Traversata Devero - Formazza (spettacolo assicurato)
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Una delle più belle e rinomate escursioni delle Alpi riguarda la traversata Veglia-Devero-Formazza, siccome l'anno scorso abbiamo percorso la tappa iniziale, oggi io e Angela andiamo a solcare la parte finale, questa a differenza della prima, caratterizzata da un percorso obbligato, offre la possibilità di scegliere due soluzioni: valicando la Scatta Minoia oppure la Bocchetta della Valle, considerando la qualità e la particolarità dell'ambiente non ho dubbi scelgo la seconda.
Dopo aver valutato attentamente i bollettini meteo italiani e svizzeri decidiamo di partire il più presto possibile per anticipare i possibili piovaschi previsti già da metà giornata.
Ore 7:20 iniziamo la sgroppata dalla piana di Devero immersa in una bassa nebbiolina irreale con una temperatura di 11° il cielo appare di un blu inaspettato.
Ci dirigiamo verso Crampiolo che raggiungiamo in circa 30', dal grazioso borgo avvolto in un silenzio a cui non siamo abituati, saliamo al Lago di Devero percorrendo brevemente la sponda orientale per poi imboccare il sentiero che si stacca sulla destra che sale all'Alpe della Valle.
Valicato il ponticello di cui avete già sentito parlare quest'anno, ci aspetta la lunga percorrenza della...“valle della Valle” che toccando l'Alpe Naga ci condurrà alla Bocchetta della Valle (2574 m) punto più elevato dell'escursione.
Sono trascorse due ore dalla partenza e le condizioni meteo son già mutate dall'Alpe Naga osserviamo che la Bocchetta di Valle sud è immersa nelle nebbie che salgono da Vova, fortunatamente il nostro punto di passaggio (la nord) è ancora libera, sulle cime più alte sono apparse le prime formazioni cumuliformi, mentre sulla nostra perpendicolare regna ancora sovrano l'azzurro.
Arriviamo in bocchetta senza problemi su comodo sentiero con l'attraversamento di un solo e facile nevaio con il tempo preventivato di 3 ore, Angela è felicissima non avendo mai percorso questo valico, la visuale da questo elevato passo è di prim'ordine: versante ovest le magiche distese di Devero che ho tanto osannato nelle relazioni precedenti, versante est l'ammaliante ambiente antigoriano-formazzino dei laghi del Busin dominati dal Monte Giove.
Scendiamo in picchiata sul Lago del Busin sup. dove andiamo a percorrere il sentiero che costeggia la sponda settentrionale, perdendo quota verso il Lago del Busin inf. alle indicazioni (vedi foto) abbiamo due possibilità: 1° scendere a dx alla casa dei guardiani e con lungo aggiramento risalire al P.so del Busin con una risalita di 100 m 2° scendere a sx tagliando a mezza costa su tracce di sentiero con risalita di soli 25 m, non abbiamo dubbi sulla scelta...
Appena prima del valico troviamo un nevaio che quest'anno ha creato parecchi problemi agli escursionisti, grazie all'apporto solare considerevole ora si è ridotto ad un fazzoletto bianco che ci offre il lasciapassare verso il Lago Vannino il quale ci appare in direzione nord con una differenza cromatica evidente rispetto ai laghi osservati questa mattina.
Stranamente, solo ora dopo 4 ore di cammino incrociamo le prime presenze umane, cosa anomala considerando il periodo e l'alta frequentazione di questa zona, mi viene il dubbio che le cattive previsioni abbiano dato i loro frutti.
In pieno relax perdiamo quota verso il rifugio Margaroli alla ricerca di un angolino adatto ad una meritata tappa ristoratrice che troviamo appena sopra il lago, con tanto di sottofondo musicale creato dai campanacci delle mucche.
Dopo un'ora di stop considerata l'accentuata copertura nuvolosa, non ci rimane che la percorrenza della Valle Vannino fino all'arrivo della seggiovia del Sagersboden che ovviamente non utilizziamo, oggi vogliamo esagerare, così decidiamo di scendere a Ponte utilizzando il sentiero proveniente da Canza dove, a quota 1540 (ind. Ponte) svoltiamo a dx su eccellente sentiero (mai percorso) che ci porta a destinazione.
Ora non ci rimane che recuperare l'auto a Devero con l'ausilio dei mezzi pubblici.
P.S. Volete sapere chi ha azzeccato le previsioni meteo? ...come sempre Meteo Svizzera!

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