Pizzo Ragno (2289 mt)
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Oggi con Barbara andiamo a esplorare la Val di Basso, che è una valle laterale che si apre a destra prima di arrivare in Val Loana.
La Val Loana è facilmente raggiungibile con la strada statale per la Valle Vigezzo che si imbocca direttamente all’uscita per Masera e Valle Vigezzo della superstrada.
Raggiunto Malesco attraversare il paese e all’uscita dopo la chiesa prendere al bivio a destra.
Circa a metà strada della Val Loana nei pressi di Patqueso si parcheggiano le vetture.
Arrivati in località Patqueso ( 1108m ) circa a metà strada della Val Loana noteremo che sul lato destro della strada vi sono alcuni cartelli che indicano l’imbocco di alcuni sentieri.
Quello che interessa a noi è il sentiero per il Pizzo Ragno.
Dalla strada, un sentiero scende al torrente Loana in corrispondenza di una bella cascata sorvegliata da una caratteristica baita, sopra belle pozze d' acqua e attraversato il ponte ci si trova all'alpe dei Crott ( 1030 m) .
Subito dopo attraverso un altro ponte attraversiamo il torrente di Basso, qui lasciamo il sentiero che a destra torna a Malesco e prendiamo a sinistra la nuova strada agro pastorale che in lieve pendenza ci porta verso le baite dell'alpe di Basso ( 1150m ).Verso la fine della carrareccia imbocchiamo il sentiero a destra che ci porta a passare fra le varie baite dell'Alpe di Basso e poi ci conduce all'Alpe Erta (1279m).
Qui all'Alpe Erta sparsa su tre nuclei, dietro a quello superiore, dove vi sono posti dei cartelli segnalatori e anche un posto di sosta, prendiamo il sentiero che sale sopra l'alpe ed entriamo nel bel faggeto ( bosco ceduo che da il nome al rifugio ) qui la salita si fa impegnativa, la mulattiera con larghi tornanti sbuca dal bosco nei pressi di un tavolo con panche.
Alzando lo sguardo sopra di noi possiamo già vedere il prato dell'alpe Cedo, dove a meta' sulla destra e' posto il rifugio Al Cedo (1560 m). Chiuso bisogna chiedere le chiavi al C.A.I. Vigezzo.
Il rifugio Al Cedo ( 1560m ) di proprietà del C.A.I. Vigezzo è senza ombra di dubbio il più bello della zona, con i suoi 22 posti letto divisi in due stanze, una da 8 e una da 14 dotate di coperte, ricavate nel sottotetto ben isolato, la sua cucina completa, i servizi igienici, un ripostiglio, e l’ampio locale centrale riscaldato da una antica stufa in ghisa e la bella fontana posta all’ingresso, ne fanno un vero gioiello incastonato in questo angolo delle Alpi Lepontine.
Un ampia terrazza si apre sulla Val Loana che taglia lo sguardo orizzontalmente mentre alla nostra destra possiamo vedere il bivacco dell’alpe Bondolo, vera e propria porta alla Val Grande, che da il suo annuncio con il Pizzo Stagno e il Pizzo dei Diosi .
Saliamo ora sopra il rifugio e pieghiamo a sinistra, andiamo verso la forra del rio del Castello, costeggiamo il torrente per alcuni metri poi scendiamo e guadiamo il rio.
Attraversato il rio, risaliamo sulla sponda opposta e aggirato un piccolo motto arriviamo all'Alpe Al Geccio (1796m).
L'Alpe Al Geccio è caratterizzato da una lunga baita in parte ristrutturata, che deve aver avuto un passato da stalla, e da una fontana di recente manifattura con acqua fresca.
Da qui, il sentiero lascia posto più che altro a tracce, e si naviga a vista, saliamo in direzione dell'acquedotto ben evidente poco sopra l'alpeggio, e tenendo verso destra nord-est, superiamo un promontorio erboso.Costeggiamo la montagna,scendiamo a guadare un piccolo torrente e risaliamo fino ad arrivare ad una conca dove a sinistra vediamo sopra di noi il Pizzo Ragno (2289 m).
A questo punto dobbiamo risalire il ripidissimo canale che ci porta alla bocchetta ,qui sopra alla sinistra appare la croce di vetta che risalendo un canalino di roccette e terra franosa ci conduce non senza fatica, ma in breve, alla vetta del Pizzo Ragno (2289m).
La vista è grandiosa, sotto di noi verso nord tutta la Valle Vigezzo e le Centovalli, a est la Val d'Ossola con la piana di Masera e un po più a sud il Monte Rosa coperto da nubi,il trittico del Sempione,il Monte Leone , i Corni di Nibbio, il Pedum, la Laurasca e il lago d'Orta in lontananza, a est la Val Cannobina, il Gridone o Limidario.
Per il ritorno decidiamo di scendere dalla costa del Pizzo Ragno e di dirigerci verso gli asciutti laghetti di Geccio,passando sotto il Pizzo Nona compiendo così un semicerchio e ritornando all'Alpe Al Geccio.Da li per il percorso di andata siamo ritornati a Patqueso.
Bellissima la val di Basso offre scorci e panorami di primissimo livello,verdi pascoli e fresche acque.
Escursione molto impegnativa per la durata, lo sviluppo chilometrico e per la asprezza della salita al Pizzo Ragno, di grande soddisfazione finale ma consigliata a escursionisti esperti.
