Forca (2123 m) e Motta (2115 m) - anello dei laghi Ritom, Cadagno e Tom
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Se fossimo in una gara ciclistica sarebbero due GPM di 4° categoria, la cima Forca e la Motta sono due modestissimi rilievi, quasi dirimpettai sulle opposte sponde del Lago Ritom.
Il ( o la?) Forca è il primo scalino occidentale della lunga cresta che separa la Val Piora dalla Val Leventina, definirlo una cima è quasi un'esagerazione, in quanto il dislivello dal vicino Passo Forca è di soli 11 metri.
La Motta è invece un panettoncino che ha l'invidiabile pregio di sorgere esattamente in mezzo fra i tre laghi (Ritom, Cadagno e Tom), dei quali offre quindi una vista unica.
L'obiettivo principale dell'escursione non sta quindi nelle due vette in quanto tali, ma nel compiere un bellissimo anello attraversando ambienti rilassanti ed ammirando panorami di prim'ordine.
Oggi in realtà non avevo previsto alcuna escursione, la stanchezza accumulata nelle ultime giornate lavorative ed un pò di sonno da recuperare mi avevano convinto a non puntare la sveglia.
Alle 8.45 mi alzo e, facendo colazione, guardo le webcam sul pc: sole e cielo azzurro ovunque. L'idea di stare in casa tutto il giorno non mi entusiasma affatto quindi in quattro e quattr'otto sono pronto.
Alle 11.10 parto da Altanca, sicuramente non l'orario migliore per partire visto il caldo e l'afa che regnano anche qui. Per fortuna arrivato più in alto inizierà a soffiare un bel vento fresco decisamente piacevole.
Percorro la solita splendida mulattiera, già descritta un miliardo di volte, che mi porta alla diga del lago Ritom, in località Piora (0 h 50).
Qui svolto a destra, raggiungo il ristorante e prendo quindi il sentiero ben indicato per Pinett e Passo Forca.
Si sale con pendenza moderata in nel bel lariceto, fino a raggiungere, con qualche metro di discesa, i bei pratoni di Pinett. Alla sommità dei pascoli incontro il bivio per Cadagno, che seguirò al ritorno, mentre ora svolto a destra ed in pochi minuti di comodissimo sentiero raggiungo il Passo Forca.
Qui abbandono il sentiero, che scende verso la Leventina, e percorro il brevissimo crinale, largo e quasi pianeggiante, che in pochi secondi mi conduce all'ometto di vetta della Forca (1 h 35).
Ammirato il panorama e ripreso fiato, scendo nuovamente al passo ed al bivio di Pinett, dove continuo dritto verso Cadagno. Si risale per qualche minuto, fino a quota 2135 m circa, quindi il sentiero svolta a sinistra ed inizia lentamente a perdere quota.
Con alcuni piacevoli saliscendi dapprima nel lariceto, quindi tra pascoli e cespugli di rododendri, e con fantastici scorci panoramici sul Lago Ritom, raggiungo le baite dell'Alpe Piora, poste appena sopra al Lago Cadagno.
Seguendo ora la stradina sterrata scendo a Cadagno di Fuori (2 h 45), dove decine e decine di persone mangiano al ristorante e nelle baite private.
Abbandono subito questa pur bella località e riprendo a salire, seguendo il sentiero per l'Alpe Tom.
Arrivato alla bocchetta a quota 2077 m decido di raggiungere anche la cimetta della Motta, e risalendo liberamente il pendio erboso ed il breve crinale, in pochi minuti sono in vetta (3 h 25).
Dopo aver scattato una vagonata di foto e mangiato una mela, torno sul sentiero ed in pochi minuti di discesa raggiungo il Lago di Tom (3 h 35), nei pressi di una particolare spiaggetta di sabbia bianchissima che contrasta col colore scuro del lago.
Altra brevissima pausa, quindi prendo il largo sentiero che in pochi minuti mi porta all'Alpe Ritom, dove si sbuca sulla stradina sterrata che costeggia la sponda nord del Lago Ritom.
Pare di essere più sul lungomare di Riccione che sulle sponde di un lago di montagna, vista la quantità di gente che passeggia in tenuta da mare (qualcuno addirittura a piedi nudi).
Tornato alla diga (4 h 05) imbocco nuovamente la mulattiera per Altanca, e come previsto, la folla finisce: sono arrivati tutti quassù in auto o, i più arditi, in funicolare...
Seguendo lo stesso percorso di salita torno quindi ad Altanca (4 h 50), dove mi concedo una meritata merenda all'agriturismo, godendomi ancora per l'ultimo attimo questa fantastica giornata in cui non si è praticamente vista una nuvola.
