Al Passo Laghi Gemelli m. 2148 ....da Valcanale
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Questa mattina mi sveglio già con la sensazione di non potercela fare.....
Forse a causa della stanchezza accumulata nel corso della settimana, o a causa della tosse e del raffreddore che mi sono beccata, o ancora per l'allenamento poco costante di quest'ultimo periodo.
Di scuse ce ne sarebbero tante.....
Faccio finta di niente e mi ripeto: cercherò di tenere il mio passo.....quando sarò stanca mi fermerò!
Ma non appena arriviamo a Valcanale la giornata sembra promettere bene: certo, il freddo è pungente( -9), ma il cielo è limpido e il sole splendente.
Muovo i primi passi e guardando le montagne che ci circondano cerco di individuare dove potrebbe essere il Passo: lontano.......ma raggiungibile!
I primi 300 metri di dislivello si sviluppano lungo una stradina che si inoltra, per circa 2 km, in una fitta abetaia.
Quanta gente c'è in giro quest'oggi, soprattutto scialpinisti che, per nostra fortuna, al bivio dopo il Rifugio Alpe Corte prendono la deviazione di sinistra, verso il Passo del Branchino.
Così ci ritroviamo....non dico soli, ma con poche persone intorno, cosa che rende il nostro "camminare" ancora più piacevole.
Qui la vista spazia su ampi e invitanti pendii coronati da giganti montuosi.
Percorriamo un tratto in falsopiano e poi la pendenza aumenta e, superato un primo gradone con un delicato attraversamento di un corso d'acqua ghiacciato, raggiungiamo l'Alpe Corte di Mezzo.
I gradoni diventano due e poi tre.....
E' alla fine della terza bastionata che la stanchezza prende il sopravvento.
Il Passo sembra ancora così lontano.....quasi quasi mi fermo qui!
Per fortuna Mauro mi incita a continuare e mi alleggerisce dello zaino, per aiutarmi a procedere.
Passo dopo passo riesco finalmente a raggiungere la meta, che si rivela molto più vicina di quanto immaginassi.
Il panorama che ci si presenta in questa splendida giornata di sole è impareggiabile.
Un panorama conosciuto e per questo ancora più bello.
Per fortuna quest'oggi Eolo riesce a tenere a freno i suoi venti ribelli e, nonostante le rigide temperature, riusciamo a goderci quest'angolo di mondo.
I due "insaziabili" del gruppo, Mauro e Graziella, decidono di procedere fino a raggiungere la cima di Mezzeno, macinando un'altra ottantina di metri di dislivello!
Dopo la sosta rigeneratrice mi sentirei quasi di seguirli....ma penso al ritorno e a come reagiranno le mie ginocchia.
Così scendo con Grazia e Michele, mentre Moreno si ferma ad aspettare gli altri.
Arriviamo alle auto che è ancora presto, così possiamo permetterci la "sosta bar", dove ognuno di noi si autogratifica con qualcosa di stuzzicante.
C'è chi lo fa con la birra, chi con il gelato, chi con il cappuccino e chi con un'appetitosa piadina.
Ma in fondo....ci accontentiamo di poco!
Con me hanno "ciaspolato": Grazia, Graziella, Michele e Moreno
Mauro ci ha accompagnati con gli sci
Forse a causa della stanchezza accumulata nel corso della settimana, o a causa della tosse e del raffreddore che mi sono beccata, o ancora per l'allenamento poco costante di quest'ultimo periodo.
Di scuse ce ne sarebbero tante.....
Faccio finta di niente e mi ripeto: cercherò di tenere il mio passo.....quando sarò stanca mi fermerò!
Ma non appena arriviamo a Valcanale la giornata sembra promettere bene: certo, il freddo è pungente( -9), ma il cielo è limpido e il sole splendente.
Muovo i primi passi e guardando le montagne che ci circondano cerco di individuare dove potrebbe essere il Passo: lontano.......ma raggiungibile!
I primi 300 metri di dislivello si sviluppano lungo una stradina che si inoltra, per circa 2 km, in una fitta abetaia.
Quanta gente c'è in giro quest'oggi, soprattutto scialpinisti che, per nostra fortuna, al bivio dopo il Rifugio Alpe Corte prendono la deviazione di sinistra, verso il Passo del Branchino.
Così ci ritroviamo....non dico soli, ma con poche persone intorno, cosa che rende il nostro "camminare" ancora più piacevole.
Qui la vista spazia su ampi e invitanti pendii coronati da giganti montuosi.
Percorriamo un tratto in falsopiano e poi la pendenza aumenta e, superato un primo gradone con un delicato attraversamento di un corso d'acqua ghiacciato, raggiungiamo l'Alpe Corte di Mezzo.
I gradoni diventano due e poi tre.....
E' alla fine della terza bastionata che la stanchezza prende il sopravvento.
Il Passo sembra ancora così lontano.....quasi quasi mi fermo qui!
Per fortuna Mauro mi incita a continuare e mi alleggerisce dello zaino, per aiutarmi a procedere.
Passo dopo passo riesco finalmente a raggiungere la meta, che si rivela molto più vicina di quanto immaginassi.
Il panorama che ci si presenta in questa splendida giornata di sole è impareggiabile.
Un panorama conosciuto e per questo ancora più bello.
Per fortuna quest'oggi Eolo riesce a tenere a freno i suoi venti ribelli e, nonostante le rigide temperature, riusciamo a goderci quest'angolo di mondo.
I due "insaziabili" del gruppo, Mauro e Graziella, decidono di procedere fino a raggiungere la cima di Mezzeno, macinando un'altra ottantina di metri di dislivello!
Dopo la sosta rigeneratrice mi sentirei quasi di seguirli....ma penso al ritorno e a come reagiranno le mie ginocchia.
Così scendo con Grazia e Michele, mentre Moreno si ferma ad aspettare gli altri.
Arriviamo alle auto che è ancora presto, così possiamo permetterci la "sosta bar", dove ognuno di noi si autogratifica con qualcosa di stuzzicante.
C'è chi lo fa con la birra, chi con il gelato, chi con il cappuccino e chi con un'appetitosa piadina.
Ma in fondo....ci accontentiamo di poco!
Con me hanno "ciaspolato": Grazia, Graziella, Michele e Moreno
Mauro ci ha accompagnati con gli sci
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