San Martino (1226 m) - Malga Giù (1276 m) - Malga Cita (747 m) - anello da Pieve di Ledro
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Altra bella escursione partendo direttamente a piedi da Pieve di Ledro. Se ieri avevamo esplorato i monti a nord del lago, stavolta ci spostiamo a sud, nella zona che ha il Monte Tremalzo come elevazione principale (vetta che rimane più a sud rispetto al nostro giro odierno).
Pur non toccando nessuna cima si tratta di un percorso davvero interessante che consente di visitare due idilliache località come la chiesetta di San Martino e la splendida conca prativa di Malga Giù.
Da Pieve di Ledro ci incamminiamo lungo la sponda destra del lago, seguendo la segnaletica per San Martino (segnavia n°456).
Dopo pochi minuti si devia dalla strada principale e si inizia a salire a destra su una stradina secondaria. Si cammina sull'asfalto per una mezzora circa, fino ad incontrare a destra la deviazione per il sentiero, che consente di evitare un lungo tratto di strada.
Si sale nel bosco fitto ma mai opprimente con buona pendenza, fino a portarsi per un breve tratto sul crinale, dove gli alberi si diradano e lasciano spazio ad ampi scorci panoramici sulla sponda orientale del Lago di Ledro e su un minuscolo spicchio di Lago di Garda.
Si perde qualche metro per attraversare la stradina quindi si riprende a salire, fino a raggiungere due piccole baite, dove il sentiero piega decisamente a destra e, con un paio di tornanti ci porta alla chiesetta di San Martino (1 h 30).
Fantastica la posizione in cui sorge questa piccola cappelletta: una selletta erbosa, completamente fiorita in questa stagione, con bellissimo panorama sul Monte Cadria (cima più alta della Prealpi Gardesane) e sulla Val Concei.
Dopo quasi un'ora di relax godendoci lo splendido sole ecco maturare l'idea dell'anello per malga Giù, visto che il tempo pare tenere aldilà di ogni più rosea aspettativa.
Proseguiamo quindi lungo il sentiero 456 e, in leggera salita, raggiungiamo in breve la Bochèt di Spinera (1 h 45), punto più alto della nostra escursione odierna.
Da qui si percorre uno splendido tratto pianeggiante che taglia a mezzacosta i versanti sud-orientali del Monte Corno e della Cima Casèt, cime di cui possiamo ammirare le imponenti pareti rocciose sopra le nostre teste.
Ignoriamo quindi un bivio a sinistra per Sant'Anna e proseguiamo sul 456 fino a incontrare un altro bivio a sinistra, stavolta per Malga Giù.
Pochi metri di discesa ed eccoci sbucare come per incanto in una vasta conca prativa, dove il sentiero si perde e quindi procediamo liberamente nei prati fino a raggiungere le baite di Malga Giù (2 h 30).
Dopo una breve pausa per goderci questo luogo incantevole decidiamo di rimetterci in marcia.
Ignoriamo la stradina sterrata che porta verso una cascina bassa e lunga e, seguendo la direzione indicata dai cartelli segnavia, attraversiamo i prati di fronte alla malga, puntando dritti ad un'altra palina.
Qui troviamo nuovamente l'indicazione per Malga Cita e il sentiero (n°419) diventa evidente.
Il primo tratto di discesa è molto dolce, fino ad immettersi nella Val Scaglia, valle stretta e molto ripida, caratterizzata da un ambiente roccioso e dirupato e da una grossa frana.
Si scende ora con forte pendenza e su terreno molto instabile per circa 300 metri, poi il fondo migliora e la discesa si fa meno faticosa fino a che, a quota 850 m circa, il sentiero si trasforma in una vera e propria stradina sterrata, che porta a Malga Cita (3 h 25).
Da qui la strada diventa purtroppo asfaltata e, in leggerissima discesa, percorre tutto il Pian di Pur, attraversando bellissimi prati in fiore.
Raggiunta la località turistica di Pur ci portiamo in riva al Lago di Ledro (3 h 55), dove facciamo una breve sosta.
Quindi per tornare a Pieve seguiamo la stradina asfaltata che costeggia il lago, fino a raggiungere l'inizio della pista sterrata ciclo-pedonale, che ci riporta nei pressi del bivio dove stamattina avevamo iniziato la salita verso San Martino.
