Cima Piana (2512 m) e anello del Lago Bianco - Parco Mont Avic
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Bellissima escursione all'interno del Parco Mont Avic, che permette dapprima di raggiungere una cima dal panorama sopraffino, quindi di godersi un breve anello tra splendidi laghetti alpini.
Unico neo l'affollamento che caratterizza la zona, per fortuna la Cima Piana (o Mont de Panaz), discostandosi dal classico percorso per il Rifugio Barbustel e per i laghi è decisamente meno frequentata. Quindi partendo di buon ora mi sono goduto la prima metà escursione in quasi totale solitudine.
Arrivo alla partenza del sentiero piuttosto presto (alle 8.10), ma trovo il piccolo parcheggio già pieno, quindi torno al più ampio parcheggio sottostante e risalgo a piedi il breve tratto di stradina asfaltata (0 h 10).
Imbocco il sentiero ben indicato sulla destra (numero 10 e 10C) e inizio a salire nel bosco.
Il primo tratto, già affrontato quest'inverno (http://www.hikr.org/tour/post62022.html), sale con buona pendenza dapprima nel bosco, quindi in un bel valloncello, costeggiando il torrente.
Ignoro prima il bivio a destra per il Colle Terra Rossa, quindi quello a sinistra per il sentiero 9C, che si dirige verso il Mont Ros.
Raggiungo quindi il Lago Muffè (0 h 45), che con questa giornata azzurra assume un colore davvero fantastico.
Si prosegue ora con pendenza moderata, tra radi larici, fino ad incontrare il bivio in cui il sentiero 10 C per il Col de la Croix si stacca sulla destra dal sentiero 10, che invece porta al Col du Lac Blanc.
Sempre in salita molto morbida raggiungo il Col de la Croix (1 h 15), caratterizzato da un gran panorama sul Cervino e da una miriade di più o meno piccoli laghetti che, rispecchiando alberi e monti vicini, creano effetti davvero suggestivi.
Dopo aver scattato diverse foto, riparto, svoltando a destra rispetto al colle ed imboccando il sentiero n.102 in direzione Col de Panaz.
Si compie un traverso in leggera salita, tagliando il versante sud-ovest della Cima Piana ed attraversando una vasta pietraia. Il sentiero rimane comunque agevole, in alcuni punti addirittura i massi sono posizionati come gradini per facilitare il passaggio.
Il bivio per la cima non è indicato, se non da un piccolo ometto, bisogna prestare attenzione a notare l'esile traccia che si stacca sulla sinistra del sentiero. Per non sbagliare prendete come punto di riferimento il Lago Muffè: quando lo vedete comparire sotto di voi alla vostra destra subito dopo c'è il bivio per la vetta sulla sinistra.
E' questo il tratto più ostico dell'escursione (T3), una ripidissima salita a tornantini su terreno molto insidioso costituito da piccoli sfasciumi e ghiaietta. Non ci sono punti esposti ma, specialmente in discesa, bisogna prestare attenzione a non scivolare e a non far cadere pietre addosso a chi sta salendo.
Finito il tratto insidioso (circa 100 m di dislivello) si arriva sulla larga e piatta dorsale che si segue fino alla vetta della Cima Piana (1 h 45).
Eccezionale la posizione di questa vetta, un vero balcone panoramico sul Rosa e sul Cervino.
Mi godo lo spettacolo per qualche minuto in totale solitudine quindi ripercorro lo stesso tragitto di salita fino al Col de la Croix (2 h 10).
Seguo ora le chiare indicazioni per il Rifugio Barbustel ed inizio la discesa.
Si attraversa un ambiente caratterizzato da grossi roccioni, vaste pietraie e radi larici, sempre con super panorama sul Cervino e sui ghiacciai del Rosa.
La discesa, termina a quota 2135 circa, dove si incontra un bivio e si svolta a sinistra sull'ampio sentiero (n°5) che porta al Rifugio Barbustel.
In leggera salita si raggiunge il primo lago, il Lago Vallette, quindi in pochi minuti si arriva al Rifugio Barbustel (2 h 40).
Mi fermo solo un attimo per riempire la borraccia, poi, vista la quantità di gente che sta arrivando, scendo al sottostante Lago Bianco, percorrendo liberamente il breve pendio che separa il Rifugio dal Lago.
Costeggio la sponda sud del lago e riprendo il sentiero nei pressi di un ponticello, dietro al quale si ammira anche il vicino Lago Nero.
Salgo qualche metro sul sentiero, per poter osservare anche il più lontano Lago Cornuto, quindi torno sulle sponde del Lago Bianco, in riva al quale mi fermo per il pranzo (3 h 00).
Purtroppo anche il lago si è nel frattempo riempito di gente, in particolare è arrivato un enorme e rumorosissimo gruppo di ragazzini.
Quindi, appena finito il rapido pic nic, riprendo il sentiero e risalgo verso il Rifugio Barbustel. Passo davanti al Rifugio e proseguo in salita verso il Col du Lac Blanc (3 h 20).
Essendo ormai ora di pranzo una marea di gente sta scendendo dal Colle verso il Rifugio, mentre sono l'unico a procedere in senso inverso.
Valicato il colle per oggi la salita termina. In discesa raggiungo il bivio per il Col de la Croix dove avevo svoltato stamattina, e qui si conclude la parte ad anello della mia escursione odierna.
