Capanna Piandios m.1867: ottima giornata in ogni suo aspetto!
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Vista da Alberto: Da almeno 3 settimane,Andrea mi aveva chiesto se potevamo fare una ciaspolata insieme,dove?.....bisognava attendere che previsioni davano per il 9 dicembre.
Il Gabri "lo Scoiattolo" mi chiede qualche giorno prima,com'era la mia intenzione e gli spiego: accetterebbe di aggregarsi,anche Ivan e mi propone la Bardughé ma sentendo Andrea,vuole fare qualcosa con la neve e poi fare un pranzo in capanna portando il dovuto. Non è facile mettere d'accordo tutti,ma il Bradipone ha sempre un asso nella manica e quando organizza un escursione la pianifica (progettare e organizzare mediante un piano preciso), molto differente dal studiare a tavolino (che richiede solo tempo e pazienza).
Quindi propongo la capanna Piandioss in quel della valle di Blenio,capanna che conosco frequentandola in estate e prima volta in inverno: comunque so dove bisogna salire,il mio libro delle capanne spiega chiaramente la via invernale,poi uno è libero di scegliere.....anche la via meno sicura. Il Gabri comincia a informarmi che solo 2 relazioni vengono segnalate e che la partenza è da Leontica,ma a me non interessa,la nostra salita sarà da Marolta,la via invernale così come descrive il libro.
Alle 6,30 ci ritroviamo al Breggia: il Bradipone,Ivan,Gabriele "Scoiattolo delle Alpi" (quando non c'è da battere neve fresca,altrimenti diventa Lumaca delle Alpi he he he),Andrea,Giuseppe e Gianmarco (Pozzino come lo chiama Andrea): personalmente avrei fatto una mezz'oretta prima,dato che il tracciato è in fase di sperimentazione oltre al mio solito passo lento,ma nell'eventualità che la si ripeta (e non è una cattiva idea) conviene partire dal Breggia non dopo le 5,45 in modo tale da poter partire da Marolta alle 7/ 7,15 e aver più tempo.....per un pisolino!
Saliamo a Leontica,pensavo di prendere la stradetta che stando alti porta a Marolta,giunti agli impianti di risalita del Nara il Gabri si scatena: ecco,è qui che si parte ecc,ecc.....non si è ancora convinto che io non voglio salire da questa parte,così ridiscendiamo,seguendo la cantonale principale e dopo Traversa prendiamo l'indicazione per Marolta: uno solo degli amici è preoccupato,il Gabri al quale è moooooooolto difficile far riposare le mascelle e la povera lingua sempre in movimento.....oltre le corde vocali.....ma deve averne una scorta he he he,fa domande su domande.....se sicuro.....ma da Leontica era meglio.....ho scaricato tutte le tracce immaginabili ma questa non esiste e via discorrendo. Per il parcheggio (vi è una grande piazza di giro ove è vietato parcheggiare,anche se notiamo 3 auto posteggiate) quindi proseguiamo e notiamo un paio di posti liberi poco avanti,sulla destra,proseguiamo fino alla successiva piazzola di giro,ritorniamo indietro e parcheggiamo.
Cartelli indicatori non ne esistono,ma ho con me la cartina e mostro il tracciato che vorrei fare: convincere Gabriele e come salire sull'Everest senza ossigeno hi hi hi,impresa ardua e complicata.
Finalmente alle 8,15 partiamo,notiamo la Suni che zoppica ed è praticamente semi congelata,infatti non riesce neppure a scodinzolare e io ribadisco: i cani è meglio se stanno a casa,potrebbero essere causa di problemi.....nel caso c'è già chi è disponile a rinunciare.....il Gabri e chi senò? Ma poche centinaia di metri ecco La Suni scodinzolare e andarsene per i fatti suoi.....e ovviamente sentire il solito e inutile richiamo del suo padrone: Suni vieni qui,Suni no,Suni qua,nnnnnno vieni qui,impratica è un disturbo della quiete nei confronti della fauna locale he he he compreso i due cacciatori che solo il Bradipo aveva avvistato (ho la buona abitudine di guardare molto avanti e sopra qualche decina di metri la mia cuccuzza). Avviso Ivan e il “disturba quiete” che sta per essere impallinato se continua a gridare e per paura,quatto quatto lega al guinzaglio la Suni: la strizza gli ha preso anche allo Scoiattolo delle Alpi he he he. Seguiamo la strada stretta e asfaltata per un tratto,non solo,ma anche leggermente innevata ma non causa nessun problema. Il tracciato prosegue all'ombra attraversa boschi di latifoglie e dopo un poco il sole rischiara il nostro percorso: si raccomanda di seguire interamente la strada,la quale termina poco a monte di una baita.
Da qui tenendosi alti ma vicino alla sponda del torrente che si ha sulla nostra sinistra,si sormontano dei prati per circa un 40 metri di dislivello,raggiungendo una sterrata presso un ponte: si prende a sinistra,parallelamente alla strada asfaltata che è situata più a monte poi giunti ad un altro canale con torrente,si prende la sterrata a destra,la si percorre tutta andando a raggiungere la strada asfaltata che conduce a Gariva.
