Una scappata al Monarco
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Metti una giornata come tutte le altre... con qualche lieve modifica. Sveglia, solito pulmann, dentista anzichè lavoro alle 9,00... inizio lavoro con permesso ore 14,00... Cosa faccio fino a quell'ora, uscito dal dentista? Sacro Monte? Campo dei Fiori? Chiusarella? C'è poco tempo e ancora abbastanza neve per rendere le cose più complicate... Penso penso e mi esce il Monarco, più diretto, breve e vicino al lavoro. Via, mi sposto coi mezzi pubblici per raggiungere Olona, frazione di Induno Olona e m'incammino verso lo svincolo, dove però parte uno stradello-sentiero quasi invisibile, che s'infila tra la proprietà del Castello di Frascarolo e quelle confinanti. In cinque minuti sono davanti al castello, o ciò che ne resta, e raggiungo su asfalto il piccolo ma grazioso borgo di Frascarolo, con vista verso Monte Orsa, Generoso e Bisbino: il Monarco è già sopra di me.
Appena l'asfalto termina, trasformandosi in sterrato, anzichè seguire la lunga strada per Montallegro m'infilo per il chiaro e indicato sentiero che sale a destra a fianco di una vecchia cascina: purtroppo inizia a piovere lievemente (più in alto smetterà), ma nel bosco sono ben riparato. Neve ce n'è, ma poco portante, e dove non c'è neve è un pantano unico...
Scendo a un torrente, seguo le indicazioni su simpatici cartelli "simil-svizzeri" e risalgo tramite scalinata i due laghetti artificiali appena sotto Montallegro, presto raggiunta. Purtroppo sia la vecchia "Baita" che l'agriturismo (che ebbe vita breve) al suo fianco sono chiusi da tempo, e dubito che il trend attuale li riporti in auge. Proseguo oltre il parcheggio verso nord, incontrando subito il bivio per la salita al Monarco... il sentiero è sempre come sopra, ma la neve è in deciso aumento. Superato un bel punto panoramico sopra l'ex-agriturismo e un tornante, salgo tramite una scorciatoia un po' ripida riannettendomi al sentiero normale più sopra, quando è quasi il momento di attraversare il versante orientale. Gli ultimi tornanti sono anch'essi evitati con alcune scorciatoie, ed eccomi al belvedere-sud sotto la cima, nei pressi dell'area grigliate e delle rovine dell'ex-"Rifugio Vedetta" (appartenuto in passato a una non meglio identificata società escursionistica milanese). Un ultimo piccolo sforzo e sono sulla cima, sorvegliata da una cappelletta in ottimo stato, che ingloba una statua eretta in onore del Redentore.
Oggi la vista è fosca, non è granchè, ma il solco della Valganna da qui è particolarmente bello: e con la neve fa sempre il suo effetto... fanno corona il Campo dei Fiori, Chiusarella, Martica, Mondonico e Poncione, che sbuca sulla destra.
Mezzogiorno. Quattro foto e via, più veloce della luce, con qualche piacevole scivolata in discesa, più scorciatoia ulteriore che mi evita di ripassare per Montallegro. All'una sono alla fermata del bus, in tempo utile per raggiungere Varese, rifocillarmi e richiamarmi al dovere.
Appena l'asfalto termina, trasformandosi in sterrato, anzichè seguire la lunga strada per Montallegro m'infilo per il chiaro e indicato sentiero che sale a destra a fianco di una vecchia cascina: purtroppo inizia a piovere lievemente (più in alto smetterà), ma nel bosco sono ben riparato. Neve ce n'è, ma poco portante, e dove non c'è neve è un pantano unico...
Scendo a un torrente, seguo le indicazioni su simpatici cartelli "simil-svizzeri" e risalgo tramite scalinata i due laghetti artificiali appena sotto Montallegro, presto raggiunta. Purtroppo sia la vecchia "Baita" che l'agriturismo (che ebbe vita breve) al suo fianco sono chiusi da tempo, e dubito che il trend attuale li riporti in auge. Proseguo oltre il parcheggio verso nord, incontrando subito il bivio per la salita al Monarco... il sentiero è sempre come sopra, ma la neve è in deciso aumento. Superato un bel punto panoramico sopra l'ex-agriturismo e un tornante, salgo tramite una scorciatoia un po' ripida riannettendomi al sentiero normale più sopra, quando è quasi il momento di attraversare il versante orientale. Gli ultimi tornanti sono anch'essi evitati con alcune scorciatoie, ed eccomi al belvedere-sud sotto la cima, nei pressi dell'area grigliate e delle rovine dell'ex-"Rifugio Vedetta" (appartenuto in passato a una non meglio identificata società escursionistica milanese). Un ultimo piccolo sforzo e sono sulla cima, sorvegliata da una cappelletta in ottimo stato, che ingloba una statua eretta in onore del Redentore.
Oggi la vista è fosca, non è granchè, ma il solco della Valganna da qui è particolarmente bello: e con la neve fa sempre il suo effetto... fanno corona il Campo dei Fiori, Chiusarella, Martica, Mondonico e Poncione, che sbuca sulla destra.
Mezzogiorno. Quattro foto e via, più veloce della luce, con qualche piacevole scivolata in discesa, più scorciatoia ulteriore che mi evita di ripassare per Montallegro. All'una sono alla fermata del bus, in tempo utile per raggiungere Varese, rifocillarmi e richiamarmi al dovere.
Tourengänger:
Poncione

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