Col senno di poi è stato un peccato non puntare la sveglia e non sfruttare la spettacolare giornata per qualcosa di più ambizioso ed appagante, tuttavia, considerato che avevo ormai previsto di non far niente, è andata decisamente bene così!!
Il ( o la?) Forca è il primo scalino occidentale della lunga cresta che separa la Val Piora dalla Val Leventina, definirlo una cima è quasi un'esagerazione, in quanto il dislivello dal vicino Passo Forca è di soli 11 metri.
La Motta è invece un panettoncino che ha l'invidiabile pregio di sorgere esattamente in mezzo fra i tre laghi (Ritom, Cadagno e Tom), dei quali offre quindi una vista unica.
L'obiettivo principale dell'escursione non sta quindi nelle due vette in quanto tali, ma nel compiere un bellissimo anello attraversando ambienti rilassanti ed ammirando panorami di prim'ordine.
Oggi in realtà non avevo previsto alcuna escursione, la stanchezza accumulata nelle ultime giornate lavorative ed un pò di sonno da recuperare mi avevano convinto a non puntare la sveglia.
Alle 8.45 mi alzo e, facendo colazione, guardo le webcam sul pc: sole e cielo azzurro ovunque. L'idea di stare in casa tutto il giorno non mi entusiasma affatto quindi in quattro e quattr'otto sono pronto.
Alle 11.10 parto da Altanca, sicuramente non l'orario migliore per partire visto il caldo e l'afa che regnano anche qui. Per fortuna arrivato più in alto inizierà a soffiare un bel vento fresco decisamente piacevole.
Percorro la solita splendida mulattiera, già descritta un miliardo di volte, che mi porta alla diga del lago Ritom, in località Piora (0 h 50).
Qui svolto a destra, raggiungo il ristorante e prendo quindi il sentiero ben indicato per Pinett e Passo Forca.
Si sale con pendenza moderata in nel bel lariceto, fino a raggiungere, con qualche metro di discesa, i bei pratoni di Pinett. Alla sommità dei pascoli incontro il bivio per Cadagno, che seguirò al ritorno, mentre ora svolto a destra ed in pochi minuti di comodissimo sentiero raggiungo il Passo Forca.
Qui abbandono il sentiero, che scende verso la Leventina, e percorro il brevissimo crinale, largo e quasi pianeggiante, che in pochi secondi mi conduce all'ometto di vetta della Forca (1 h 35).
Ammirato il panorama e ripreso fiato, scendo nuovamente al passo ed al bivio di Pinett, dove continuo dritto verso Cadagno. Si risale per qualche minuto, fino a quota 2135 m circa, quindi il sentiero svolta a sinistra ed inizia lentamente a perdere quota.
Con alcuni piacevoli saliscendi dapprima nel lariceto, quindi tra pascoli e cespugli di rododendri, e con fantastici scorci panoramici sul Lago Ritom, raggiungo le baite dell'Alpe Piora, poste appena sopra al Lago Cadagno.
Seguendo ora la stradina sterrata scendo a Cadagno di Fuori (2 h 45), dove decine e decine di persone mangiano al ristorante e nelle baite private.
Abbandono subito questa pur bella località e riprendo a salire, seguendo il sentiero per l'Alpe Tom.
Arrivato alla bocchetta a quota 2077 m decido di raggiungere anche la cimetta della Motta, e risalendo liberamente il pendio erboso ed il breve crinale, in pochi minuti sono in vetta (3 h 25).
Dopo aver scattato una vagonata di foto e mangiato una mela, torno sul sentiero ed in pochi minuti di discesa raggiungo il Lago di Tom (3 h 35), nei pressi di una particolare spiaggetta di sabbia bianchissima che contrasta col colore scuro del lago.
Altra brevissima pausa, quindi prendo il largo sentiero che in pochi minuti mi porta all'Alpe Ritom, dove si sbuca sulla stradina sterrata che costeggia la sponda nord del Lago Ritom.
Pare di essere più sul lungomare di Riccione che sulle sponde di un lago di montagna, vista la quantità di gente che passeggia in tenuta da mare (qualcuno addirittura a piedi nudi).
Tornato alla diga (4 h 05) imbocco nuovamente la mulattiera per Altanca, e come previsto, la folla finisce: sono arrivati tutti quassù in auto o, i più arditi, in funicolare...
Seguendo lo stesso percorso di salita torno quindi ad Altanca (4 h 50), dove mi concedo una meritata merenda all'agriturismo, godendomi ancora per l'ultimo attimo questa fantastica giornata in cui non si è praticamente vista una nuvola.
Col senno di poi è stato un peccato non puntare la sveglia e non sfruttare la spettacolare giornata per qualcosa di più ambizioso ed appagante, tuttavia, considerato che avevo ormai previsto di non far niente, è andata decisamente bene così!!
Tourengänger:
peter86

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (6)