Grignetta (2177 m) - Anello creste Sinigaglia e Cermenati
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Meta ultra inflazionata qui su Hikr, la Grignetta per me rappresenta un'assoluta novità, per questo dedico un pò di spazio a questa relazione che in realtà non dice nulla di nuovo.
Pur essendo a due passi da Milano le Grigne rientrano in una zona a me del tutto sconosciuta, che per anni non ho neanche preso in considerazione.
Decido di colmare questa lacuna partendo dalla Grigna più piccola.
Lasciata l'auto ai Piani dei Resinelli prendo la stradina asfaltata che in pochi minuti mi conduce al Rifugio Carlo Porta ( 0 h 15). Qui svolto a sinistra, seguendo i cartelli, e in breve inizio la ripida salita lungo il sentiero n°7.
Il mio programma originale prevedeva di fare avanti-indietro dalla Cresta Cermenati. So bene che è il percorso più noioso, ma essendo poco avvezzo alle difficoltà tecniche e non conoscendo la zona, preferisco andare sul sicuro.
L'imprevisto però è sempre dietro l'angolo e così, arrivato al bivio col sentiero n°3 (a quota 1750 m circa) sbaglio e svolto a destra invece che proseguire dritto lungo la Cermenati.
Non so come sia stato possibile non vedere l'autostrada di sfasciumi davanti a me, forse a causa delle tante persone ferme in mezzo al sentiero a chiacchierare che mi coprivano la visuale e del mio procedere a testa bassa.
Fatto sta che mi ritrovo a percorrere un insidioso traverso, con un paio di punti un pò esposti e un brevissimo tratto su roccia.
Non ricordavo di queste difficoltà tecniche nelle descrizioni lette su internet, così chiedo ad alcune persone che mi seguono su quale sentiero ci troviamo e mi confermano che è il n°7.
Presto scoprirò che anche loro si sono sbagliati!
Poco dopo infatti un cartello conferma i miei dubbi. Per tornare sulla Cermenati dovrei fare dietrofront, altrimenti posso svoltare a sinistra e prendere il Canalone Porta (ipotesi che non prendo neanche in considerazione) o andare dritto verso la Cresta Sinigaglia.
Chiedo informazioni ad alcuni escursionisti che scendono sulle difficoltà della Sinigaglia: mi assicurano non essere nulla di terribile, solo un tratto esposto e qualche passaggio su roccia alla fine.
Considerato che dovrei farla solo in salita, per poi scendere dalla Cermenati, mi faccio coraggio e proseguo dritto, aggregandomi al gruppo di ragazzi che come me hanno sbagliato al bivio precedente.
Risalendo tra sfasciumi e roccette raggiungiamo la cresta e poco dopo ecco la prima difficoltà: il Saltino del Gatto. Per i pochi che non lo conoscono si tratta di un brevissimo traverso (3-4 metri direi) su roccia, da fare tenendosi al cavo e poggiando i piedi sui pioli metallici.
Superata questa difficoltà si arriva finalmente in vista della vetta che, con il suo bivacco, appare vicina di fronte a noi.
Non conoscendo il percorso penso che le difficoltà maggiori siano terminate invece, superato facilmente un secondo tratto attrezzato, mi trovo davanti ad un passaggio su roccia molto ripido, anch'esso attrezzato con una catena.
La roccia offre comunque diversi appigli e, aiutandomi con la catena, arrivo su senza problemi.
Ora vedo la cima a pochi metri da me, ma per raggiungerla devo prima scendere un altro ripido tratto su roccia e poi risalire l'ultima erta quasi verticale, il tutto sempre con l'aiuto delle catene e su rocce che offrono diversi appigli.
Sono tratti piuttosto brevi, 4-5 metri al massimo direi, però per chi è abituato ad usare i piedi e non le mani come me mettono un pò di soggezione.
Comunque, con la dovuta attenzione, supero anche l'ultima erta senza problemi e finalmente raggiungo la vetta della Grignetta (2 h 20) !
Mi godo il fantastico panorama, rovinato solo in minima parte da una leggera foschia che offusca i lontani 4000 vallesani, per una mezzora. Quindi, un pò disturbato dal caos di persone in vetta, decido di scendere, percorrendo stavolta la Cermenati.
Superati due facilissimi tratti con catene, inizia la picchiata verso il Rifugio Porta. Per fortuna sono solo 700 metri di dislivello, ma il sentiero sempre ripido e composto da pietre e sfasciumi rende la discesa una vera tortura per gambe e ginocchia.
