Impegnativa escursione ad anello sul Lago Maggiore
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Questo episodio risale a qualche anno fa, quando frequentavamo regolarmente in bel gruppo escursionistico ispirato da tignoelino; non ricordo bene dove ci trovavamo, forse impegnati a districarci sulla Cresta Battisti sul Monte Rosa o forse nelle infinite pietraie che conducono al Monte Cervandone dell'Alpe Devero, quando Renzo usci con una frase che suonava più o meno così: “...ma perché invece di stare qua a fare questa faticaccia e a rischiare la pelle, domenica prossima non andiamo a visitare l'isola Bella sul Lago Maggiore?”
La frase destò meraviglia e ilarità tra noi, tanto che divenne il tormentone di ogni gita.
Oggi la giornata è splendida e per diversi fattori che non sto ad elencare non abbiamo voglia di montagna, indovinate un po' cosa propongo ad Angela?
L'impegnativa e atipica escursione ha inizio a Stresa, dove ci imbarchiamo su di un natante di dimensioni lillipuziane, di dubbia sicurezza, la linea di galleggiamento è talmente bassa che ci bagniamo con gli schizzi d'acqua generati dall'andatura sostenuta, questo è il tratto più rischioso (T5) dovesse affondare solo qualche provetto nuotatore si salverebbe...
Sbarcati sull'Isola Madre, così chiamata perché la più grande delle Isole Borromee, commettiamo un grave errore sbagliando sentiero, infatti come pecore ci accodiamo ad una“guida...lacustre” che, invece di seguire le indicazioni per l'entrata, ci conduce esattamente all'uscita...probabilmente non aveva il GPS...dopo un dietro-front, imbocchiamo la retta via che ci porta alla biglietteria, purtroppo la perdita di tempo fa si che siamo preceduti da un foltissimo gruppo di “escursionisti” eruttati da un ciclopico battello (45' di coda).
Abbiamo anche la fortuna di ammirare un'esposizione di opere d'arte posizionate con gusto in una zona dell'isola, non meno interessante si rivela la visita al palazzo in stile rinascimentale che conserva parecchie antichità della famiglia Borromeo, tra cui dei curiosi teatrini di marionette.
Ripartiamo così alla volta dell'Isola dei Pescatori, conosciuta anche con il nome di Isola Superiore, l'unica abitata stabilmente da una cinquantina di anime; il battellino diverso dal precedente questa volta ispira più fiducia, (T4) e in men che no si dica ci abbandona sulla lingua rocciosa letteralmente invasa da turisti festanti, in questo momento il nostro pensiero fugge alla quiete di un altro lago, quello di Matogno posto a 2080 metri, mentre il nostro sguardo è catturato magneticamente da una montagna innevata in direzione nord, dovrebbe trattarsi del Fletschorn 3993 m.
Dopo una celere ispezione dei vicoletti saturi di ristorantini tipici, ci congediamo dalla folla per approdare all'Isola Bella grazie ad un'imbarcazione di ultimo grido che riduce il grado di difficoltà a (T3) meglio non abbassare la guardia...
L'isola dal nome azzeccatissimo è un concentrato delle due precedenti è caratterizzata da un giardino all'italiana composto da dieci terrazze sovrapposte a piramide mozza, considerato il più bello d'Europa, con annesso lo splendido Palazzo Borromeo in stile barocco, nel suo interno, elegante e sontuosamente arredato, ammiriamo un’imperdibile collezione di arazzi, mentre nelle sale sotterranee, con stupore osserviamo delle grotte artificiali con le pareti incrostate di conchiglie decorate da ninfe e specchi di marmo nero.
Tornati in superficie non ci rimane che ambire ad una panchina per goderci qualche raggio di sole e per riposarci dall'impegnativa gita.
Grazie Renzo bell'idea!

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