Punta di Scais 3038 mt - Camino Baroni
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Punta di Scais 3038 mt, Camino Baroni
Altro fine settimana di bel tempo, non me lo faccio scappare, coinvolgo Giuseppe nel mio progetto per la salita a Punta Scais sulle Orobie e via verso una nuova avventura. Questa cima è solo da un anno nel mio cassetto dei desideri, grazie al report di Luca_P mi convinco che è alla mia portata e allora si deve andare.
Con Giuseppe programmiamo la salita, litighiamo sul’ora di partenza, io troppo presto, lui troppo tardi, alla fine si decide per una via di mezzo, sapendo che sarà lunga (non pensavo così lungaaaaa ……) e con gli zaini carichi del materiale occorrente procediamo con un passo comodo ma regolare e ci metteremo tutto il tempo che serve anche a costo di fare tardi (con questa premessa è una sentenza annunciata). La zona è nuova per tutti e due ma le indicazioni sono buone e arriviamo prima alla diga e poi al rifugio tranquilli, gustandoci il posto magnifico e particola. Piccola pausa e proseguiamo verso la meta, abbandoniamo il sentiero che sale al passo scaletta e ci dirigiamo a vista verso la vedretta di Scais, qui si cambia musica non esiste traccia di sentiero e nemmeno ometti, si sale e basta. L’ambiente è davvero bello si passa dalla pietraia, allo sfasciume detritico della vedretta e quello che resta del ghiacciaio, bello ma la progressione è davvero lenta, infatti ci mettiamo un casino e quando siamo in vista della via è dannatamente tardi, qualcuno è già in vetta e noi ancora sotto, una occhiata al Redorta dove c’è qualcuno in vetta e altri salgono dal ghiacciaio. Discutiamo .. parliamo … decidiamo di salire e di fare tardi per il ritorno a casa (per me saranno guai …..), il meteo è buono e questo mi rende tranquillo. Deviamo verso le rocce e qui finalmente troviamo le indicazioni per avvicinarci alla via, peccato che si tratta di un ripido canale ghiaioso ben segnato ma che può franare ad ogni passo sen non stai attento, ben attrezzato con corde per la sicurezza su alcuni tratti rocciosi utili soprattutto in discesa. La domanda sorge spontanea “ma poi devo scendere di qui?” la risposta già la conosco “SI”, vabbè poi quando scendo ci penso e si va avanti fino all’attacco della via e del bel camino.
Sosta per prendere fiato, ci imbraghiamo e si riparte, l’arrampicata è bella e la roccia finalmente quasi tutta buona, per l’ultima parte del caminetto decidiamo di salirla in sicurezza e finalmente usiamo la corda, che faceva sola zavorra nello zaino. Il tiro è di III° niente di particolare ma per me che arrampico poco è sembrato bellissimo ci sono anche un paio di spit per i rinvii, 30 mt di puro divertimento e legati si sale più sicuri. Incontriamo altri due che scendono, due chiacchere e li facciamo passa, poi si prosegue per la cresta in conserva fino alla placca di IV° che noi preferiamo aggirare sulla SX e diretti in vetta. Una sola parola BELLISSIMOOOOOOOOOOOOOOO, ci facciamo i complimenti e ci godiamo i panorami e la cima e tutta per noi. Lo sguardo spazia a 360°, le nuvole nascondono il vicino Redorta ma qualche volta spunta fuori dalle nuvole, e poi una bella occhiata ai diavoli appena saliti il sabato scorso.
Dopo una piccola pausa si scende, cresta, roccia, calate in doppia ecc. insomma ci si diverte (è un modo di dire), arrivati a fine via ci resta la lunga discesa e tutto quel maledetto sfasciumeeeeee. Con molta attenzione passiamo anche questa parte e il resto diventa tutto più facile, mi godo l’ambiente davvero particolare e per me bello ……. Incontriamo stambecchi camosci e finalmente siamo al rifugio. Pausa e via verso la macchina, ormai resta il comodo sentiero e le luci del tramonto, alla diga è ormai buio e si accende la frontale e in breve si arriva al parcheggio.
Il pensiero è uno solo avvisare a case che va tutto bene e siamo solo in ritardo, ma sorpresa anche qui il cell. non prende, e allora via presto in auto in cerca di una tacca per poter telefonare. Finalmente il telefono da segni di vita è posso avvisa a casa. Fatta anche questa mi posso godere le emozioni della bellissima giornata.
Anche oggi la montagna mi ha stupito con le sue meraviglie che vissute di persona sono davvero belle, un ringraziamento particolare al socio che ha voluto condividere con me la lunga giornata.
Quota partenza: 1228 mt
Quota arrivo: 3038 mt
Dislivello : 1810 mt (circa)
Distanza: 23,400 km (circa)
Tempo totale : 12 h 30 min. (esclusa sosta al rifugio)
Relazione vedi: http://www.rifugi-bivacchi.com/it/137/Rifugio-non-custodito-Mambretti-Luigi
Per le foto che rendono davvero bene la salita vedi:
Luca_P http://www.hikr.org/tour/post39388.html
http://www.gamass.it/Index.php?pagina=2011&folder=11-08-19-20_Pizzo_Scais&prgpag=1
http://www.gamass.it/Index.php?pagina=Galleria&folder=12-08-17,18_Punta_Scais
Altro fine settimana di bel tempo, non me lo faccio scappare, coinvolgo Giuseppe nel mio progetto per la salita a Punta Scais sulle Orobie e via verso una nuova avventura. Questa cima è solo da un anno nel mio cassetto dei desideri, grazie al report di Luca_P mi convinco che è alla mia portata e allora si deve andare.
