Rifugio Barbustel (2200 m) per il Col du Lac Blanc (2309 m) - Valle di Champorcher
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Oggi ho voglia di "esplorare" luoghi nuovi e così decido per la Valle di Champorcher, zona a me del tutto sconosciuta. Essendo da solo scelgo un percorso ben battuto, forse la più famosa ciaspolata della valle, ovvero la salita al Col du Lac Blanc per poi scendere all'incantevole Rifugio Barbustel.
Lasciata l'auto nello spiazzo sulla sinistra della strada, proseguo a piedi, fino a raggiungere sulla destra la partenza del sentiero, ben indicato dalle paline.
Nel primo tratto di sentiero la neve è quasi assente, ma diversi punti ghiacciati rendono indispensabile l'utilizzo dei ramponcini.
Si sale con buona pendenza dapprima nel lariceto, quindi in un aperto valloncello dove la neve inizia ad aumentare.
Raggiunto il bivio per il Ristoro Lago Muffè (a sx sentiero invernale, a dx sentiero estivo), decido di calzare le ciaspole visto che la coltre bianca ora è decisamente più spessa.
Ignoro la traccia che a sinistra si dirige verso il Mont Ros (altra meta per il futuro), e in breve raggiungo la bella baita del Ristoro Lago Muffè (1 h 05).
Da qui proseguo la salita, seguendo l'ampia traccia che attraversa i dolci pendii dirigendosi verso il Col du Lac Blanc, ben visibile davanti a me.
L'ambiente intorno è è fantastico, il panorama anche e in cielo non c'è una nuvola: davvero una giornata perfetta!
Dopo un bel tratto in falsopiano affronto la breve rampa più ripida che mi porta al Col du Lac Blanc (1 h 35), dove il panorama si apre anche sul Parco del Mont Avic.
Per gustarmi un panorama ancora più ampio decido di risalire la cimetta senza nome, quotata 2356 su alcune carte, posta tra il colle dove mi trovo e il Col de la Croix.
Superate due roccette raggiungo un primo ometto, quindi seguendo la breve cresta innevata arrivo all'ometto più alto (1 h 45).
Nel frattempo il panorama si è ampliato eccome: davanti a me vedo il Cervino e tutto il gruppo del Rosa, davvero uno spettacolo eccezionale.
Tornato quindi al colle (1 h 55), seguo la larga traccia che con una breve discesa in ambiente da favola porta al Rifugio Barbustel (2 h 10).
Il Rifugio d'inverno è chiuso, comunque alcuni tavoli consentono di mangiare in tutta comodità all'esterno della struttura, godendosi il panorama e (oggi) il caldissimo sole.
Dopo una bella sosta pranzo e relax riparto, seguendo lo tesso percorso dell'andata. La breve risalita al Col du Lac Blanc, affrontata con la pancia piena e sotto il caldo sole, si fa sentire quindi decido di prendermela con estrema calma, continuando a scattare foto e ad ammirare il panorama circostante.
Dal colle (2 h 35) si affronta quindi a ritroso il breve tratto ripido e si torna nei meravigliosi pianori che portano al Lago Muffè.
Raggiunto il lago (3 h 05) mi fermo per una meritata fetta di torta, visto che il Ristoro è aperto e stranamente poco affollato.
Infine, sempre seguendo lo stesso percorso dell'andata ridiscendo sull'affollata stradina per Dondena e torno quindi al parcheggio (4 h 00).
Davvero una ciaspolata da 10 e lode per ambiente, panorama, qualità della neve e condizioni atmosferiche. Peccato solo che sia un percorso piuttosto breve, arrivato in fondo avevo ancora voglia di camminare.
Lasciata l'auto nello spiazzo sulla sinistra della strada, proseguo a piedi, fino a raggiungere sulla destra la partenza del sentiero, ben indicato dalle paline.
Nel primo tratto di sentiero la neve è quasi assente, ma diversi punti ghiacciati rendono indispensabile l'utilizzo dei ramponcini.
Si sale con buona pendenza dapprima nel lariceto, quindi in un aperto valloncello dove la neve inizia ad aumentare.
Raggiunto il bivio per il Ristoro Lago Muffè (a sx sentiero invernale, a dx sentiero estivo), decido di calzare le ciaspole visto che la coltre bianca ora è decisamente più spessa.
Ignoro la traccia che a sinistra si dirige verso il Mont Ros (altra meta per il futuro), e in breve raggiungo la bella baita del Ristoro Lago Muffè (1 h 05).
Da qui proseguo la salita, seguendo l'ampia traccia che attraversa i dolci pendii dirigendosi verso il Col du Lac Blanc, ben visibile davanti a me.
L'ambiente intorno è è fantastico, il panorama anche e in cielo non c'è una nuvola: davvero una giornata perfetta!
Dopo un bel tratto in falsopiano affronto la breve rampa più ripida che mi porta al Col du Lac Blanc (1 h 35), dove il panorama si apre anche sul Parco del Mont Avic.
Per gustarmi un panorama ancora più ampio decido di risalire la cimetta senza nome, quotata 2356 su alcune carte, posta tra il colle dove mi trovo e il Col de la Croix.
Superate due roccette raggiungo un primo ometto, quindi seguendo la breve cresta innevata arrivo all'ometto più alto (1 h 45).
Nel frattempo il panorama si è ampliato eccome: davanti a me vedo il Cervino e tutto il gruppo del Rosa, davvero uno spettacolo eccezionale.
Tornato quindi al colle (1 h 55), seguo la larga traccia che con una breve discesa in ambiente da favola porta al Rifugio Barbustel (2 h 10).
Il Rifugio d'inverno è chiuso, comunque alcuni tavoli consentono di mangiare in tutta comodità all'esterno della struttura, godendosi il panorama e (oggi) il caldissimo sole.
Dopo una bella sosta pranzo e relax riparto, seguendo lo tesso percorso dell'andata. La breve risalita al Col du Lac Blanc, affrontata con la pancia piena e sotto il caldo sole, si fa sentire quindi decido di prendermela con estrema calma, continuando a scattare foto e ad ammirare il panorama circostante.
Dal colle (2 h 35) si affronta quindi a ritroso il breve tratto ripido e si torna nei meravigliosi pianori che portano al Lago Muffè.
Raggiunto il lago (3 h 05) mi fermo per una meritata fetta di torta, visto che il Ristoro è aperto e stranamente poco affollato.
Infine, sempre seguendo lo stesso percorso dell'andata ridiscendo sull'affollata stradina per Dondena e torno quindi al parcheggio (4 h 00).
Davvero una ciaspolata da 10 e lode per ambiente, panorama, qualità della neve e condizioni atmosferiche. Peccato solo che sia un percorso piuttosto breve, arrivato in fondo avevo ancora voglia di camminare.
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (4)