Escursionisti :Barbara e Max
La Val Loana è facilmente raggiungibile con la strada statale per la Valle Vigezzo che si imbocca direttamente all’uscita per Masera e Valle Vigezzo della superstrada.
Raggiunto Malesco attraversare il paese e all’uscita dopo la chiesa prendere al bivio a destra.
Circa a metà strada della Val Loana nei pressi di Patqueso si parcheggiano le vetture.
Arrivati in località Patqueso ( 1108m ) circa a metà strada della Val Loana noteremo che sul lato destro della strada vi sono alcuni cartelli che indicano l’imbocco di alcuni sentieri.
Quello che interessa a noi è il sentiero per il Pizzo Ragno.
Dalla strada, un sentiero scende al torrente Loana in corrispondenza di una bella cascata sorvegliata da una caratteristica baita, sopra belle pozze d' acqua e attraversato il ponte ci si trova all'alpe dei Crott ( 1030 m) .
Subito dopo attraverso un altro ponte attraversiamo il torrente di Basso, qui lasciamo il sentiero che a destra torna a Malesco e prendiamo a sinistra la nuova strada agro pastorale che in lieve pendenza ci porta verso le baite dell'alpe di Basso ( 1150m ).Verso la fine della carrareccia imbocchiamo il sentiero a destra che ci porta a passare fra le varie baite dell'Alpe di Basso e poi ci conduce all'Alpe Erta (1279m).
Qui all'Alpe Erta sparsa su tre nuclei, dietro a quello superiore, dove vi sono posti dei cartelli segnalatori e anche un posto di sosta, prendiamo il sentiero che sale sopra l'alpe ed entriamo nel bel faggeto ( bosco ceduo che da il nome al rifugio ) qui la salita si fa impegnativa, la mulattiera con larghi tornanti sbuca dal bosco nei pressi di un tavolo con panche.
Alzando lo sguardo sopra di noi possiamo già vedere il prato dell'alpe Cedo, dove a meta' sulla destra e' posto il rifugio Al Cedo (1560 m). Chiuso bisogna chiedere le chiavi al C.A.I. Vigezzo.
Il rifugio Al Cedo ( 1560m ) di proprietà del C.A.I. Vigezzo è senza ombra di dubbio il più bello della zona, con i suoi 22 posti letto divisi in due stanze, una da 8 e una da 14 dotate di coperte, ricavate nel sottotetto ben isolato, la sua cucina completa, i servizi igienici, un ripostiglio, e l’ampio locale centrale riscaldato da una antica stufa in ghisa e la bella fontana posta all’ingresso, ne fanno un vero gioiello incastonato in questo angolo delle Alpi Lepontine.
Un ampia terrazza si apre sulla Val Loana che taglia lo sguardo orizzontalmente mentre alla nostra destra possiamo vedere il bivacco dell’alpe Bondolo, vera e propria porta alla Val Grande, che da il suo annuncio con il Pizzo Stagno e il Pizzo dei Diosi .
Saliamo ora sopra il rifugio e pieghiamo a sinistra, andiamo verso la forra del rio del Castello, costeggiamo il torrente per alcuni metri poi scendiamo e guadiamo il rio.
Attraversato il rio, risaliamo sulla sponda opposta e aggirato un piccolo motto arriviamo all'Alpe Al Geccio (1796m).
L'Alpe Al Geccio è caratterizzato da una lunga baita in parte ristrutturata, che deve aver avuto un passato da stalla, e da una fontana di recente manifattura con acqua fresca.
Da qui, il sentiero lascia posto più che altro a tracce, e si naviga a vista, saliamo in direzione dell'acquedotto ben evidente poco sopra l'alpeggio, e tenendo verso destra nord-est, superiamo un promontorio erboso.Costeggiamo la montagna,scendiamo a guadare un piccolo torrente e risaliamo fino ad arrivare ad una conca dove a sinistra vediamo sopra di noi il Pizzo Ragno (2289 m).
A questo punto dobbiamo risalire il ripidissimo canale che ci porta alla bocchetta ,qui sopra alla sinistra appare la croce di vetta che risalendo un canalino di roccette e terra franosa ci conduce non senza fatica, ma in breve, alla vetta del Pizzo Ragno (2289m).
La vista è grandiosa, sotto di noi verso nord tutta la Valle Vigezzo e le Centovalli, a est la Val d'Ossola con la piana di Masera e un po più a sud il Monte Rosa coperto da nubi,il trittico del Sempione,il Monte Leone , i Corni di Nibbio, il Pedum, la Laurasca e il lago d'Orta in lontananza, a est la Val Cannobina, il Gridone o Limidario.
Per il ritorno decidiamo di scendere dalla costa del Pizzo Ragno e di dirigerci verso gli asciutti laghetti di Geccio,passando sotto il Pizzo Nona compiendo così un semicerchio e ritornando all'Alpe Al Geccio.Da li per il percorso di andata siamo ritornati a Patqueso.
Bellissima la val di Basso offre scorci e panorami di primissimo livello,verdi pascoli e fresche acque.
Escursione molto impegnativa per la durata, lo sviluppo chilometrico e per la asprezza della salita al Pizzo Ragno, di grande soddisfazione finale ma consigliata a escursionisti esperti.
Escursionisti :Barbara e Max
Communities: Hikr in italiano
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