Qui si prende a sinistra: la strada è battuta,le motoslitte pare che circolino senza problemi e quindi anche in caso di abbondanti nevicate,se non vi è pericolo,potrebbe darsi che si trovi la battuta e quindi camminare con meno fatica. Poco oltre ad una baita,invece di seguire la lunga strada si possono fare dei bei taglioni: nessun problema,sono semplicemente vasti pascoli,quello che conta è saper cercare un tracciato dove l'affondamento è minore. Dato che questa zona è molto aperta e battuta dal sole,vi si può trovare neve portante,quindi essere agevolati nella salita a Gariva che si vede già.
A Gariva attendiamo il resto del gruppo,ma Ivan comincia a sentir freddo e riparte,il Gabri allarmato,gli dice di aspettare e io gli faccio a Gabri il gesto della strizza he he he: lui è come la Suni,s'incolla alle chiappe dei migliori.....si vede che si fida poco del suo GPS galaxxxxxiano hi hi hi.....allora sa che potrebbe facilmente perdersi ha ha ha ha ha ha!
Arrivato Andrea,Pozzino e Giuseppe (che chiede scusa del ritardo: gli dico che l'ultimo non deve mai chiedere scusa,semmai sono i primi a doverlo fare),si riparte: da qui il cartello da 35 minuti alla capanna,in estate ovviamente e lontanamente vediamo Ivan e Gabriele in arrivo alla capanna,ancor lontana e alle spalle di essa il Pizzo Molare. La giornata è spettacolare con vista sull'Adula: bisogna ammettere che il tracciato proveniente da Leontica non è migliore,vi è un vallone da attraversare e all'ombra,quindi per evitarlo lo si deve superare e la cosa migliore è: arrivati ad Ardet,cercare di raggiungere la strada carrozzabile e con quella a Gariva evitando di passare per Pianezza dove risulterebbe complicato l'attraversamento di tale vallone.
Comunque,risaliamo i dolci pendii assolati e mentre mi avvicino alla capanna,noto che nessuno vi è ancora entrato: ma che stanno facendo? Come mai non è ancora aperta?....ed ecco Ivan che si sta cambiando e Gabriele che sale le scale e comincia......ma la capanna è chiusa,ma sei sicuro che è aperta?.....non ti da nemmeno il tempo di arrivare,pretende che a distanza di decine di metri e senza fiato gli dia risposta......zio cannella,ma nessuno riesce a spegnerlo????? Mentre mi avvicino,ecco che apre la porta di ferro.....haaaaa,è aperta!!!!......ma va! Se invece di far prendere aria alle corde vocali ci si guarda bene in giro,osservando,si evitano allarmismi inutili.....ma so che le mie sono vane parole he he he.
Ebbene alle 12,00 sono alla capanna e inizio a dare disposizioni: in capanna,zona sala e cucina,si entra senza scarponi,infatti le ciabatte sono subito a vista appena si apre la porta: tolti gli scarponi passo il pentolone per la raccolta dell'acqua che la si attinge alla vicina fontana,poi raccomando di tagliare legna corta e fine per alimentare la piccola stufa. Giuseppe si dedica all'accensione del camino e io della stufa che stranamente no fa fumo e ha un ottimo tiraggio: TUTTI SI SONO PRODIGATI PER IL BENE COMUNE e di questo ringrazio gli amici.
Finiti i lavori,tutti ci riuniamo attorno al particolare camino che,oltre ad avere un ottimo tiraggio,scalda in fretta il notevole ambiente e chi può dare un giudizio a riguardo? Ivan,colui che da il benestare se ne vale la pena ritornare o evitare.....e il capanatt. Oggi rispetto la precedente ciaspolata,è stata meno dura.....molto meno,più dislivello,+km. ma meno affondamento. Ebbene qualcuno comincia a rompere i marron glassè,sente enormemente la fame.....chi sarà mai?.....il Gabri,pozzo senza fondo dalle mascelle sempre in movimento he he he.
Questa capanna ha una piccola pecca,ma per gente geniale come noi,attrezzati come sempre (se non avessi avuto i miei guanti ignifughi,sarebbe stata moooooooolto dura,non vi sono i coperchi,una pentola di medie dimensioni,uno scola pasta e aggiungerei dei mestoli,asciuga piatti e presine: un minimo indispensabile! I piatti cominciamo a metterli vicino al camino in modo tale che si scaldino,compreso le forchette,come coperchio usiamo il vassoio porta vivande e per scolare si comprime codesto senza far fuori uscire la pasta e......voilà pronto e a tavola e alla bellezza delle 13,45 cominciamo a mangiare,felici e contenti,con il sole che traversando le finestre ci scaldava ulteriormente,fin troppo caldo.