Ora, seguendo lo stesso percorso dell'andata, ripasso per il Lago Muffè, dove mi concedo una sosta per rinfrescare i piedi nelle sue acque cristalline, e torno alla macchina (4 h 30).
Unico neo l'affollamento che caratterizza la zona, per fortuna la Cima Piana (o Mont de Panaz), discostandosi dal classico percorso per il Rifugio Barbustel e per i laghi è decisamente meno frequentata. Quindi partendo di buon ora mi sono goduto la prima metà escursione in quasi totale solitudine.
Arrivo alla partenza del sentiero piuttosto presto (alle 8.10), ma trovo il piccolo parcheggio già pieno, quindi torno al più ampio parcheggio sottostante e risalgo a piedi il breve tratto di stradina asfaltata (0 h 10).
Imbocco il sentiero ben indicato sulla destra (numero 10 e 10C) e inizio a salire nel bosco.
Il primo tratto, già affrontato quest'inverno (http://www.hikr.org/tour/post62022.html), sale con buona pendenza dapprima nel bosco, quindi in un bel valloncello, costeggiando il torrente.
Ignoro prima il bivio a destra per il Colle Terra Rossa, quindi quello a sinistra per il sentiero 9C, che si dirige verso il Mont Ros.
Raggiungo quindi il Lago Muffè (0 h 45), che con questa giornata azzurra assume un colore davvero fantastico.
Si prosegue ora con pendenza moderata, tra radi larici, fino ad incontrare il bivio in cui il sentiero 10 C per il Col de la Croix si stacca sulla destra dal sentiero 10, che invece porta al Col du Lac Blanc.
Sempre in salita molto morbida raggiungo il Col de la Croix (1 h 15), caratterizzato da un gran panorama sul Cervino e da una miriade di più o meno piccoli laghetti che, rispecchiando alberi e monti vicini, creano effetti davvero suggestivi.
Dopo aver scattato diverse foto, riparto, svoltando a destra rispetto al colle ed imboccando il sentiero n.102 in direzione Col de Panaz.
Si compie un traverso in leggera salita, tagliando il versante sud-ovest della Cima Piana ed attraversando una vasta pietraia. Il sentiero rimane comunque agevole, in alcuni punti addirittura i massi sono posizionati come gradini per facilitare il passaggio.
Il bivio per la cima non è indicato, se non da un piccolo ometto, bisogna prestare attenzione a notare l'esile traccia che si stacca sulla sinistra del sentiero. Per non sbagliare prendete come punto di riferimento il Lago Muffè: quando lo vedete comparire sotto di voi alla vostra destra subito dopo c'è il bivio per la vetta sulla sinistra.
E' questo il tratto più ostico dell'escursione (T3), una ripidissima salita a tornantini su terreno molto insidioso costituito da piccoli sfasciumi e ghiaietta. Non ci sono punti esposti ma, specialmente in discesa, bisogna prestare attenzione a non scivolare e a non far cadere pietre addosso a chi sta salendo.
Finito il tratto insidioso (circa 100 m di dislivello) si arriva sulla larga e piatta dorsale che si segue fino alla vetta della Cima Piana (1 h 45).
Eccezionale la posizione di questa vetta, un vero balcone panoramico sul Rosa e sul Cervino.
Mi godo lo spettacolo per qualche minuto in totale solitudine quindi ripercorro lo stesso tragitto di salita fino al Col de la Croix (2 h 10).
Seguo ora le chiare indicazioni per il Rifugio Barbustel ed inizio la discesa.
Si attraversa un ambiente caratterizzato da grossi roccioni, vaste pietraie e radi larici, sempre con super panorama sul Cervino e sui ghiacciai del Rosa.
La discesa, termina a quota 2135 circa, dove si incontra un bivio e si svolta a sinistra sull'ampio sentiero (n°5) che porta al Rifugio Barbustel.
In leggera salita si raggiunge il primo lago, il Lago Vallette, quindi in pochi minuti si arriva al Rifugio Barbustel (2 h 40).
Mi fermo solo un attimo per riempire la borraccia, poi, vista la quantità di gente che sta arrivando, scendo al sottostante Lago Bianco, percorrendo liberamente il breve pendio che separa il Rifugio dal Lago.
Costeggio la sponda sud del lago e riprendo il sentiero nei pressi di un ponticello, dietro al quale si ammira anche il vicino Lago Nero.
Salgo qualche metro sul sentiero, per poter osservare anche il più lontano Lago Cornuto, quindi torno sulle sponde del Lago Bianco, in riva al quale mi fermo per il pranzo (3 h 00).
Purtroppo anche il lago si è nel frattempo riempito di gente, in particolare è arrivato un enorme e rumorosissimo gruppo di ragazzini.
Quindi, appena finito il rapido pic nic, riprendo il sentiero e risalgo verso il Rifugio Barbustel. Passo davanti al Rifugio e proseguo in salita verso il Col du Lac Blanc (3 h 20).
Essendo ormai ora di pranzo una marea di gente sta scendendo dal Colle verso il Rifugio, mentre sono l'unico a procedere in senso inverso.
Valicato il colle per oggi la salita termina. In discesa raggiungo il bivio per il Col de la Croix dove avevo svoltato stamattina, e qui si conclude la parte ad anello della mia escursione odierna.
Ora, seguendo lo stesso percorso dell'andata, ripasso per il Lago Muffè, dove mi concedo una sosta per rinfrescare i piedi nelle sue acque cristalline, e torno alla macchina (4 h 30).
Tourengänger:
peter86
Communities: Hikr in italiano
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