Rifugio Cristina e dintorni
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Dopo essere stato ai rifugi Marinelli Bombardieri e Bignami ed ammirato i bellissimi scorci sul gruppo del Bernina, approfitto del bel tempo previsto in questo ultimo sabato d' estate per ritornare in zona e opto per il Rifugio Cristina all' Alpe Prabello. La località , come da alcune relazioni trovate su hikr, promette altrettanti bellissimi scorci che spaziano dalle cime della Val Masino fino al Sasso d' Entova, Pizzo Malenco e Sella, per riprendere dopo la parentesi del Sasso Moro (che nasconde Roseg, Scerscen, Bernina) ad ammirare Cresta Guzza, Argient e Zupò, fino alla cima del Palù, nascosto in gran parte dal Sasso Rosso. Per vedere meglio tutto ciò non mi sono fermato alla sola località Prabello, ma ho continuato su delle sommità collocate ad est che mi hanno permesso di avere una maggiore visibilità su parte del Bernina, a partire dal Cresta Guzza
Percorso :
Dal posteggio vicino alla diga di Campo Moro prendere la mulattiera che va nella direzione del Rifugio Zoia (ben visibile), esiste all' inizio della stessa anche il segnavia che indica oltre le varie località il Rifugio Cristina (h 1,15). La prima parte è quella che ha una pendenza più impegnativa, va ben oltre il rifugio Zoia e arriva ad una palestra di roccia completamente attrezzata, poi si susseguono piccole salite alternate a falsopiani. Si giunge quindi ad un valico da dove si scende per arrivare all' Alpe di Campagneda. Da qui è visibile il Rifugio Cà Runcash.
All' incrocio nei pressi di un ponte tra il sentiero percorso e la strada sterrata (carozzabile) ho continuato diritto per il sentiero dove peraltro c' è un apposito segnavia che lo segnala. Allontanandosi dalla località Campagneda il sentiero si sviluppa su distese erbose e in un ultimo tratto in un bosco di Larici. Si attraversa di nuovo la carozzabile e dopo pochi minuti si giunge alla località Prabello. Al ritorno ho ripercorso lo stesso sentiero.
Percorso :
Dal posteggio vicino alla diga di Campo Moro prendere la mulattiera che va nella direzione del Rifugio Zoia (ben visibile), esiste all' inizio della stessa anche il segnavia che indica oltre le varie località il Rifugio Cristina (h 1,15). La prima parte è quella che ha una pendenza più impegnativa, va ben oltre il rifugio Zoia e arriva ad una palestra di roccia completamente attrezzata, poi si susseguono piccole salite alternate a falsopiani. Si giunge quindi ad un valico da dove si scende per arrivare all' Alpe di Campagneda. Da qui è visibile il Rifugio Cà Runcash.
All' incrocio nei pressi di un ponte tra il sentiero percorso e la strada sterrata (carozzabile) ho continuato diritto per il sentiero dove peraltro c' è un apposito segnavia che lo segnala. Allontanandosi dalla località Campagneda il sentiero si sviluppa su distese erbose e in un ultimo tratto in un bosco di Larici. Si attraversa di nuovo la carozzabile e dopo pochi minuti si giunge alla località Prabello. Al ritorno ho ripercorso lo stesso sentiero.
Tourengänger:
mmaino

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