta è già decisa: Baite di Monte Cardeto in versione estiva!
E' un posto che abbiamo già visto con la neve e che ci ha entusiasmate....e ora ci piacerebbe rivederlo sotto un'altra luce.
Dovremmo essere in quattro, ma all'ultimo momento....l'unico rappresentante di sesso maschile del gruppo ci abbandona e restiamo, come spesso succede, io, Esilde e Marica.....un trio ormai ben collaudato.....
Onestamente devo dire che....è tutta la settimana che cullo l'idea di salire fino al Passo Portula e questa mattina, alla partenza, è Esilde a dar voce ai miei pensieri.
"Però...sarebbe bello arrivare fino al Passo....!"
Nessuna di noi si tira indietro anche se...cerchiamo di non sbilanciarci troppo!
"Beh....vediamo....decidiamo quando arriviamo all'ultima Baita..."
Il sentiero parte subito bello ripido, ma quando arriviamo alla Baita Nedulo il pendio si addolcisce e un lungo traverso in falsopiano ci permette di recuperare le energie perse.
Procediamo con passo lento, ma regolare, e ci fermiamo solo una volta per la sosta banana.
Arriviamo al Rifugio Baita Cardeto ancora belle "cariche" e continuiamo quindi verso la Baita Alta da dove, quasi per un tacito accordo, imbocchiamo il sentiero per il Passo Portula che, nuvole permettendo, riusciamo a vedere in lontananza.
Marica passa in testa, tenendo un'andatura che ci è congeniale e, dopo una cinquantina di minuti, eccoci al Passo, al di là del quale riconosciamo il Rifugio Calvi e il lago di Fregabolgia, situati in uno degli anfiteatri più belli delle Orobie.
Il sole sembra stazionare solo da quella parte....
Siamo contente, soddisfatte e incredule: nessuna di noi, in fondo, pensava di arrivare fin qua senza colpo ferire.....
A testimoniare la nostra presenza al Passo, ci facciamo scattare una foto da alcuni escursionisti giunti poco dopo di noi e poi scendiamo in fretta verso la Baita Alta, mentre nuvole grigie arrivano, puntuali, a precluderci la vista verso l'alto e lì resteranno per tutta la durata della nostra discesa.
La fame sembra proporzionale alla nostra fatica e in un attimo divoriamo i nostri panini....
Non contente....decidiamo di allungare il percorso seguendo il sentiero dei laghi, che incrociamo....uno dopo l'altro....fino a ricollegarci al percorso di salita.
Arrivate a destinazione non posso fare a meno di pensare a quante emozioni e soddisfazioni sanno sempre regalarmi queste bellissime Orobie, montagne di casa....
Una bella giornata anche quest'oggi....e un bel test per l'escursione in programma la prossima settimana!
Con me hanno camminato: Esilde e Marica
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