La Val Cavargna non è mai stata così invitante. Le cime bianche si stagliavano contro un cielo blu stupefacente e nemmeno una nuvola può guastarci l'inaugurazione della stagione..così avevamo pensato e siamo partiti più carichi che mai. Lasciata la macchina a Tecchio, iniziamo la salita sulla carrareccia e purtroppo la prima sorpresa: niente neve! Ciaspole nello zaino, proseguiamo speranzosi di trovarne un po' almeno dopo il Rifugio Croce di Campo (1741 msm) verso Pianchette. Procediamo spediti su per i tornanti (siamo troppo arrugginiti per le scorciatoie) quando una raffica gelida e violenta di vento ci travolge. La neve ci viene sputata addosso da tutti i versanti come schegge di vetro sulla faccia. Mai vissuta un'esperienza simile! Siamo avvolti da un tornado di neve e ci buttiamo per terra per non cadere..ci fanno male le costole dal ridere...con il vento contro e facendo il doppio della fatica, siamo costretti a fermarci più volte e a puntarci con i piedi ma alla fine raggiungiamo il rifugio- chiuso-; ci concediamo una bella tazza di tè fumante e il mitico nocciolato Novi (la nostra tradizione di vetta). Con noi c'è un altro avventuriero che aspetta gli amici di ritorno dalla Cima. Noi decidiamo di abortire l'impresa: la cresta non ha un riparo e su il vento è ancora più violento; un'ultima tazza di pozione corroborante con gli occhi puntati sul Monte Rosa, il nostro lago e la Grigna..si vede bene anche la nostra Valle Intelvi con il Generoso, il Monte Crocione e il Sasso Gordona; insomma il panorama è mozzafiato. L'aria gelida non ci dà tregua (nemmeno il tempo di scattare una foto!) e decidiamo di scendere..la vetta ci aspetta per un'altra volta..magari con le ciaspole ai piedi!
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