Costa del Dente
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Con i colleghi decidiamo di andare a vedere l'autunno in Val Bognanco.
Volendo scegliere un percorso veloce ma con un buon panorama decido per la Costa del Dente, la larga cresta che porta direttamente dal parcheggio di San Bernardo in cima al Verosso.
La cresta ci permetterà scorci sulla Val Bognanco e la Valdossola, l'unico neo è che potrebbe esserci un po' di neve.
Partiamo sotto una coltre di nubi che però si diradano mentre, in auto, risaliamo la valle. Appena passato San Lorenzo "sbuchiamo" fuori, cielo azzurrissimo. Giunti a San Bernardo siamo soli, ci prepariamo e via.
L'autunno c'è, larici rossi dappertutto al culmine della colorazione. Mentre saliamo la cresta la vista si fa subito interessante, a destra la testata della Val Bognanco in veste autunnale, a sinistra la Valdossola come un golfo in cui si incunea la nebbia.
Dopo circa 400m appare la prima neve che, man mano che saliamo aumenta di quantità, giunti a quota 2150m circa gli amici decidono di fermarsi, per loro c'è troppa neve. Io provo a proseguire, mancano 300m, magari ci si arriva. Riesco a fare ancora circa 100m di dislivello, poi, nel punto in cui ci si deve portare sul lato destro della cresta, la neve ha creato un ripido pendio che porta direttamente nel lago di Ragozza, circa 200m più sotto. Faccio qualche passo ma la neve arriva oltre il ginocchio. Vabbè, lasciamo perdere. Ridiscendo, mangiamo qualcosa e ci scaldiamo al sole. Poi ripercorriamo la cresta in senso inverso fino alle auto.
Volendo scegliere un percorso veloce ma con un buon panorama decido per la Costa del Dente, la larga cresta che porta direttamente dal parcheggio di San Bernardo in cima al Verosso.
La cresta ci permetterà scorci sulla Val Bognanco e la Valdossola, l'unico neo è che potrebbe esserci un po' di neve.
Partiamo sotto una coltre di nubi che però si diradano mentre, in auto, risaliamo la valle. Appena passato San Lorenzo "sbuchiamo" fuori, cielo azzurrissimo. Giunti a San Bernardo siamo soli, ci prepariamo e via.
L'autunno c'è, larici rossi dappertutto al culmine della colorazione. Mentre saliamo la cresta la vista si fa subito interessante, a destra la testata della Val Bognanco in veste autunnale, a sinistra la Valdossola come un golfo in cui si incunea la nebbia.
Dopo circa 400m appare la prima neve che, man mano che saliamo aumenta di quantità, giunti a quota 2150m circa gli amici decidono di fermarsi, per loro c'è troppa neve. Io provo a proseguire, mancano 300m, magari ci si arriva. Riesco a fare ancora circa 100m di dislivello, poi, nel punto in cui ci si deve portare sul lato destro della cresta, la neve ha creato un ripido pendio che porta direttamente nel lago di Ragozza, circa 200m più sotto. Faccio qualche passo ma la neve arriva oltre il ginocchio. Vabbè, lasciamo perdere. Ridiscendo, mangiamo qualcosa e ci scaldiamo al sole. Poi ripercorriamo la cresta in senso inverso fino alle auto.
Tourengänger:
Marchino

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