Monte Boglia (1516 m)
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Ci sono alcune cime di cui si sente sempre parlare, ma che inspiegabilmente rimangono per anni nel dimenticatoio. Tra queste per me c'era il Monte Boglia, vetta ultra frequentata di cui avevo letto decine di relazioni ma che per motivi oscuri non avevo mai pensato di salire.
L'idea mi viene negli ultimi giorni, quando sia dal San Giorgio che dal Monte Nudo vedevo il Boglia con la sua cima spelacchiata, totalmente priva di neve, in posizione super panoramica.
Parcheggiamo a Brè nel parcheggio all'ingresso del paese e, seguendo i cartelli gialli, ci addentriamo nei bellissimi vicoli del piccolo borgo e quindi imbocchiamo la mulattiera selciata che sale fino a Materone (0 h 20). Ancora una volta c'è mio padre a farmi compagnia per cui decidiamo di fare avanti e indietro per il percorso classico, ovvero la stradina sterrata che sale tranquillamente nella faggeta, passando per Carbonera (0 h 50) e di fianco ai roccioni del Sasso Rosso (1 h 30), dove finalmente si inizia a vedere il panorama.
Il sentiero ora si stringe leggermente, rimanendo comunque larghissimo e ben battuto, e sale a tornanti fino a raggiungere l'anticima del Boglia e quindi percorre il crinale super panoramico per arrivare in vetta al Monte Boglia (2 h 15).
Il panorama è strepitoso, a perdita d'occhio. Si vede addirittura la punta del Cervino che spunta di fianco al Rosa.
Pranziamo in vetta, godendoci la giornata primaverile, e poi ripartiamo seguendo lo stesso percorso dell'andata (si potrebbe fare un bel giro passando per l'Alpe Bolla, sarà per un'altra volta).
Decidiamo di variare solo a Carbonera (3 h 15), dove, anzichè svoltare a sinistra seguendo il sentiero dell'andata, proseguiamo dritti, seguendo le indicazioni per Brè.
Con una comoda discesa nel bosco, su sentiero sempre stile autostrada, rientriamo a Brè nei pressi dell'are picnic e parco giochi e in pochi minuti torniamo alla macchina (4 h 00).
L'idea mi viene negli ultimi giorni, quando sia dal San Giorgio che dal Monte Nudo vedevo il Boglia con la sua cima spelacchiata, totalmente priva di neve, in posizione super panoramica.
Parcheggiamo a Brè nel parcheggio all'ingresso del paese e, seguendo i cartelli gialli, ci addentriamo nei bellissimi vicoli del piccolo borgo e quindi imbocchiamo la mulattiera selciata che sale fino a Materone (0 h 20). Ancora una volta c'è mio padre a farmi compagnia per cui decidiamo di fare avanti e indietro per il percorso classico, ovvero la stradina sterrata che sale tranquillamente nella faggeta, passando per Carbonera (0 h 50) e di fianco ai roccioni del Sasso Rosso (1 h 30), dove finalmente si inizia a vedere il panorama.
Il sentiero ora si stringe leggermente, rimanendo comunque larghissimo e ben battuto, e sale a tornanti fino a raggiungere l'anticima del Boglia e quindi percorre il crinale super panoramico per arrivare in vetta al Monte Boglia (2 h 15).
Il panorama è strepitoso, a perdita d'occhio. Si vede addirittura la punta del Cervino che spunta di fianco al Rosa.
Pranziamo in vetta, godendoci la giornata primaverile, e poi ripartiamo seguendo lo stesso percorso dell'andata (si potrebbe fare un bel giro passando per l'Alpe Bolla, sarà per un'altra volta).
Decidiamo di variare solo a Carbonera (3 h 15), dove, anzichè svoltare a sinistra seguendo il sentiero dell'andata, proseguiamo dritti, seguendo le indicazioni per Brè.
Con una comoda discesa nel bosco, su sentiero sempre stile autostrada, rientriamo a Brè nei pressi dell'are picnic e parco giochi e in pochi minuti torniamo alla macchina (4 h 00).
Tourengänger:
peter86
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