Pian di Verra Inferiore (2053 m), Lago Blu (2218 m) e Rifugio Ferraro (2066 m) - Val d'Ayas
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Fantastica ciaspolata in alta Val d'Ayas, al cospetto dei ghiacciai e delle imponenti vette del Rosa.
Dal parcheggio davanti alla chiesa di Saint Jacques mi incammino lungo la strada asfaltata fino a trovare, nei pressi di un ponte sul torrente dove la strada si biforca, i cartelli gialli (e quello rosso, che indica l'itinerario invernale).
Poco dopo si attraversa nuovamente il torrente e si svolta a destra, seguendo i bolli gialli coi numeri dei sentieri (6 ,7 e 8), e si inizia a salire su comoda mulattiera.
La neve è pressochè assente, quindi le ciaspole per ora rimangono attaccate allo zaino.
In breve sono al bivio per Fiery (0 h 30), piccolo gruppo di baite in posizione panoramica che raggiungo con una veloce deviazione.
Tornato sul percorso riprendo la salita e in una mezzora circa di piacevole salita nel bosco arrivo al Pian di Verra Inferiore (1 h 00).
Proseguo ora sull'ampia traccia che risale il pianoro, con lo sguardo calamitato dalle varie vette del Monte Rosa (Castore e Polluce) che chiudono la vallata.
Superate le ultime baite del Piano di Verra Inferiore arrivo ad un bivio, dove abbandono l'ampia traccia principale, che sale al Pian di Verra Superiore, e seguo a sinistra, la traccia, comunque ben evidente, che sale verso il Lago Blu (paline segnavia).
Decido che è arrivato il momento di calzare le ciaspole, e inizio il breve strappo che, con una ripida serpentina ed un tratto più dolce mi porta alla conca del Lago Blu (1 h 35).
Oggi chiaramente non si può ammirare il colore del lago, ma posso comunque godermi il fantastico ambiente circostante.
Al Lago le tracce finiscono, io però decido di proseguire, cercando di raggiungere la stradina che sale al Piano di Verra Superiore (l'ampia traccia abbandonata in precedenza al bivio per il Lago Blu). La stradina da qui non si vede, ma la direzione per arrivarci, guardando la carta, pare ovvia: devo risalire il valloncello a destra della morena e quindi scendere dall'altra parte.
Devo però battere la traccia, impresa che si rivela più ardua del previsto in quanto scopro di trovarmi sopra a una vasta pietraia e devo prestare attenzione a non incastrarmi nei buchi tra un masso e l'altro, ovviamente coperti dalla coltre nevosa.
Arrivato in cima (quota 2265 m), scopro di dovere risalire una seconda morena (pochi metri di dislivello ma molto faticosi), dietro alla quale finalmente scendo sulla stradina!
Questo brevissimo tratto dal Lago a qui mi è costato ben 45 minuti!!
Stanco e già pienamente soddisfatto della mia escursione decido di lasciar perdere il Piano Superiore, e quindi inizio la discesa. Ripasso dal bivio per il Lago Blu seguito all'andata e ritorno al Pian di Verra Inferiore (2 h 50).
Attraverso nuovamente tutto il piano, e, una volta giunto in fondo, svolto a sinistra, seguendo le indicazioni per Resy e per il Rifugio Ferraro.
Dopo un tratto pianeggiante si abbandona la stradina che scende a Saint Jacques e si svolta nuovamente a sinistra su sentiero più stretto ma sempre ben battuto, seguendo le chiare indicazioni.
Alternando alcuni ripidi strappi a dolci saliscendi nel bosco arrivo quindi al bellissimo villaggio Walser di Resy, dove è ubicato il Rifugio Ferraro (3 h 30).
Purtroppo il Rifugio, contrariamente a quanto riportato sul sito internet, è chiuso e io, pensando di pranzare qui, non mi sono portato il pranzo.
Pazienza, mi accomodo su una delle panche all'esterno della struttura e mangio tutto quello che ho: una mela e un pò di cioccolata. Ci pensa il panorama sulla sottostante Val d'Ayas a saziarmi per bene.
Dopo una mezzora di relax riprendo il cammino. Per la discesa decido di non mettere le ciaspole ma i ramponcini, e la scelta si rivelerà azzeccata in quanto la neve in questo tratto è pochissima, in alcuni tratti del tutto assente, ma piuttosto ghiacciata.
Poco dopo ignoro un bivio a destra, che con un traverso mi riporterebbe sul percorso di salita nei pressi di Fiery, e proseguo invece sul sentiero che scende ripidamente verso Saint Jacques (seguendo sempre la palina rossa del tracciato invernale).