Scendendo come sempre in tutta tranquillità ripasso dal bivio dell'andata e finalmente arrivo al Rifugio Porta (3 h 45) e quindi ai Piani dei Resinelli (4 h 00).
Pur essendo a due passi da Milano le Grigne rientrano in una zona a me del tutto sconosciuta, che per anni non ho neanche preso in considerazione.
Decido di colmare questa lacuna partendo dalla Grigna più piccola.
Lasciata l'auto ai Piani dei Resinelli prendo la stradina asfaltata che in pochi minuti mi conduce al Rifugio Carlo Porta ( 0 h 15). Qui svolto a sinistra, seguendo i cartelli, e in breve inizio la ripida salita lungo il sentiero n°7.
Il mio programma originale prevedeva di fare avanti-indietro dalla Cresta Cermenati. So bene che è il percorso più noioso, ma essendo poco avvezzo alle difficoltà tecniche e non conoscendo la zona, preferisco andare sul sicuro.
L'imprevisto però è sempre dietro l'angolo e così, arrivato al bivio col sentiero n°3 (a quota 1750 m circa) sbaglio e svolto a destra invece che proseguire dritto lungo la Cermenati.
Non so come sia stato possibile non vedere l'autostrada di sfasciumi davanti a me, forse a causa delle tante persone ferme in mezzo al sentiero a chiacchierare che mi coprivano la visuale e del mio procedere a testa bassa.
Fatto sta che mi ritrovo a percorrere un insidioso traverso, con un paio di punti un pò esposti e un brevissimo tratto su roccia.
Non ricordavo di queste difficoltà tecniche nelle descrizioni lette su internet, così chiedo ad alcune persone che mi seguono su quale sentiero ci troviamo e mi confermano che è il n°7.
Presto scoprirò che anche loro si sono sbagliati!
Poco dopo infatti un cartello conferma i miei dubbi. Per tornare sulla Cermenati dovrei fare dietrofront, altrimenti posso svoltare a sinistra e prendere il Canalone Porta (ipotesi che non prendo neanche in considerazione) o andare dritto verso la Cresta Sinigaglia.
Chiedo informazioni ad alcuni escursionisti che scendono sulle difficoltà della Sinigaglia: mi assicurano non essere nulla di terribile, solo un tratto esposto e qualche passaggio su roccia alla fine.
Considerato che dovrei farla solo in salita, per poi scendere dalla Cermenati, mi faccio coraggio e proseguo dritto, aggregandomi al gruppo di ragazzi che come me hanno sbagliato al bivio precedente.
Risalendo tra sfasciumi e roccette raggiungiamo la cresta e poco dopo ecco la prima difficoltà: il Saltino del Gatto. Per i pochi che non lo conoscono si tratta di un brevissimo traverso (3-4 metri direi) su roccia, da fare tenendosi al cavo e poggiando i piedi sui pioli metallici.
Superata questa difficoltà si arriva finalmente in vista della vetta che, con il suo bivacco, appare vicina di fronte a noi.
Non conoscendo il percorso penso che le difficoltà maggiori siano terminate invece, superato facilmente un secondo tratto attrezzato, mi trovo davanti ad un passaggio su roccia molto ripido, anch'esso attrezzato con una catena.
La roccia offre comunque diversi appigli e, aiutandomi con la catena, arrivo su senza problemi.
Ora vedo la cima a pochi metri da me, ma per raggiungerla devo prima scendere un altro ripido tratto su roccia e poi risalire l'ultima erta quasi verticale, il tutto sempre con l'aiuto delle catene e su rocce che offrono diversi appigli.
Sono tratti piuttosto brevi, 4-5 metri al massimo direi, però per chi è abituato ad usare i piedi e non le mani come me mettono un pò di soggezione.
Comunque, con la dovuta attenzione, supero anche l'ultima erta senza problemi e finalmente raggiungo la vetta della Grignetta (2 h 20) !
Mi godo il fantastico panorama, rovinato solo in minima parte da una leggera foschia che offusca i lontani 4000 vallesani, per una mezzora. Quindi, un pò disturbato dal caos di persone in vetta, decido di scendere, percorrendo stavolta la Cermenati.
Superati due facilissimi tratti con catene, inizia la picchiata verso il Rifugio Porta. Per fortuna sono solo 700 metri di dislivello, ma il sentiero sempre ripido e composto da pietre e sfasciumi rende la discesa una vera tortura per gambe e ginocchia.
Scendendo come sempre in tutta tranquillità ripasso dal bivio dell'andata e finalmente arrivo al Rifugio Porta (3 h 45) e quindi ai Piani dei Resinelli (4 h 00).
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (4)