Da qui in pochi minuti torniamo a Pieve di Ledro (4 h 30), proprio nel momento in cui il cielo si copre tutto ed inizia a piovigginare.
Pur non toccando nessuna cima si tratta di un percorso davvero interessante che consente di visitare due idilliache località come la chiesetta di San Martino e la splendida conca prativa di Malga Giù.
Da Pieve di Ledro ci incamminiamo lungo la sponda destra del lago, seguendo la segnaletica per San Martino (segnavia n°456).
Dopo pochi minuti si devia dalla strada principale e si inizia a salire a destra su una stradina secondaria. Si cammina sull'asfalto per una mezzora circa, fino ad incontrare a destra la deviazione per il sentiero, che consente di evitare un lungo tratto di strada.
Si sale nel bosco fitto ma mai opprimente con buona pendenza, fino a portarsi per un breve tratto sul crinale, dove gli alberi si diradano e lasciano spazio ad ampi scorci panoramici sulla sponda orientale del Lago di Ledro e su un minuscolo spicchio di Lago di Garda.
Si perde qualche metro per attraversare la stradina quindi si riprende a salire, fino a raggiungere due piccole baite, dove il sentiero piega decisamente a destra e, con un paio di tornanti ci porta alla chiesetta di San Martino (1 h 30).
Fantastica la posizione in cui sorge questa piccola cappelletta: una selletta erbosa, completamente fiorita in questa stagione, con bellissimo panorama sul Monte Cadria (cima più alta della Prealpi Gardesane) e sulla Val Concei.
Dopo quasi un'ora di relax godendoci lo splendido sole ecco maturare l'idea dell'anello per malga Giù, visto che il tempo pare tenere aldilà di ogni più rosea aspettativa.
Proseguiamo quindi lungo il sentiero 456 e, in leggera salita, raggiungiamo in breve la Bochèt di Spinera (1 h 45), punto più alto della nostra escursione odierna.
Da qui si percorre uno splendido tratto pianeggiante che taglia a mezzacosta i versanti sud-orientali del Monte Corno e della Cima Casèt, cime di cui possiamo ammirare le imponenti pareti rocciose sopra le nostre teste.
Ignoriamo quindi un bivio a sinistra per Sant'Anna e proseguiamo sul 456 fino a incontrare un altro bivio a sinistra, stavolta per Malga Giù.
Pochi metri di discesa ed eccoci sbucare come per incanto in una vasta conca prativa, dove il sentiero si perde e quindi procediamo liberamente nei prati fino a raggiungere le baite di Malga Giù (2 h 30).
Dopo una breve pausa per goderci questo luogo incantevole decidiamo di rimetterci in marcia.
Ignoriamo la stradina sterrata che porta verso una cascina bassa e lunga e, seguendo la direzione indicata dai cartelli segnavia, attraversiamo i prati di fronte alla malga, puntando dritti ad un'altra palina.
Qui troviamo nuovamente l'indicazione per Malga Cita e il sentiero (n°419) diventa evidente.
Il primo tratto di discesa è molto dolce, fino ad immettersi nella Val Scaglia, valle stretta e molto ripida, caratterizzata da un ambiente roccioso e dirupato e da una grossa frana.
Si scende ora con forte pendenza e su terreno molto instabile per circa 300 metri, poi il fondo migliora e la discesa si fa meno faticosa fino a che, a quota 850 m circa, il sentiero si trasforma in una vera e propria stradina sterrata, che porta a Malga Cita (3 h 25).
Da qui la strada diventa purtroppo asfaltata e, in leggerissima discesa, percorre tutto il Pian di Pur, attraversando bellissimi prati in fiore.
Raggiunta la località turistica di Pur ci portiamo in riva al Lago di Ledro (3 h 55), dove facciamo una breve sosta.
Quindi per tornare a Pieve seguiamo la stradina asfaltata che costeggia il lago, fino a raggiungere l'inizio della pista sterrata ciclo-pedonale, che ci riporta nei pressi del bivio dove stamattina avevamo iniziato la salita verso San Martino.
Da qui in pochi minuti torniamo a Pieve di Ledro (4 h 30), proprio nel momento in cui il cielo si copre tutto ed inizia a piovigginare.
Tourengänger:
peter86

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