Piz Argient 3.945m...che giro!!!
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Premessa: l'anno scorso dopo essere salito con mio cugino Vittorio sul Piz Palù avevamo pensato alla prossima cima da salire e la scelta era ricaduta sul Piz Zupò o Piz Argient, però salendo dal rif. Bignami e non dalla Marinelli.
1° giorno
Dopo una notte in valmalenco sveglia alle 3.40 e alle 5.25 siamo pronti a partire dal parcheggio della diga di Alpe Gera (2.018m). Il primo tratto decidiamo di farlo con l'aiuto delle frontali e delle luci della diga per portarci un po avanti sulla tabella di marcia.
Lo zaino è pesante come l'anno scorso, ma contiene tutte cose necessarie per il giro e per passare una notte al bivacco Pansera.
Passiamo dal rif. Bignami (2.401m - 1h) e proseguiamo seguendo i bolli triangolari gialli dell'alta via della Valmalenco e blu del sentiero glaciologico che porta al lago di Fesso (2.638m - 1h40'), da quì per bolli triangolari gialli e ometti e seguendo una traccia di sentiero che prima scende al lago e poi risale un canalone di detriti, per poi passare sulla destra vicino ai bastioni rocciosi ci portiamo alla bocchetta (2.858m - 2h20'); quì ci mettiamo imbrago con chiodo di ghiaccio, un rinvio e un cordoncino con nodo prusik, ramponi e picca con un bastoncino.
Le maggiori insidie del primo tratto del ghiacciaio di Fellaria Occidentale sono alcuni colatoi e alcuni crepacci che si possono aggirare salendo verso sinistra.
Arriviamo nella zona molto crepacciata dei Sassi Rossi e ci leghiamo, è sconcertante vedere quanti crepacci si sono aperti a distanza di un solo anno, cerchiamo la strada migliore e nella parte più crepacciata passiamo sulla sinistra. Anche se è presto il caldo inizia a farsi sentire, anche la parte finale per raggiungere il Passo dei Sassi Rossi è parecchio crepacciato, arriviamo al bivacco Pansera (3.546m - 5h), stendiamo i sacchi a pelo e facciamo una breve sosta per rifocillarci. Ripartiamo verso la Forcola Bellavista (3.688m - 45' dal bivacco) e percorriamo il giro delle belleviste verso il rif. Marco e Rosa e quando ormai è in vista svoltiamo a sinistra nel vallone che collega Piz Zupò e Argient., non c'era traccia per la recente nevicata ma il percorso era ben evidente.
Raggiungiamo la Fuorcla dal Zupò (3.846m - 2h), passiamo il crepaccio terminale e iniziamo la cresta con un vento teso e fastidioso ed in 15' arriviamo sul Piz Argient (3.945m - 2h15')...la più alta vetta che abbia mai salito!
La giornata è favolosa e senza una nuvola....il panorama lo è altrettanto.
Dopo le foto di vetta iniziamo a ritornare verso il "monolocale" gustandoci le bellezze del percorso e dopo 2h30' raggiungiamo il bivacco per il meritato riposo e per un the preparato sciogliendo pezzi di ghiaccio.
Ci sono altri due ragazzi che l'indomani vogliono salire al Piz Palù.
2° giorno
La notte son riuscito a dormire decentemente nel mio sacco invernale, anche se si sentivano le raffiche di vento, ci svegliamo alle 7, prepariamo un the sciogliendo ghiaccio e alle 8.30 iniziamo a scendere passando tra un crepaccio e l'altro, alle 10.30 siamo alla bocchetta alla fine del ghiacciaio, un po di relax e ripartiamo per il rif. Bignami e alle 12.55 siamo al parcheggio sotto la diga di Alpe Gera...giusto in tempo per un piatto di pasta alla carbonara da mio cugino!
Il giro è molto lungo e prevalentemente su ghiacciaio con la zona dei Sassi rossi molto crepacciata(consiglio di passarci solo in condizioni di tempo bello e stabile), ma il panorama è mozzafiato su tutte le cime del gruppo del Bernina, inoltre il giro delle Belleviste è una traccia in quota tra i 3.600/3.750m con degli scenari molto belli.
Dati del GPS Garmin 205:
1° giorno: 20,84 km
2° giorno: 11,44 km
dislivello totale: 2.423m
Al ritorno la traccia termina alla bocchetta...batteria esaurita!
BIVACCO PANSERA
Il bivacco può contenere al massimo 5 persone, sono disponibili diverse coperte ma col sacco a pelo si dorme meglio, non c'é il fornelletto a gas e l'acqua viene ricavata per fusione della neve/ghiaccio, l'unico rifugio che si incontra dopo circa un'ora è il Bignami ma rispetto all'itinerario che sale dalla Carate / Marinelli la strada è più corta (11,2 km contro i 12,1 km) e ci sono meno saliscendi e dislivello.
