Albert Heim Hutte mt 2541
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In settimana ricevo l'e-mail di Piero conosciuto al Pian D'Alpe per una gita in comune. Di continuo controllo la meteo che ogni giorno cambia ed alla fine propongo a Piero di andare alla Albert Heim Hutte che forse il tempo è meglio. Anche Piero è d'accordo e quindi ci ritroviamo in sette alla stazione di servizio Bellinzona sud ed il tempo sembra più bello man mano che si va a nord. Arrivati a Realp cielo sereno e temperatura abbordabile e senza vento: è quello che speravamo. I partecipanti: Afra,Alfredo,Annie,Giorgio,Maurizio,Piero ed il sottoscritto. Pinuccia ha rinunciato paventando freddo mentre Billie doveva ancora ricuperare le forze dalla precedente gita (purtroppo ha una certa età...). Non sono abituato ormai ad andare sui monti con così tante persone ma tutti sono veramente simpatici e di compagnia.Saliamo lungo la strada del Furka tra diversi gruppi di scialpinisti e finito l'asfalto ci inciaspoliamo.Ovviamente per risparmiare tempo anche noi come tutti i predecessori tagliamo i vari tornanti lungo le innumerevoli tracce. Per me questa è la prima gita in a quote oltre 2000 dal 17 febbraio u.s. Prima di arrivare all'hotel Galenstock ci sono alcuni tratti con neve cedevole e qualche buca che mi costringono a fare qualche sforzo di troppo. All'hotel Galenstock quindi rimango nelle retrovie insieme ad Afra e Maurizio. Non c'è alcun problema perchè il percorso stante anche la giornata è scevro da pericoli e facilmente visibile.Sia Piero che io conosciamo un poco la zona essendoci già stati tanti anni fa in estate. Noi ultimi tre saliamo con continue soste ed io sempre in chiusa. Ad un certo punto Afra che era andata più avanti torna indietro ed alla mia domanda mi risponde che per arrivare alla croce c'è ancora un pendio un pò ripido e non sa cosa c'è dopo e l'ora è piuttosto tarda ed anche che non ci vedeva più ed intendeva tornare. Ho ampiamente rassicurato sia lei che Maurizio che dopo la croce in pochi minuti in discesa saremmo arrivati e così la marcia riprendeva. Eravamo in ritardo ma proprio non vedevo problemi.... D'altra parte: Afra era senza allenamento, Maurizio pure almeno a certe altezze ed io anche per via del recente intervento. Andava bene così. Dopo breve sosta fotografica alla croce scendiamo anche noi il crestone ed arriviamo sotto la capannna. Qui incontriamo Annie (velocista del gruppo) che ci dice che siamo in ritardo ed intanto lei scende subito e poi purtroppo Maurizio sta male per via dell'altezza a cui da tempo sembra che il suo fisico abbia problemi. Comunque arriva in capanna e così tutti insieme passiamo una mezz'oretta di riposo prima della discesa.Dalla croce alla capanna con il bel cielo sereno lo spettacolo è favoloso.Sarebbe bello pernottare e poi salire al Chieli Bielhorn il giorno dopo (2 ore di ciaspole....). Sta arrivando la nebbia alta e quindi data anche l'ora (ma abbiamo le pile comunque) scendiamo seguendo il tracciato che passa da Tatsch e poi al bivio per Tiefenbach svolta a sinistra per l'hotel Galenstock. La discesa nella nebbia ha si un fascino particolare ma può anche diventare pericolosa perchè non si vede niente.... Oggi per fortuna abbiamo Piero con il suo super tecnologico GPS, qualche traccia si vede e la previdente Annie scesa prima ci ha lasciato alcune scritte sulla neve con l'indicazione della direzione (grazie però mi si consenta di dire che se scendeva insieme a tutti era meglio...). Ogni tanto prendevo garbatemente in giro il famoso GPS di Piero: "ma non è che arriviamo ad un cartello con scritto "Cinisello Balsamo" eh.... Questo perchè fino ad oggi ho sempre avuto poca fiducia in questi aggeggi. Ora ho finalmente capito (testa dura eh) che un GPS preparato ed usato adeguatamente in certe situazione (nebbia od altro) può essere risolutivo o quanto meno un valido supporto nelle decisioni direzionali. Grazie Piero, appena possibile mi adeguerò... Nella fitta nebbia arriviamo all'hotel e da qui decidiamo di scendere lungo la strada perchè non si vedeva nulla e la neve sulle scorciatoie era senz'altro molle e cedevole. La strada non finiva proprio più ma alla fine alle auto arriviamo stanchi ma penso tutti soddisfatti. L'escursione merita veramente e la zona ha anche altre gite tutte di ampia soddisfazione. Grazie a tutti per la compagnia.
Tourengänger:
turistalpi,
dapisa


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