Con Giuseppe programmiamo la salita, litighiamo sul’ora di partenza, io troppo presto, lui troppo tardi, alla fine si decide per una via di mezzo, sapendo che sarà lunga (non pensavo così lungaaaaa ……) e con gli zaini carichi del materiale occorrente procediamo con un passo comodo ma regolare e ci metteremo tutto il tempo che serve anche a costo di fare tardi (con questa premessa è una sentenza annunciata). La zona è nuova per tutti e due ma le indicazioni sono buone e arriviamo prima alla diga e poi al rifugio tranquilli, gustandoci il posto magnifico e particola. Piccola pausa e proseguiamo verso la meta, abbandoniamo il sentiero che sale al passo scaletta e ci dirigiamo a vista verso la vedretta di Scais, qui si cambia musica non esiste traccia di sentiero e nemmeno ometti, si sale e basta. L’ambiente è davvero bello si passa dalla pietraia, allo sfasciume detritico della vedretta e quello che resta del ghiacciaio, bello ma la progressione è davvero lenta, infatti ci mettiamo un casino e quando siamo in vista della via è dannatamente tardi, qualcuno è già in vetta e noi ancora sotto, una occhiata al Redorta dove c’è qualcuno in vetta e altri salgono dal ghiacciaio. Discutiamo .. parliamo … decidiamo di salire e di fare tardi per il ritorno a casa (per me saranno guai …..), il meteo è buono e questo mi rende tranquillo. Deviamo verso le rocce e qui finalmente troviamo le indicazioni per avvicinarci alla via, peccato che si tratta di un ripido canale ghiaioso ben segnato ma che può franare ad ogni passo sen non stai attento, ben attrezzato con corde per la sicurezza su alcuni tratti rocciosi utili soprattutto in discesa. La domanda sorge spontanea “ma poi devo scendere di qui?” la risposta già la conosco “SI”, vabbè poi quando scendo ci penso e si va avanti fino all’attacco della via e del bel camino.
Sosta per prendere fiato, ci imbraghiamo e si riparte, l’arrampicata è bella e la roccia finalmente quasi tutta buona, per l’ultima parte del caminetto decidiamo di salirla in sicurezza e finalmente usiamo la corda, che faceva sola zavorra nello zaino. Il tiro è di III° niente di particolare ma per me che arrampico poco è sembrato bellissimo ci sono anche un paio di spit per i rinvii, 30 mt di puro divertimento e legati si sale più sicuri. Incontriamo altri due che scendono, due chiacchere e li facciamo passa, poi si prosegue per la cresta in conserva fino alla placca di IV° che noi preferiamo aggirare sulla SX e diretti in vetta. Una sola parola BELLISSIMOOOOOOOOOOOOOOO, ci facciamo i complimenti e ci godiamo i panorami e la cima e tutta per noi. Lo sguardo spazia a 360°, le nuvole nascondono il vicino Redorta ma qualche volta spunta fuori dalle nuvole, e poi una bella occhiata ai diavoli appena saliti il sabato scorso.
Dopo una piccola pausa si scende, cresta, roccia, calate in doppia ecc. insomma ci si diverte (è un modo di dire), arrivati a fine via ci resta la lunga discesa e tutto quel maledetto sfasciumeeeeee. Con molta attenzione passiamo anche questa parte e il resto diventa tutto più facile, mi godo l’ambiente davvero particolare e per me bello ……. Incontriamo stambecchi camosci e finalmente siamo al rifugio. Pausa e via verso la macchina, ormai resta il comodo sentiero e le luci del tramonto, alla diga è ormai buio e si accende la frontale e in breve si arriva al parcheggio.
Il pensiero è uno solo avvisare a case che va tutto bene e siamo solo in ritardo, ma sorpresa anche qui il cell. non prende, e allora via presto in auto in cerca di una tacca per poter telefonare. Finalmente il telefono da segni di vita è posso avvisa a casa. Fatta anche questa mi posso godere le emozioni della bellissima giornata.
Anche oggi la montagna mi ha stupito con le sue meraviglie che vissute di persona sono davvero belle, un ringraziamento particolare al socio che ha voluto condividere con me la lunga giornata.
Quota partenza: 1228 mt
Quota arrivo: 3038 mt
Dislivello : 1810 mt (circa)
Distanza: 23,400 km (circa)
Tempo totale : 12 h 30 min. (esclusa sosta al rifugio)
Relazione vedi: http://www.rifugi-bivacchi.com/it/137/Rifugio-non-custodito-Mambretti-Luigi
Per le foto che rendono davvero bene la salita vedi:
Luca_P http://www.hikr.org/tour/post39388.html
http://www.gamass.it/Index.php?pagina=2011&folder=11-08-19-20_Pizzo_Scais&prgpag=1
http://www.gamass.it/Index.php?pagina=Galleria&folder=12-08-17,18_Punta_Scais
Tourengänger:
Mauro

Communities: Hikr in italiano
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