Cima di Piazzo mt 2057

Giornata spettacolare! Con i miei fratelli Alberto e Giorgio andiamo alla Cima di Piazzo sopra i piani di Artavaggio. Partiamo da Moggio paese per il sentiero alto nr. 24. Nel Vallone il sentiero è a tratti ricoperto da una lastra di ghiaccio e pochissimo nevischio. Giorgio ed io proviamo a mettere i nuovi ausili per il cammino regalatici da Alberto. Si tratta di arnesi in gomma con sotto 10 piccole punte d'acciaio e sono velocissimi da mettere sotto gli scarponi. Non sono ramponi ma comunque su sentieri parzialmente ghiacciati danno più sicurezza per evitare  scivolamenti fastidiosi se non pericolosi ed è come se non ci fossero: per me favolosi! Arrivati all'ex rifugio Casari la neve aumenta e così mettiamo le ciaspole. Saliamo al rifugio Nicola dai piani di Artavaggio evitando i tracciati delle strade ma andando a sinistra lungo tracce di ciaspole. Se il tratto Moggio-Artavaggio è piuttosto monotono e nel bosco, arrivati sui piani si è in paradiso: neve-sole-luce-panorama-cielo blù-temperatura ottima e che si vuole di più? Si piacerebbe essere soli o quasi ed invece complice le vacanze un pò di gente c'è......Al rifugio Nicola affollamento tipo spiagge......Dopo breve sosta ci incamminiamo per la Cima di Piazzo anche se notiamo sulle creste parecchia neve sollevata da un vento abbastanza forte. Iniziamo il traverso e come d'incanto il vento diminuisce notevolmente si da permettere una salita piacevolissima tra il bianco della neve ed il cielo blù cobalto (sono daltonico ma penso che ho detto giusto...) ed il tutto condito dal panorama paradisiaco... Alberto traccia la pista con ottimi stretti zigzag e così senza quasi accorgerci siamo alla madonnina di vetta. Vicino in una buca si sta piuttosto bene. Dato che i miei fratelli non hanno cibi ma intendono mangiare in rifugio sostiamo solamente per goderci la cima e fare foto. Tra l'altro Billie si è messa ad abbaiare penso perchè non sopporta più tanto il fresco della neve sui piedini ( purtroppo l'età avanza). Scendiamo con sempre Alberto davanti come un razzo (forse  essendo uno sciatore provetto é un pò a digiuno di discese): usa le ciaspole  come sci, beato lui ma Giorgio ed io più lenti rimaniamo più a lungo in alto..... Arrivati al rifugio ressa totale. Troviamo comunque un tavolo all'aperto ovviamente (si sta troppo bene) per poter mangiare e qui Billie si rimette completamente gustando un ottimo brasato d'asina al pomodoro: si è leccata i baffi per almeno 5 minuti! In discesa decido di scendere dalla valletta del rifugio Cazzaniga per far rimirare ai fratelli la zona della baita Campelli sotto lo sperone roccioso che sostiene il rifugio e che per me è semplicemente fantastica. Arriviamo all'ex rifugio Casari e proseguiamo fin dopo il tratto più ghiacciato per poi sostituire le ciaspole con i nuovi "sottoscarpa" (non so come denominarli). Alberto invece pur avendo i ramponi scende senza e così ovviamente ad un certo punto subito dopo un pino solitario scivola sul ghiaccio rovinando a terra: per fortuna essendo sufficientemente elastico non ha conseguenze. Arriviamo all'auto proprio quando inizia a fare scuro!. Bellissima gita in compagnia dei miei due fratelli minori come sempre anche se loro vengono piuttosto raramente in montagna(non sono ancora pensionati.....). Sono lieto che Alberto e Giorgio abbiano apprezzato l'escursione e l'ambiente! Billie felice! Le foto verranno poi implementate con quelle migliori di Alberto successivamente....