Grieshorn m. 2969, Val Formazza
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Oggi, con Fabrizio, escursione esplorativa al fine di trovare una via che ci permetta
di salire, in sequenza, i due Grieshorn.
Arrivati al grande parcheggio sotto il muro della diga di Morasco un nuovo cartello
di divieto di transito: non vogliamo rischiare una sanzione per cui parcheggiamo
l' auto, consci di aggiungere una ulteriore ora all' escursione. Costeggiamo la diga
per la strada sterrata per poi prendere il sentiero che ci porta all' Alpe Bettelmatt;
il lungo pianoro e poi sù al Passo del Gries dove ci attende un forte gelido vento.
Al riparo della capannina ci infiliamo guanti e giacche a vento e ci beviamo un bel
caffè, per fortuna oggi molto corretto. Proseguiamo in territorio elvetico fino a poco
dopo il segnavia del passo dove incominciamo a salire su ripidi prati in direzione
della cresta che sovrasta il Bettelmatt in prossimità della quale, intravvediamo
qualche ometto che ci tira sù il morale.La via segue, in pratica, tutta la cresta
su ripidi sfasciumi ed arrivati su di un pianoro, abbiamo la brutta sensazione di
non riuscire a respirare causa la violenza del vento. Sempre più sul ripido arriviamo
agli ultimi 50 metri dalla vetta ma quest' ulimo tratto è troppo esposto alla furia delle
folate: di comune accordo decidiamo di tornare in una giornata più propizia, tanto
la strada l' abbiamo vista. Per ripararci procediamo su di un traverso da brivido
sotto la bastionata rocciosa del versante ovest del Klein Grieshorn scendendo poi
alla sua Forchetta e con due belle risalite raggiungiamo la cima del Grieshorn,
dove il vento ci dà un pò di tregua. La giornata è limpida ed il panorama super;
foto di rito e discesa per le ripide morene del versante ovest fino ad imboccare
il canalone che scende dal Passo Nord di Brunni poi, alla fine di questo, seguiamo
una strada di servizio, risparmiandoci le ginocchia, che si congiunge all' Alpe
Bettelmatt con l' itinerario di salita.
Anche questa ho potuto raccontarla. Buone Gite.
roby
di salire, in sequenza, i due Grieshorn.
Arrivati al grande parcheggio sotto il muro della diga di Morasco un nuovo cartello
di divieto di transito: non vogliamo rischiare una sanzione per cui parcheggiamo
l' auto, consci di aggiungere una ulteriore ora all' escursione. Costeggiamo la diga
per la strada sterrata per poi prendere il sentiero che ci porta all' Alpe Bettelmatt;
il lungo pianoro e poi sù al Passo del Gries dove ci attende un forte gelido vento.
Al riparo della capannina ci infiliamo guanti e giacche a vento e ci beviamo un bel
caffè, per fortuna oggi molto corretto. Proseguiamo in territorio elvetico fino a poco
dopo il segnavia del passo dove incominciamo a salire su ripidi prati in direzione
della cresta che sovrasta il Bettelmatt in prossimità della quale, intravvediamo
qualche ometto che ci tira sù il morale.La via segue, in pratica, tutta la cresta
su ripidi sfasciumi ed arrivati su di un pianoro, abbiamo la brutta sensazione di
non riuscire a respirare causa la violenza del vento. Sempre più sul ripido arriviamo
agli ultimi 50 metri dalla vetta ma quest' ulimo tratto è troppo esposto alla furia delle
folate: di comune accordo decidiamo di tornare in una giornata più propizia, tanto
la strada l' abbiamo vista. Per ripararci procediamo su di un traverso da brivido
sotto la bastionata rocciosa del versante ovest del Klein Grieshorn scendendo poi
alla sua Forchetta e con due belle risalite raggiungiamo la cima del Grieshorn,
dove il vento ci dà un pò di tregua. La giornata è limpida ed il panorama super;
foto di rito e discesa per le ripide morene del versante ovest fino ad imboccare
il canalone che scende dal Passo Nord di Brunni poi, alla fine di questo, seguiamo
una strada di servizio, risparmiandoci le ginocchia, che si congiunge all' Alpe
Bettelmatt con l' itinerario di salita.
Anche questa ho potuto raccontarla. Buone Gite.
roby
Tourengänger:
tignoelino
Communities: Hikr in italiano
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