1° giorno
Dopo una notte in valmalenco sveglia alle 3.40 e alle 5.25 siamo pronti a partire dal parcheggio della diga di Alpe Gera (2.018m). Il primo tratto decidiamo di farlo con l'aiuto delle frontali e delle luci della diga per portarci un po avanti sulla tabella di marcia.
Lo zaino è pesante come l'anno scorso, ma contiene tutte cose necessarie per il giro e per passare una notte al bivacco Pansera.
Passiamo dal rif. Bignami (2.401m - 1h) e proseguiamo seguendo i bolli triangolari gialli dell'alta via della Valmalenco e blu del sentiero glaciologico che porta al lago di Fesso (2.638m - 1h40'), da quì per bolli triangolari gialli e ometti e seguendo una traccia di sentiero che prima scende al lago e poi risale un canalone di detriti, per poi passare sulla destra vicino ai bastioni rocciosi ci portiamo alla bocchetta (2.858m - 2h20'); quì ci mettiamo imbrago con chiodo di ghiaccio, un rinvio e un cordoncino con nodo prusik, ramponi e picca con un bastoncino.
Le maggiori insidie del primo tratto del ghiacciaio di Fellaria Occidentale sono alcuni colatoi e alcuni crepacci che si possono aggirare salendo verso sinistra.
Arriviamo nella zona molto crepacciata dei Sassi Rossi e ci leghiamo, è sconcertante vedere quanti crepacci si sono aperti a distanza di un solo anno, cerchiamo la strada migliore e nella parte più crepacciata passiamo sulla sinistra. Anche se è presto il caldo inizia a farsi sentire, anche la parte finale per raggiungere il Passo dei Sassi Rossi è parecchio crepacciato, arriviamo al bivacco Pansera (3.546m - 5h), stendiamo i sacchi a pelo e facciamo una breve sosta per rifocillarci. Ripartiamo verso la Forcola Bellavista (3.688m - 45' dal bivacco) e percorriamo il giro delle belleviste verso il rif. Marco e Rosa e quando ormai è in vista svoltiamo a sinistra nel vallone che collega Piz Zupò e Argient., non c'era traccia per la recente nevicata ma il percorso era ben evidente.
Raggiungiamo la Fuorcla dal Zupò (3.846m - 2h), passiamo il crepaccio terminale e iniziamo la cresta con un vento teso e fastidioso ed in 15' arriviamo sul Piz Argient (3.945m - 2h15')...la più alta vetta che abbia mai salito!
La giornata è favolosa e senza una nuvola....il panorama lo è altrettanto.
Dopo le foto di vetta iniziamo a ritornare verso il "monolocale" gustandoci le bellezze del percorso e dopo 2h30' raggiungiamo il bivacco per il meritato riposo e per un the preparato sciogliendo pezzi di ghiaccio.
Ci sono altri due ragazzi che l'indomani vogliono salire al Piz Palù.
2° giorno
La notte son riuscito a dormire decentemente nel mio sacco invernale, anche se si sentivano le raffiche di vento, ci svegliamo alle 7, prepariamo un the sciogliendo ghiaccio e alle 8.30 iniziamo a scendere passando tra un crepaccio e l'altro, alle 10.30 siamo alla bocchetta alla fine del ghiacciaio, un po di relax e ripartiamo per il rif. Bignami e alle 12.55 siamo al parcheggio sotto la diga di Alpe Gera...giusto in tempo per un piatto di pasta alla carbonara da mio cugino!
Il giro è molto lungo e prevalentemente su ghiacciaio con la zona dei Sassi rossi molto crepacciata(consiglio di passarci solo in condizioni di tempo bello e stabile), ma il panorama è mozzafiato su tutte le cime del gruppo del Bernina, inoltre il giro delle Belleviste è una traccia in quota tra i 3.600/3.750m con degli scenari molto belli.
Dati del GPS Garmin 205:
1° giorno: 20,84 km
2° giorno: 11,44 km
dislivello totale: 2.423m
Al ritorno la traccia termina alla bocchetta...batteria esaurita!
BIVACCO PANSERA
Il bivacco può contenere al massimo 5 persone, sono disponibili diverse coperte ma col sacco a pelo si dorme meglio, non c'é il fornelletto a gas e l'acqua viene ricavata per fusione della neve/ghiaccio, l'unico rifugio che si incontra dopo circa un'ora è il Bignami ma rispetto all'itinerario che sale dalla Carate / Marinelli la strada è più corta (11,2 km contro i 12,1 km) e ci sono meno saliscendi e dislivello.
Tourengänger:
gebre

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