Vino,torta,cioccolatini,biscotti,liquore e whisky (apprezzato,ho avuto l'ok) non son mancati,ma oltre a questo,non è mancata la solidarietà e l'allegria che completano la giornata da favola,quella che ci si aspetta in ogni uscita: oggi non vi è la fretta del rientro. Poi Andrea oltre a fare il cuoco,lava le stoviglie,chi le asciuga e chi infine ha il compito di rendere presentabile l'ambiente ai prossimi che vi verranno. Ebbene alle 15,30 partiamo per il rientro a valle,dopo ben 3 ore e 30 minuti di sosta in capanna,cosa rara ma di gran godimento visto che non vi sono problemi di percorso.
Avevo suggerito di rientrare tramite altro percorso nonostante la cartina era chiara,ma causa le oramai ridotte ore di luce,si concorda di fare lo stesso percorso,poi cala il buio e le frontali sembrano astri in movimento che illuminano la sera e alle 17,50 siamo all'auto,dove il parcheggio è super illuminato,rendendoci facile il sistemarci per fare ritorno a casa.
Amici, spero che anche a voi questa giornata spettacolare,la capanna accogliente,la bella e allegra compagnia vi abbia lasciato un ottimo ricordo come ne ha lasciato a me!
Ciao a tutti e alla prossima!
ivanbutti Confermo il titolo che il Bradipo ha dato all'escursione. Davvero ottima giornata, con il giusto dislivello ( metà circa senza ciaspole ), la neve già assestata rispetto a settimana scorsa, per cui si sprofondava ma in modo più che accettabile. Poi la capanna è posta in un luogo davvero molto aperto e panoramico ed è veramente molto godibile per restarci a pranzare, con il camino centrale che scalda l'ambiente in poco tempo. Penso proprio che ci torneremo, anche perchè siamo stati i primi del nostro gruppo ad arrivarci in invernale, per cui farà piacere anche agli altri amici poterla visitare. E poco lontano ci sono anche anche delle belle creste da potere raggiungere senza particolari difficoltà ....
[u gabri]
Oggi viste le belle previsioni ma le temperature rigide decidiamo di andare a fare un giro alla Capanna Piandios da Marolta in Val di Blenio. Ho caricato alcune traccie gps che salgono da Leontica ma il Bradipo dice che è più sicuro salire da Marolta e allora si parte da li!. Alle 8:20 partiamo salendo sopra Marolta su bella strada agro-pastorale che regala subito una spettacolare vista sull'Adula. La giornata si prospetta ottima e il sole spunta e illumina la valle. Oggi saliamo con passo tranquillo da bradipo facendo qualche taglio ma senza esagerare! Suni inizialmente un po infreddolita ora procede tranquilla senza problemi. La neve è inizialmente poca e si cammina bene senza ciaspole sempre baciati dal sole salendo verso Arded senza però arrivarci. Poco prima di Arded pieghiamo decisamente a sx verso Gariva che ben presto appare lassù tra la neve ! La vista e il panorama si fanno sempre più ampi e belli con la vista sull'Adula, sulla Gana Bianca, sulla zona del Nara e sul Pizzo Molare!
Gariva con le sue baite lassù tra la neve è davvero bella!
Ora le ciaspole fanno bene il loro lavoro e la neve sembra decisamente migliore e più portante della settimana scorsa! A Gariva un cartello indica la Capanna Piandios a 35 minuti.
Con Ivan saliamo decisi e puntiamo verso la capanna salendo in un anfiteatro sempre più bello e magico con sullo sfondo il bel Pizzo Molare! Arriviamo alla Capanna Piandios e visto che il bradipo se la prende comoda iniziamo a togliere il ghiaccio dalla fontana e cerchiamo con scarso successo di trovare la porta giusta per entrare in capanna!!
Arriva il capanat che prende il controllo della situazione e comanda di spaccar legna dando indicazioni precise su lunghezza e spessore, manda a riempire pentole! Intanto arrivano anche gli altri amici e quando i lavori sono fatti entro in capanna con Suni e un mega camino nel centro della stanza già sprigiona un bel calduccio!
Suni reclama la sua manzotin e non la faccio certo attendere!
Tutti ci diamo un po da fare per preparare un'ottima pastasciutta e nel frattempo cominciamo a mangiare un po di antipasto!
In capanna regna una bella atmosfera allegra e spensierata e in breve la pasta è cotta e mangiata! Ottima!
Intanto il camino sprigiona caldo a volontà tanto che Ivan cerca pure di allontanarsi un po dal centro della stanza!
Oggi facciamo tutto con calma,ci concediamo un po di relax dopo il caffè e vari ammazzacaffè e stiamo in capanna un bel po!
Alla fine dobbiamo scendere, sono già le 15:40!
Giù allora tra la bella neve mentre piano piano il sole tramonta ! Accendiamo le frontali e scendiamo per la facile strada fino a Marolta dove arriviamo alle 17:45 quando è buio pesto!
Ottima capanna, bellissima escursione in una zona molto soleggiata e panoramica, molto piacevole la compagnia!
Un grazie a Suni,anche oggi perfetta compagna di escursione!
Un grazie agli amici per la stupenda giornata passata insieme!
GONZO: 3 ore e 1/2 di sosta davanti ad 1 eccellente camino.....la prox volta possiamo partire anche 2 ore prima e restare su li a oltranza; ottima compagnia e leccornie sul tavolo.
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