Cannero Lago Maggiore (escursione ad anello)
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Per gli escursionisti delle nostre zone, che desiderano ancora camminare su sentieri sicuri nel periodo tardo autunnale, esiste una bella opportunità, che consiste nel scendere a quote inferiori sul Lago Maggiore; e siccome, la settimana scorsa ho avuto la fortuna di conoscere Eugenio veget noto esponente del sito, che ci delizia spesso con le sue escursioni di qualità, ho pensato di affidarmi ciecamente a lui, proponendogli di organizzare una gita nella sua zona.
Partiamo così dall'abitato di Cannero in piacevole e nutrita compagnia, con una gradevole temperatura di 8°. Usciti dal dedalo di case imbocchiamo la bella mulattiera lastricata che conduce in direzione Cannobio, che si mantiene stabilmente 80 metri circa sopra la statale, alternando tratti di bosco a coltivi esposti a mezzogiorno, dove Eugenio e Rolando ci erudiscono delle particolarità presenti sul tracciato. Arriviamo così a Carmine superiore, sito medievale meraviglioso costituito da una manciata di case capeggiate dall'antica chiesa di San Gottardo costruita negli anni 1300/1400, edificate su di uno sperone roccioso con grandioso panorama sul lago, ben visibile Maccagno sulla sponda opposta a 2 Km esatti.
Dopo la sosta ripartiamo alla volta di Molineggi che sfioriamo solamente, siccome il sentiero che sale nel bosco di castagni, interseca la grandiosa mulattiera proveniente da Cannobio prima di arrivare in questa località, in questo tratto sono di nostro interesse le trincee della Linea Cadorna, avvolte nella vegetazione, ma ancora ben visibili, risalenti alla 1° Guerra Mondiale, un'opera colossale che si estendeva ber ben 200 Km, comprendendo la Val d'Ossola e le Alpie Orobie.
Ora invertiamo il senso di marcia rispetto all'andata sulla poc'anzi citata mulattiera, e arriviamo a Viggiona che visitiamo alla spicciolata, dove notiamo due particolarità: la prima riguarda la presenza di ben due chiese di cui una di esagerata dimensione rapportata alla popolazione, la seconda inerente il campanile che riporta due orologi, uno con i numeri romani l'altro con i numeri decimali (arabi).
A breve distanza in direzione ovest arriviamo a Cheglio 787 m. punto più elevato dell'escursione, dove i nostri compagni di escursione allestiscono un ricco banchetto con tanto di dolcetti e caffè preparato al momento. Con breve percorso giungiamo a Trarego, dove ha inizio la discesa che ci riporta a Cannero, anche qua fortunatamente una mulattiera ci aiuta a perdere quota, solamente nel tratto conclusivo percorriamo brevemente l'arteria asfaltata, siamo in conclusione della bella giornata, ma prima dell'epilogo Eugenio ci propone una visita a dei loro conoscenti, che ogni anno creano in giardino un presepe di ciclopiche dimensioni, purtroppo è in allestimento possiamo solo pregustarci il capolavoro che ne conseguirà, occasione per tornare in questa bella zona a noi sconosciuta escursionisticamente, che ci ricorda molto la riviera ligure.
Dati GPS: Sviluppo planimetrico 14,5 Km
Dislivello complessivo 700 m.


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