Stavo sistemando le foto delle ultime vacanze. Quando mi sono capitate sott'occhio le foto di questa gita, mi è venuta voglia di dedicare un piccolo omaggio alle mie bimbe, Marta e Camilla (4 e 3 anni) che in questa occasione, per la prima volta con le loro sole gambette, sono arrivate in vetta ad una montagna... sicuramente non una cima blasonata, e magari anche la definizione di "montagna" potrebbe risultare un po' eccessiva, però per loro è stata una nuova avventura (speriamo la prima di tante altre), e non vi dico l'espressione che avevano quando si sono rese conto che ovunque si giravano... vedevano lontano!
Due note sulla gita:
Lasciata l'auto al Passo del Redebus, abbiamo sfruttato un passaggio offertoci dal nostro gentilissimo padrone di casa (che in quanto residente non paga il permesso, effettivamente un po' caro) fino alla Malga Cambroncoi. Attraversati i pascoli alle spalle di quest'ultima, si raggiunge una mulattiera che risale con una serie di tornanti nel bosco (itinerario segnato col n.4) fino a raggiungere una prima radura da cui si vede già la croce della cima che si raggiunge in breve.
Panorama spettacolare, nonostante un po' di foschia, su tutta la Valle dei Mocheni, sui monti a sud della Valsugana, su Trento e, soprattutto, una vista magnifica sul gruppo delle dolomiti di Brenta (che da sola, a mio modesto parere, vale questa gita... ovviamente se capitate in zona) e più lontano sul gruppo di Adamello e Presanella.
Foto di rito, e ritorno alla malga col sentiero SAT n.404.
A questo punto Marta e Camilla si sbranano i loro meritati panini, e dopo un saluto a cani, cavalli e mucche, torniamo per la strada asfaltata al Passo del Redebus.
Nota: La malga è raggiungibile dal passo anche tramite un bellissimo sentiero quasi completamente immerso in un freschissimo bosco (SAT n.404, lo stesso che poi va al Dosso di Costalta).
Un particolare ringraziamento a Cristina ed a Marco27: se non fosse stato per il loro consiglio, probabilmente non avremmo mai scoperto questa valle meravigliosa.
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