Traversata SchlingPass, Gola Uina, Sur En. Rientro in Bus
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Avevamo in programma questa escursione per due motivi : il primo per vedere questa mitica(?) gola dell'Uina che veramente merita per l'aspetto estremamente selvaggio, il secondo per fare "gambe" per la meta di Lunedì-Martedì per la salita al Similau.
Dunque, alloggiando a Slingia, partiamo direttamente da casa, iniziamo la salita per la schwarzwand con la sua spettacolare cascata, ed arriviamo al rifugio Sesvenna, da lì iniziamo a salire verso il passo Slingia a 2309 metri, siamo al confine con la Svizzera, in un sentiero segnato dal passaggio di centinaia di "spalloni" che nel dopoguerra trafficavano tra Italia e Svizzera, sigarette, medicine e cos'altro.
Quì è tutto un pascolo, ed una seria di ruscelli, qui lo spartiacque ha la funzione di dividere le acque tra quelle che andranno in Adriatico(via Adige) e quelle che andranno nel Mar Nero(via Inn).
Poi iniziamo a scendere, il sentiero si restringe e cominciano ad intravvedersi le due pareti a picco della gola, il sentiero è frequentatissimo da escursionisti e da bikers, man mano che scendiamo il frastuono dell'acqua si fà sempre più forte; ora il sentiero si riduce ad un taglio nella roccia ed assomiglia vagamente alle bocchette di Brenta memoria.
Si scende sempre più ripidamente, e si sale anche ripidamente, incrociamo solerti svizzeri che trascinano mountain bike accessoriatissime, nel mentre il tempo, bello al mattino peggiora, e si avvertono i primi brontolii.
Accelleriamo il passo, vogliamo arrivare alla malga Uina Dadaint il prima possibile, prima che ci colga il temporale su quel sentiero ripido e sducciolevole; arriviamo alla malga, ci si ferma per uno spuntino con formaggio, salsiccia affettata, cetriolo(1), birra e bicchiere di yogurt : 16 €, alla faccia!
Il tempo si guasta sempre di più, azzardiamo la discesa, quando siamo sulla strada sterrata, dopo la malga, inizia a piovere, bene proviamo l'equipaggiamento, così proseguiamo la discesa, incrociando ciclisti che salgono spingendo il mezzo.
Alle 15 siamo a Sur En, al termine del percorso, ora dobbiamo cercare il bus che ci riporta a casa, la signora dell'albergo gentilissima ci dà tutte le spiegazioni, scendere al ponte sull' Inn e risalire la china fino alla nazionale, da lì bus locale fino a Martina e da lì bus della SAD(trasporti Alto Adige) che ci riporterà fino a Burgusio.
Fortuna vuole che dopo il bel ponte sull'Inn, ci caricano una coppia di svizzeri che ci porta fino a Martina, poi il resto è facile.
Km totali precorsi a piedi : 19,200
Dunque, alloggiando a Slingia, partiamo direttamente da casa, iniziamo la salita per la schwarzwand con la sua spettacolare cascata, ed arriviamo al rifugio Sesvenna, da lì iniziamo a salire verso il passo Slingia a 2309 metri, siamo al confine con la Svizzera, in un sentiero segnato dal passaggio di centinaia di "spalloni" che nel dopoguerra trafficavano tra Italia e Svizzera, sigarette, medicine e cos'altro.
Quì è tutto un pascolo, ed una seria di ruscelli, qui lo spartiacque ha la funzione di dividere le acque tra quelle che andranno in Adriatico(via Adige) e quelle che andranno nel Mar Nero(via Inn).
Poi iniziamo a scendere, il sentiero si restringe e cominciano ad intravvedersi le due pareti a picco della gola, il sentiero è frequentatissimo da escursionisti e da bikers, man mano che scendiamo il frastuono dell'acqua si fà sempre più forte; ora il sentiero si riduce ad un taglio nella roccia ed assomiglia vagamente alle bocchette di Brenta memoria.
Si scende sempre più ripidamente, e si sale anche ripidamente, incrociamo solerti svizzeri che trascinano mountain bike accessoriatissime, nel mentre il tempo, bello al mattino peggiora, e si avvertono i primi brontolii.
Accelleriamo il passo, vogliamo arrivare alla malga Uina Dadaint il prima possibile, prima che ci colga il temporale su quel sentiero ripido e sducciolevole; arriviamo alla malga, ci si ferma per uno spuntino con formaggio, salsiccia affettata, cetriolo(1), birra e bicchiere di yogurt : 16 €, alla faccia!
Il tempo si guasta sempre di più, azzardiamo la discesa, quando siamo sulla strada sterrata, dopo la malga, inizia a piovere, bene proviamo l'equipaggiamento, così proseguiamo la discesa, incrociando ciclisti che salgono spingendo il mezzo.
Alle 15 siamo a Sur En, al termine del percorso, ora dobbiamo cercare il bus che ci riporta a casa, la signora dell'albergo gentilissima ci dà tutte le spiegazioni, scendere al ponte sull' Inn e risalire la china fino alla nazionale, da lì bus locale fino a Martina e da lì bus della SAD(trasporti Alto Adige) che ci riporterà fino a Burgusio.
Fortuna vuole che dopo il bel ponte sull'Inn, ci caricano una coppia di svizzeri che ci porta fino a Martina, poi il resto è facile.
Km totali precorsi a piedi : 19,200
Tourengänger:
Amadeus
Communities: Hikr in italiano
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