Nell'ultimo tratto di discesa, un pò meno esposto al sole, torna ad esserci più neve, ma riesco comunque a procedere bene senza ciaspole e in breve sono di nuovo a Saint Jacques (4 h 15).
Dal parcheggio davanti alla chiesa di Saint Jacques mi incammino lungo la strada asfaltata fino a trovare, nei pressi di un ponte sul torrente dove la strada si biforca, i cartelli gialli (e quello rosso, che indica l'itinerario invernale).
Poco dopo si attraversa nuovamente il torrente e si svolta a destra, seguendo i bolli gialli coi numeri dei sentieri (6 ,7 e 8), e si inizia a salire su comoda mulattiera.
La neve è pressochè assente, quindi le ciaspole per ora rimangono attaccate allo zaino.
In breve sono al bivio per Fiery (0 h 30), piccolo gruppo di baite in posizione panoramica che raggiungo con una veloce deviazione.
Tornato sul percorso riprendo la salita e in una mezzora circa di piacevole salita nel bosco arrivo al Pian di Verra Inferiore (1 h 00).
Proseguo ora sull'ampia traccia che risale il pianoro, con lo sguardo calamitato dalle varie vette del Monte Rosa (Castore e Polluce) che chiudono la vallata.
Superate le ultime baite del Piano di Verra Inferiore arrivo ad un bivio, dove abbandono l'ampia traccia principale, che sale al Pian di Verra Superiore, e seguo a sinistra, la traccia, comunque ben evidente, che sale verso il Lago Blu (paline segnavia).
Decido che è arrivato il momento di calzare le ciaspole, e inizio il breve strappo che, con una ripida serpentina ed un tratto più dolce mi porta alla conca del Lago Blu (1 h 35).
Oggi chiaramente non si può ammirare il colore del lago, ma posso comunque godermi il fantastico ambiente circostante.
Al Lago le tracce finiscono, io però decido di proseguire, cercando di raggiungere la stradina che sale al Piano di Verra Superiore (l'ampia traccia abbandonata in precedenza al bivio per il Lago Blu). La stradina da qui non si vede, ma la direzione per arrivarci, guardando la carta, pare ovvia: devo risalire il valloncello a destra della morena e quindi scendere dall'altra parte.
Devo però battere la traccia, impresa che si rivela più ardua del previsto in quanto scopro di trovarmi sopra a una vasta pietraia e devo prestare attenzione a non incastrarmi nei buchi tra un masso e l'altro, ovviamente coperti dalla coltre nevosa.
Arrivato in cima (quota 2265 m), scopro di dovere risalire una seconda morena (pochi metri di dislivello ma molto faticosi), dietro alla quale finalmente scendo sulla stradina!
Questo brevissimo tratto dal Lago a qui mi è costato ben 45 minuti!!
Stanco e già pienamente soddisfatto della mia escursione decido di lasciar perdere il Piano Superiore, e quindi inizio la discesa. Ripasso dal bivio per il Lago Blu seguito all'andata e ritorno al Pian di Verra Inferiore (2 h 50).
Attraverso nuovamente tutto il piano, e, una volta giunto in fondo, svolto a sinistra, seguendo le indicazioni per Resy e per il Rifugio Ferraro.
Dopo un tratto pianeggiante si abbandona la stradina che scende a Saint Jacques e si svolta nuovamente a sinistra su sentiero più stretto ma sempre ben battuto, seguendo le chiare indicazioni.
Alternando alcuni ripidi strappi a dolci saliscendi nel bosco arrivo quindi al bellissimo villaggio Walser di Resy, dove è ubicato il Rifugio Ferraro (3 h 30).
Purtroppo il Rifugio, contrariamente a quanto riportato sul sito internet, è chiuso e io, pensando di pranzare qui, non mi sono portato il pranzo.
Pazienza, mi accomodo su una delle panche all'esterno della struttura e mangio tutto quello che ho: una mela e un pò di cioccolata. Ci pensa il panorama sulla sottostante Val d'Ayas a saziarmi per bene.
Dopo una mezzora di relax riprendo il cammino. Per la discesa decido di non mettere le ciaspole ma i ramponcini, e la scelta si rivelerà azzeccata in quanto la neve in questo tratto è pochissima, in alcuni tratti del tutto assente, ma piuttosto ghiacciata.
Poco dopo ignoro un bivio a destra, che con un traverso mi riporterebbe sul percorso di salita nei pressi di Fiery, e proseguo invece sul sentiero che scende ripidamente verso Saint Jacques (seguendo sempre la palina rossa del tracciato invernale).
Nell'ultimo tratto di discesa, un pò meno esposto al sole, torna ad esserci più neve, ma riesco comunque a procedere bene senza ciaspole e in breve sono di nuovo a Saint Jacques (4 h 15).
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (5)