Cima del Fò
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Prima passeggiata dell'anno e prima cimetta.
Sono un po' giù d'allenamento, i giorni scorsi non sono stato molto bene ed anche oggi non mi sento molto in forma, per cui mi accontento di un giretto tranquillo.
Raggiunto il parcheggio della funivia mi incammino sul sentiero n°1; oggi sembra che siano tutti più fiacchi di me, anche chi và a fare le ferrate; il sentiero è pulito, solo tracce di fango e ghiaccio.
Il tempo è bello e l'aria è insolitamente calda, ma dopo un po' di salita la temperatura diventa più fresca e gradevole.
Presa la deviazione per il Passo del Fò trovo un tratto ghiacciato, ma è troppo discontinuo per mettere i ramponcini; in salita non ci sono difficoltà, per la discesa cambierò sentiero.
Salendo con calma arrivo al Passo del Fò; la Capanna Ghislandi è chiusa e ci sono pochi escursionisti nei dintorni, quasi tutti ferratisti che approffittano del tepore per mettere le mani su roccia e catene.
Proseguo per la Cima del Fò; anche qui il sentiero è abbastanza pulito e sulla Cresta della Giumenta non si vede neve.
Giunto sulla cima, 2 ore e 20 minuti, c'è un vento fresco che mi costringe a rivestirmi; scatto qualche foto da questo ottimo punto panoramico e scendo alla Ghislandi dove faccio la sosta per il pranzo.
Scambio qualche parola con un gruppo di escursionisti, dò qualche informazione sulla Giumenta ad un altro gruppo, poi inizio la discesa.
Per evitare il poco ma fastidioso ghiaccio della salita decido di andare verso Piano Fieno; è più lungo e si risale leggermente, ma meno ghiacciato, solo per un breve tratto pianeggiante.
Da Piano Fieno inizio a scendere a valle, e trovo un gruppo di escursionisti quasi sfiniti per l'ardua salita ai Piani d'Erna; mi consolo per non essere quello messo peggio, oggi.
Proseguo la discesa, al primo bivio prendo a destra ed in breve sono al Rifugio Stoppani.
Qui faccio un'altra sosta facendomi tentare dalle torte; un po' di riposo tenendo d'occhio l'orologio (per arrivare all'autobus ci vuole non più di 45 minuti) dopo di ché concludo la discesa, 2 ore e 5 minuti dalla cima, escluse soste.
Ritorno a Milano, doccia, cena, poi mi rendo conto che il vario malessere di questi giorni è scomparso: evidentemente avevo proprio bisogno di una tranquilla e rilassante giornata in montagna.
Alle prossime ...
Ciao
Stefano
Sono un po' giù d'allenamento, i giorni scorsi non sono stato molto bene ed anche oggi non mi sento molto in forma, per cui mi accontento di un giretto tranquillo.
Raggiunto il parcheggio della funivia mi incammino sul sentiero n°1; oggi sembra che siano tutti più fiacchi di me, anche chi và a fare le ferrate; il sentiero è pulito, solo tracce di fango e ghiaccio.
Il tempo è bello e l'aria è insolitamente calda, ma dopo un po' di salita la temperatura diventa più fresca e gradevole.
Presa la deviazione per il Passo del Fò trovo un tratto ghiacciato, ma è troppo discontinuo per mettere i ramponcini; in salita non ci sono difficoltà, per la discesa cambierò sentiero.
Salendo con calma arrivo al Passo del Fò; la Capanna Ghislandi è chiusa e ci sono pochi escursionisti nei dintorni, quasi tutti ferratisti che approffittano del tepore per mettere le mani su roccia e catene.
Proseguo per la Cima del Fò; anche qui il sentiero è abbastanza pulito e sulla Cresta della Giumenta non si vede neve.
Giunto sulla cima, 2 ore e 20 minuti, c'è un vento fresco che mi costringe a rivestirmi; scatto qualche foto da questo ottimo punto panoramico e scendo alla Ghislandi dove faccio la sosta per il pranzo.
Scambio qualche parola con un gruppo di escursionisti, dò qualche informazione sulla Giumenta ad un altro gruppo, poi inizio la discesa.
Per evitare il poco ma fastidioso ghiaccio della salita decido di andare verso Piano Fieno; è più lungo e si risale leggermente, ma meno ghiacciato, solo per un breve tratto pianeggiante.
Da Piano Fieno inizio a scendere a valle, e trovo un gruppo di escursionisti quasi sfiniti per l'ardua salita ai Piani d'Erna; mi consolo per non essere quello messo peggio, oggi.
Proseguo la discesa, al primo bivio prendo a destra ed in breve sono al Rifugio Stoppani.
Qui faccio un'altra sosta facendomi tentare dalle torte; un po' di riposo tenendo d'occhio l'orologio (per arrivare all'autobus ci vuole non più di 45 minuti) dopo di ché concludo la discesa, 2 ore e 5 minuti dalla cima, escluse soste.
Ritorno a Milano, doccia, cena, poi mi rendo conto che il vario malessere di questi giorni è scomparso: evidentemente avevo proprio bisogno di una tranquilla e rilassante giornata in montagna.
Alle prossime ...
Ciao
Stefano
Tourengänger:
stefano58

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