Monte Boglia (1516 m)


Publiziert von siso , 27. Mai 2013 um 22:30.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:26 Mai 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo San Lucio-Monte Boglia 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 732 m
Strecke:Brè (785 m) – Materone (905 m) – Quota 960 m – Carbonera (1033 m) – Sasso Rosso (1265 m) – Spalla SE (1460 m) –Monte Boglia (1516 m) – Pian di Scagn (1174 m) – Alpe Bolla 1129 m) – Carbonera (1033 m) – Brè (785 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lugano – Cassarate – Aldesago – Brè.
Unterkunftmöglichkeiten:Brè; Alpe Bolla.

Escursione sulla montagna più alta che fa da corona al golfo di Lugano: il Monte Boglia.

Partenza dal quartiere di Lugano Brè (785 m), terra d’artisti di fama nazionale e internazionale.

Bellissimo anello adatto a tutta la famiglia.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:45

Fine dell’escursione: ore 12:20

Temperatura alla partenza: 10°C

Temperatura al ristorante Alpe Bolla, ore 10.40: 10°C

Temperatura al rientro: 19,5°C

 

Parto di buon mattino dall’incantevole villaggio luganese in cui vissero gli artisti Pasquale GilardiLelèn(1885-1934), Luigi Taddei (1898-1992), Wilhelm Schmid (1892-1971) e Josef Birò (1887-1975).

Lungo le viuzze acciottolate del nucleo osservo con interesse le opere che fanno parte del “Percorso artistico”, un arredo che da solo merita la trasferta, indipendentemente dalla camminata in montagna. Si va dall’installazione concettuale di Gianfredo Camesi al bronzo classicheggiante di Franco Franchi; dal lirismo essenziale e geometrico di Nena Airoldi o di Fernando Bordoni alla proposta di Land Art di Lorenzo Cambin.

Le opere che più mi sono piaciute sono “La mietitrice” di Franco Franchi e “Cavri” di Piergiorgio Piffaretti.

Il segnavia indica 3 h per il Monte Boglia: troppo generoso; malgrado le numerose soste fotografiche impiegherò molto meno tempo.

Lasciato il nucleo mi incammino lungo scorciatoie, che evitano la stradina asfaltata, incrociandola solo in alcuni punti. Il cielo ancora velato non mi impedisce di apprezzare dei favolosi sguardi sul sottostante Lago di Lugano, fino al ramo di Porto Ceresio. In circa 20 min arrivo in zona Materone (905 m); da qui via vige un silenzio quasi assoluto; è un luogo molto piacevole, in una foresta sempre più ariosa. Il sentiero è molto curato: sarebbe percorribile anche con le ciabatte infradito.

Passo di fronte all’ex “Grotto del ritorno”, un nome significativo. Poco dopo, a quota 990 m, noto un masso erratico di granito depositato dal Ghiacciaio dell’Adda, con una lunga lingua giunta da Porlezza.

Dopo i 1040 m, la stradina forestale svolta verso Ovest in leggera discesa fino alla località Carbonera (1033 m), da dove riprende la salita in direzione Est fino al Sasso Rosso. Da questo sperone di roccia, tutt’altro che rossa, ci si affaccia sul ramo di Porlezza del Ceresio.  Sullo sfondo spiccano le Grigne e il Pizzo Tre Signori. Superato il limite superiore del bosco il panorama si allarga a 360° regalandomi uno scenario incredibile. Anche se il vento non è ancora riuscito a ripulire completamente il cielo lo spettacolo è assicurato. Sulla vetta oltre alla croce ci sono tre panchine, un segnavia e un pannello panoramico.

                                      Panorama dal Monte Boglia

Scrivo i saluti sul libro di vetta, nonché il pensiero del giorno.

Sul Gazzirola c’è ancora una spolverata della neve caduta pochi giorni fa. Lungo il percorso di discesa verso l’Alpe Bolla noto che il cielo si sta rasserenando completamente. Il Sasso Grande (1491 m) dei Denti della Vecchia sembra ad un tiro di schioppo. Mi viene la tentazione di riconquistarlo; è da parecchi anni che non lo scalo più. Degli amici mi messaggiano dalla Capanna Pairolo, chiedendomi di raggiungerli. Occorrono almeno due ore di cammino: rinuncio, preferisco una sosta all’accogliente ristorante Alpe Bolla (1129 m).

Ripreso il cammino visito il roccolo posto su un cocuzzolo al limite NW del pascolo. È stato ristrutturato e trasformato in casa di vacanza dal “Circolo Operaio del Boglia” di Cagiallo. Poco sotto c’è una bella cappella e un’ex casa della guardie di confine, in ottimo stato di conservazione. Incrocio numerosi ciclisti con il rampichino: il comodo sentiero permette la percorribilità anche alle due ruote. Man mano scendo verso Brè incontro molti escursionisti; le parlate più frequenti sono lo Schwiizerdütsch, l’inglese e, in prossimità dell’area di svago di Brè, il turco. L’escursione si conclude dopo circa 4 h di piacevole camminata, su sentieri in perfetto stato e con un cielo diventato terso. Nel frattempo sul Ceresio si sta regatando con il sostegno del favonio.

 

Ritorno dopo parecchi anni al Monte Boglia, cima che ammiro tutte le volte che percorro il ponte-diga di Melide. È stata una piacevolissima riscoperta: diverse vie di salita e di discesa, panorama di prima classe, fantastiche faggete e simpatici ritrovi.

 

Tempo di salita: 1 h 55 min

Tempo totale: 4 h 05 min

Tempi parziali

Brè – Carbonera: 45 min

Carbonera – Sasso Rosso: 30 min

Sasso Rosso – Monte Boglia: 40 min

Monte Boglia – Alpe Bolla: 35 min  

Alpe Bolla – Brè: 1 h 35 min

 

Dislivello in salita: 732 m

Sviluppo complessivo: 12,7 km

Coordinate Monte Boglia: 721'470 / 98'795

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona

Libro di vetta: sì


Tourengänger: siso


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