Grigna Settentrionale, 2410m (via invernale)
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Prima salita invernale della stagione... come non scegliere il Brioschi? Un altro pezzo del puzzle "Cose da fare" messo finalmente al suo posto. Bellissima sgambata in compagnia di Matteo e Laura, alla loro prima salita in Grigna, una montagna che non delude mai.
Il tempo di sistemarci e siamo già in marcia, tutti gasati ma ben consapevoli di quello che ci aspetta. Superata la cappella del Sacro Cuore, seguiamo il sentiero 31 lungo la valle dei Grassi Lunghi, poi la Costa Reor e via verso l' Alpe Cova e il rifugio Pialeral. Qui decidiamo di ramponarci, visto che la neve comincia a farsi dura e il ghiaccio abbastanza vivo; dopo un veloce caffè da Dario, saliamo passando vicino all'ex-rifugio Tedeschi e puntiamo dritti verso i Comolli.
Fin'ora il tempo è stato schifoso, umido e freddo e le nuvole basse coprono la stupenda visuale che già si gode al Pialeral. Rincuorati del fatto che più in su c'è il sole, seguiamo la traccia e dopo circa 50' arriviamo alle baite Comolli. E qui godo. Appena prima di arrivare, buchiamo lo strato di nubi e lo spettacolo delle cime si apre davanti a noi.
Non ci sono parole per descrivere la bellezza del paesaggio circostante, tutte le cime imbiancate, l'isola del Resegone che spunta dal mare di nuvole, poi il Campelli, lo Zucco di Cam, il Tre Signori... fantastico! Alle baite ci sono un sacco di persone, circa quaranta e quasi si fa fatica a passare. Molti sostano, alcuni scendono ma la maggior parte prosegue lungo il muro per arrivare in vetta. Ora tocca a noi! Pera di frutta secca, thè caldo e via! I primi metri sono abbastanza sofferti, la neve non è molto dura, a volte si affonda fino al ginocchio e a volte si sale come su una scala; cerchiamo di tenerci sulla traccia di sinistra perchè l'altra è completamente devastata da chi scende.
Alla fine, dopo diverse soste e senza mai mollare, arriviamo in cresta. E qui godo. Lo sguardo spazia a 360° dal Rosa al Legnone, poi le cime della mia amata Val Codera, il Porcellizzo, Ligoncio, il Cengalo e il Badile, Pizzi del Ferro, Disgrazia e ancora verso la bergamasca i Diavoli, l' Arera, il Grabiasca... Mi sporgo un po' per vedere se c'è qualcuno che sale dal versante nord. La via del Nevaio e lo Zapel sono immacolati ma ci sono tracce di scialpinisti che han fatto la Ganda dal Bogani. Riposiamo qualche minuto e in circa mezz'ora copriamo il magnifico e aereo tratto di cresta mentre la croce fa capolino da dietro una cimetta di neve.
Foto di rito, anzi fila per fare la foto e poi dentro a rifocillarci. C'è veramente tanta gente, tanta! Penso siano una quarantina di persone ma quando arriviamo noi la maggior parte è già fuori a digerire il pasto godendosi il magnifico sole di oggi. Dopo pranzo, un saluto ai gestori e ritorniamo sui nostri passi. Mentre scendiamo vediamo che in invece procedono in direzione opposta; salgono per poi scendere con il buio e con la luna piena.
Ai Comolli terminiamo il thè di Matteo e proseguiamo, sempre ramponati, verso il Pialeral mentre le luci della sera illumimano la valle e i monti si tingono di rosa. Arrivermo all'auto verso le 17, giusto il tempo di spremere le ultime forze rimaste per sbloccare l'auto dalla neve... e poi a casa... Che giornata!
Alla prossima!
Il tempo di sistemarci e siamo già in marcia, tutti gasati ma ben consapevoli di quello che ci aspetta. Superata la cappella del Sacro Cuore, seguiamo il sentiero 31 lungo la valle dei Grassi Lunghi, poi la Costa Reor e via verso l' Alpe Cova e il rifugio Pialeral. Qui decidiamo di ramponarci, visto che la neve comincia a farsi dura e il ghiaccio abbastanza vivo; dopo un veloce caffè da Dario, saliamo passando vicino all'ex-rifugio Tedeschi e puntiamo dritti verso i Comolli.
Fin'ora il tempo è stato schifoso, umido e freddo e le nuvole basse coprono la stupenda visuale che già si gode al Pialeral. Rincuorati del fatto che più in su c'è il sole, seguiamo la traccia e dopo circa 50' arriviamo alle baite Comolli. E qui godo. Appena prima di arrivare, buchiamo lo strato di nubi e lo spettacolo delle cime si apre davanti a noi.
Non ci sono parole per descrivere la bellezza del paesaggio circostante, tutte le cime imbiancate, l'isola del Resegone che spunta dal mare di nuvole, poi il Campelli, lo Zucco di Cam, il Tre Signori... fantastico! Alle baite ci sono un sacco di persone, circa quaranta e quasi si fa fatica a passare. Molti sostano, alcuni scendono ma la maggior parte prosegue lungo il muro per arrivare in vetta. Ora tocca a noi! Pera di frutta secca, thè caldo e via! I primi metri sono abbastanza sofferti, la neve non è molto dura, a volte si affonda fino al ginocchio e a volte si sale come su una scala; cerchiamo di tenerci sulla traccia di sinistra perchè l'altra è completamente devastata da chi scende.
Alla fine, dopo diverse soste e senza mai mollare, arriviamo in cresta. E qui godo. Lo sguardo spazia a 360° dal Rosa al Legnone, poi le cime della mia amata Val Codera, il Porcellizzo, Ligoncio, il Cengalo e il Badile, Pizzi del Ferro, Disgrazia e ancora verso la bergamasca i Diavoli, l' Arera, il Grabiasca... Mi sporgo un po' per vedere se c'è qualcuno che sale dal versante nord. La via del Nevaio e lo Zapel sono immacolati ma ci sono tracce di scialpinisti che han fatto la Ganda dal Bogani. Riposiamo qualche minuto e in circa mezz'ora copriamo il magnifico e aereo tratto di cresta mentre la croce fa capolino da dietro una cimetta di neve.
Foto di rito, anzi fila per fare la foto e poi dentro a rifocillarci. C'è veramente tanta gente, tanta! Penso siano una quarantina di persone ma quando arriviamo noi la maggior parte è già fuori a digerire il pasto godendosi il magnifico sole di oggi. Dopo pranzo, un saluto ai gestori e ritorniamo sui nostri passi. Mentre scendiamo vediamo che in invece procedono in direzione opposta; salgono per poi scendere con il buio e con la luna piena.
Ai Comolli terminiamo il thè di Matteo e proseguiamo, sempre ramponati, verso il Pialeral mentre le luci della sera illumimano la valle e i monti si tingono di rosa. Arrivermo all'auto verso le 17, giusto il tempo di spremere le ultime forze rimaste per sbloccare l'auto dalla neve... e poi a casa... Che giornata!
Alla prossima!
Tourengänger:
Barbacan

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